“La democrazia non è mai conquistata per sempre”. Lo ha ricordato questo pomeriggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla cerimonia di apertura della 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia, ospitata al GCC – Generali Convention Center di Trieste.
Chiesa nel mondo
La sua attenzione ai luoghi della “marginalità” è corroborata da un gesto di grande significato simbolico: il presidente emerito della Consulta, Giovanni Maria Flick, ha messo la sua biblioteca privata professionale a disposizione dell’amministrazione penitenziaria ed è ora allocata nel carcere di Rebibbia
Il sito ufficiale della Settimana sociale dei cattolici in Italia è una guida preziosa per i giorni in riva all'Adriatico. Tutti gli eventi, le tavole rotonde, gli stand dei "villaggi delle buone pratiche", le voci dei protagonisti, le indicazioni utili per delegati e per il pubblico. Strumenti utili anche per chi segue "a distanza" i lavori di Trieste.
Non basta mettere più soldi nel Ssn; occorre “costruire un sistema che funzioni e garantisca a tutti equità nell’accesso alle cure”. Alla vigilia dell’apertura dell’appuntamento di Trieste, l’analisi a 360° del direttore della Pastorale della salute della Cei. L’autonomia, afferma, è un’arma a doppio taglio: “Può essere un’opportunità, ma il governo centrale deve intervenire laddove non ci sono le capacità e la forza di raggiungere il minimo indispensabile per garantire cure di qualità ai cittadini”
Mons. Renna: "Le democrazie hanno bisogno di manutenzione. Recuperare il senso e il valore della partecipazione alla costruzione del bene comune”. Mons. Trevisi: "Occasione di speranza, di incoraggiamento a partire dai valori forti che ci ha consegnato Gesù Cristo”. Alla conferenza stampa di presentazione il saluto del presidente del Comitato scientifico delle Settimane sociali e del vescovo di Trieste, assieme al saluto del sindaco Dipiazza e del vicepresidente della Regione Anzil
Si è tenuto a Bogotà, nella sede del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), un congresso per il "rinnovamento delle Chiese locali in chiave sinodale" in vista del Sinodo del prossimo ottobre. Hanno partecipato poco più di venti tra teologi, pastoralisti e canonisti (non solo del continente, ma anche europei e nordamericani), oltre alla presidenza dello stesso Celam
“La città degli uomini e delle donne ha le sue basi profondamente inserite nella natura, se queste basi si sgretolano la stessa città è a rischio, i diritti delle persone che la abitano sono a rischio, le possibilità di futuro per le prossime generazioni sono a rischio. È davvero una questione di vita o di morte”
A Trieste, circa 1.100 delegati “lavoreranno gomito a gomito per 5 giorni, confrontando le loro esperienze e cercando insieme risposte e proposte per il bene del Paese. Una dinamica del tutto nuova, che è, di fatto, un grande esperimento sociale, di incontro e di partecipazione”, afferma il professore. Dal 3 al 7 luglio il capoluogo giuliano ospiterà “un evento popolare, aperto davvero a tutti, in cui usare i linguaggi più diversi per aprire uno spazio di ascolto e di confronto che stimola all’impegno e alla riflessione”. Ci saranno anche il presidente Mattarella e Papa Francesco: entrambi – osserva – “rappresentano per tanti italiani (soprattutto fra i più giovani) figure di riferimento, capaci di infondere speranza e fiducia, ma anche di orientare il cambiamento verso le scelte che oggi sono necessarie per il bene del Paese”
Nella Chiesa partenopea l’iniziativa, realizzata dall’Ufficio di pastorale carceraria, si è focalizzata sulla formazione dei volontari; su incontri nelle scuole e nelle comunità parrocchiali; su incontri nel Centro di pastorale carceraria e negli istituti penitenziari; su convegni rivolti a tutta la cittadinanza
Settimane sociali dei cattolici in Italia La 50a edizione si tiene a Trieste dal 3 al 7 luglio. Oltre agli appuntamenti per i delegati, ci sono numerose “occasioni” aperte a tutti
Dio ti prende per mano e ti rialza, “si lascia toccare dal tuo dolore e ti tocca per guarirti e ridonarti la vita. Non discrimina nessuno perché ama tutti”
Ciò che è dirimente è come noi guardiamo a questo tempo di riposo, che valore gli diamo, cosa ci aspettiamo da esso
“Terra di frontiera” nella quale “comunità civile e comunità cristiana” sono “a confronto continuo con la differenza, l’alterità”. Così il presule presenta il capoluogo giuliano che dal 3 al 7 luglio prossimi ospiterà i lavori della 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia. “Ci aspettiamo che Mattarella e il Papa ci diano qualche suggerimento, qualche indicazione, ci diano motivazioni per rilanciare la partecipazione attiva da parte di tutti”, l’auspicio del vescovo. Che parla della relazione con le altre comunità religiose, dell’accoglienza ma anche della fatica dell’integrazione dei migranti provenienti dalla rotta balcanica e dei dolori e delle violenze del secolo scorso. Qui – afferma – “c’è stato un imparare di nuovo a costruire una convivenza di pace, di rispetto reciproco”. Questa l’“esperienza triestina” che verrà offerta ai partecipanti
Nella chiesa costruita da migranti e persone con disabilità c’è la tomba di fratel Biagio Conte, il “San Francesco di Palermo”, come amano chiamarlo i suoi concittadini. Fratel Biagio, fondatore della "Missione di Speranza e Carità" è morto il 12 gennaio 2023, a soli 59 anni, in una stanzetta della Cittadella del povero e della speranza, una ex caserma militare nel quartiere Decollati. Oggi accoglie circa 500 persone che hanno deciso di uscire da situazioni di emarginazione e cambiare vita.
“Il Giubileo sarà un tempo di grazia nel quale apriremo la Porta Santa, perché tutti possano varcare la soglia di quel santuario vivente che è Gesù e, in lui, vivere l’esperienza dell’amore di Dio che rinvigorisce la speranza e rinnova la gioia”.