L’Issr di Padova si interroga, nel dies academicus del 10 novembre, su una questione di estrema attualità. L’anno formativo inizia, inoltre, con la novità di “Pulchra”
Diocesi
Fine del cristianesimo o della cristianità? Come interpretare la transizione è il tema del Dies Academicus dell’Istituto superiore di Scienze religiose di Padova in programma venerdì 10 novembre, alle ore 16.30 nella sede della Facoltà teologica del Triveneto.
Porta la data di mercoledì 18 ottobre 2023 l’editto, firmato dal vescovo mons. Claudio Cipolla, con cui si annuncia alla comunità ecclesiale la richiesta, da parte del postulatore don Leonardo Scandellari, di avviare la causa di beatificazione di don Domenico Leonati (1703-1793), prete della Diocesi di Padova e fondatore delle suore di San Francesco di Sales (Salesie). Contemporaneamente viene chiesto ai fedeli che «avessero notizie, dalle quali si possano in qualche modo arguire elementi favorevoli o contrari alla fama di santità del suddetto sacerdote don Domenico Leonati, o fossero in possesso di scritti a lui attribuiti (diari, lettere od ogni altro scritto privato) o in qualunque modo pertinenti alla Causa», di darne notizia al Tribunale diocesano di Padova (via Vescovado 29, tel. 049 8226131).
Sara Mercanzin, giovane specializzanda in ginecologia di Selvazzano Dentro, parte per Freetown, in Sierra Leone, insieme al Cuamm
Madonna dell’Olmo I genitori del Tempo della Fraternità hanno chiesto di continuare a camminare nella fede “in parallelo” ai loro figli
La verifica del percorso di iniziazione cristiana, che ha appena compiuto dieci anni, è iniziata con un ascolto dei vicariati
Un terreno da esplorare è quello dei “momenti sacri” vissuti dalla famiglia, così come quello del lutto, della malattia, del dolore e della morte. Il coraggio dell’annuncio Gli ambiti di vita che segnano l’esistenza di ogni persona sono luoghi in cui cogliere il volto umano di Dio
Nella santa assemblea in cui ci riuniamo, non ci stiamo ritagliando un momento per fare visita a Gesù, ma siamo lì per vivere davvero
Anche la parrocchia di Mellame – nell’unità pastorale di Arsiè, in provincia di Belluno – è intitolata a san Martino di Tours.
Sabato 11 novembre, alle 11, messa in Duomo presieduta da don Fabio Spinello e concelebrata dai sacerdoti piovesi per nascita o per servizio; domenica 12, ricordo di san Martino alla presenza delle autorità civili e militari e dei rappresentanti delle associazioni locali; alla messa delle 11.30 interviene Lorenzo Rampon, direttore di Caritas Padova.
Laboratori, animazione e spettacoli per il “San Martino a Tribano” in programma sabato 11, dalle 15.30, ai Giardini
Castagne, vino novello, la fantomatica finestra d’“estate” a cavallo del suo giorno. San Martino, venerato l’11 novembre, specialmente in una parrocchia che porta il suo nome come Voltabrusegana, è molto di più dei tratti che la tradizione vi ha aggiunto. «Le iniziative per la festa di san Martino – racconta il parroco, don Marco Galante – sono il cuore della vita di una comunità che ricorda il suo patrono. Noi vorremmo viverla come un’occasione, oltre che per onorare questo santo, anche per crescere nelle relazioni come comunità cristiana».
Cazzago in festa per san Martino. La messa di domenica 12 è presieduta dal vescovo
«Ricordare i nostri morti alla luce della festa dei Santi, della nostra fede nella risurrezione di Gesù e in ciò che tale risurrezione comporta per noi: una vita che non termina, che ha la piena realizzazione nel Cielo».
In un tempo storico travagliato, incerto e inquieto come il nostro, sempre più stretto in una mentalità tecnico-scientifica-biomedicale, la Bibbia può offrire una dimensione più “olistica” della persona, della vita, della storia; può far accedere a un mondo di valori perennemente validi ed educare alla ricerca del senso.