Fatti

Il sociologo riflette, per il Sir, sui dati presentati a Ferragosto dal ministero dell’Interno. “Registro con soddisfazione che siamo scesi sotto i due milioni di reati denunciati, un dato così lo troviamo negli anni ’80. È un passo storico come l’ulteriore diminuzione dei reati violenti”, dice l’esperto, che invita tutti alla responsabilità nei comportamenti

La chiesa cattolica di San Giovanni e una chiesa battista del villaggio Chat, nello stato birmano di Chin, sono state occupate e profanate dai militari della giunta birmana. Parla il vescovo della diocesi di Hakha, mons. Lucius Hre Kung: “Siamo profondamente dispiaciuti. I militari sono entrati nella Chiesa cattolica, hanno aperto il tabernacolo, hanno preso le ostie consacrate e le hanno gettate a terra. Molto probabilmente, non sanno cosa siano le ostie consacrate e il loro significato per la Chiesa cattolica. È comunque segno che non c'è rispetto per le religioni e per i luoghi sacri”

"Non sono stati 20 anni persi; abbiamo lasciato semi che sono ancora lì: lo hanno confermato ieri le donne di Herat, scese in strada con il burqa ma per chiedere il rispetto dei propri diritti". Lo ha detto oggi Giovanni Grandi, direttore della sede a Kabul dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo

Una situazione sempre più insostenibile. È quella dei migranti haitiani giunti in Messico e bloccati nello Stato del Chiapas, soprattutto a Tapachula, tradizionale “porta” d’ingresso meridionale del Paese. “Abbiamo avviato una missione verso le persone migranti”, annuncia padre Julio López, segretario della Mobilità umana della Conferenza episcopale messicana (Cem), a nome anche della diocesi di Tapachula e degli Scalabriniani.

Fra i torti da imputare alla pandemia da Covid-19 c’è anche l’esaurimento fisico e mentale degli operatori sanitari. Gli eroi delle corsie che fin dai primi mesi di diffusione del virus non hanno mai staccato e ora sono alle stremo. Molti chiedono l’aspettativa, altri si licenziano. “Il fenomeno è allo studio di numerose università e centri di ricerca che ci auguriamo possano presto tirare le somme presentando modelli e soluzioni a un problema che altrimenti rischia di diventare pericoloso per gli operatori e per le persone assistite”, dice la presidente della Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche (Fnopi), Barbara Mangiacavalli. All’orizzonte c’è anche la sfida del Pnrr che punta 4 miliardi di euro sulle cure domiciliari. La parola d’ordine per Mangiacavalli in questo caso è interconnessione fra “quello che c'è già perché il territorio spesso è già ricco”

“Il governo va avanti”. È in questa affermazione lapidaria del premier Draghi il messaggio della conferenza-stampa con cui a Palazzo Chigi si è voluto scandire il via alla fase-post estiva dell'attività di governo, presenti i ministri Bianchi, Giovannini, Speranza e Gelmini. Non che ci sia stato il tempo per distrarsi (“non abbiamo passeggiato”, ha detto il presidente del Consiglio), ma adesso i motori dovranno andare a pieno regime. E chi ci sta, ci sta. Il Parlamento sta operando molto proficuamente e l'Esecutivo, dal canto suo, pensa ad andare avanti. A cominciare dal potenziamento degli strumenti della lotta alla pandemia

L'epidemiologa Gandini si dice “preoccupata per le dichiarazioni di Pregliasco. Il Ssn, pur in affanno, è elemento fondamentale della nostra concezione di sanità al servizio del cittadino”. Sulla scuola: “A cosa serve la vaccinazione di massa, se i protocolli non cambiano?”. Il green pass? “Potrebbe diventare un lockdown degli altri”

Si aggrava sempre più la posizione del Libano, paese preda della sua peggiore crisi economica e politica degli ultimi 30 anni che lo ha costretto a dichiarare default a marzo 2020. Una lunghissima crisi politica impedisce dal 2019 la formazione di un Governo stabile capace di approvare quelle riforme auspicate dalla Comunità internazionale per dare il via al piano di aiuti e di risanamento. A fare le spese di questa situazione è la popolazione locale e rifugiati alle prese con la svalutazione della lira libanese, l’aumento dei prezzi dei beni al consumo, la disoccupazione e la corruzione della classe politica. E come se non bastasse da diverse settimane deve fare fronte anche alla penuria di energia elettrica e di combustibile. Ne abbiamo parlato con padre Michel Abboud, presidente di Caritas Libano

Indagine realizzata da Facile.it. Il 37% degli italiani oggi adulti ha avuto il cellulare in età scolare e, tra questi, 563 mila lo hanno avuto addirittura prima dei 10 anni. Le funzionalità più sfruttate sono videochiamare e mandare messaggi (74,5%), così come l’uso dei social network (62%)

Acqua potabile. E’ la richiesta pressante che arriva dalle parrocchie, dalla Caritas, dalla protezione civile, dalle organizzazioni. Dopo il passaggio dell’uragano Ida è diventato un bene di prima necessità, mentre altra acqua continua a sommergere interi quartieri di New Orleans, delle campagne della Louisiana e di vaste aree del Mississippi e del Tennessee. Dopo l’acqua l’altra richiesta sono i generatori elettrici da mettere a disposizione di un quartiere o di un centro di soccorso per caricare i cellulari, poter scaldare il cibo in scatola, per le persone malate che necessitano aria condizionata. E poi ci sono le bombole del gas per attivare piccoli fornelli da campo, in uno Stato dove tutto o quasi è alimentato con elettricità.

Ora l’emergenza è sanitaria. A circa venti giorni dal terremoto che ha devastato nuovamente Haiti e la successiva tempesta Grace, la Caritas italiana è pronta ad affiancare le organizzazioni locali per affrontare i bisogni della popolazione. Le tante tendopoli che sono sorte non hanno servizi igienici. Manca l’acqua e il pericolo è che si diffondano infezioni e malattie. Nel Paese si registrano casi di abusi su minori e donne, sono frequenti gli episodi di violenza e gli assalti anche ai convogli di aiuti.