Fatti

C’è chi pensa alla terza dose. E chi ancora non ha ricevuto la prima, nonostante sia medico, anziano o categoria fragile. Difficile pensare di affrontare una pandemia, diffusa per definizione in tutto il mondo, in un modo tanto diverso tra un Paese e l’altro. Eppure è proprio quello che sta accadendo, a partire dalla zona più diseguale del pianeta, l’America Latina. Grande è la confusione che caratterizza la campagna vaccinale nel Continente

L’Ecuador non ha rivali in questo settore, di cui detiene circa il 34% degli scambi globali. Nella zona tra Guayaquil e Huaquillas ci sono vaste piantagioni di banane, fiorite grazie al clima, al suolo e al lavoro a buon mercato. Nella provincia di El Oro ci lavorano oltre 100.000 persone, che devono affrontare però violazioni di ogni genere, ancora più marcate nel caso di donne e migranti

La Regione Veneto, in rete con enti del Terzo settore, ha in programma la realizzazione di ambulatori distrettuali di prossimità con l’impiego di personale medico e infermieristico volontario

Le persone finora arrivate con le evacuazioni da Kabul sono circa 4000. Dopo un periodo di quarantena saranno trasferite nelle strutture: in una circolare le indicazioni per l’accoglienza straordinaria e si attende il decreto per i nuovi posti Sai. Miraglia (Arci): “Strumenti ci sono, puntare su progettazione, accordo coi Comuni e il coinvolgimento del terzo settore. Volontariato non basta”

#saveafghanwomen è l'hashtag della campagna. La testimonianza di una ragazza appena arrivata in Italia: “I bombardamenti ci hanno fatto perdere la speranza che le persone in pericolo rimaste in Afghanistan possano salvarsi. È molto importante riaprire i corridoi umanitari”

Il marito era rimasto in Afghanistan e aveva fatto partire moglie e figli: è poi riuscito ad arrivare a Fiumicino con l'ultimo volo e a effettuare il ricongiungimento grazie a Difesa e Protezione civile dell’Emilia-Romagna. La famiglia ora si trova nella provincia di Modena. Oltre duecento gli afghani accolti al momento in regione

In occasione del 60° anniversario dell'adozione della Convenzione Onu del 1961 sulla riduzione dell'apolidia, l’Unhcr ricorda che “avere una nazionalità, e la conseguente protezione di un governo, può fare la differenza in una vita, ancora di più in tempi di crisi, sia che si tratti della necessità di vaccinazioni, di evacuazione o di fornire una rete di sicurezza sociale”

Fermati alla vigilia dei Giochi dalla conquista del potere da parte dei talebani, Zakia Khudadadi e Hossain Rasouli sono stati evacuati dal paese e hanno trascorso gli ultimi giorni a Parigi. Fermi nel desiderio di recarsi a Tokyo, ora sono al Villaggio paralimpico e potranno partecipare alle gare