Chiesa nel mondo

“È scoppiata questa guerra ma non si vede come possa concludersi. Non c’è una exit strategy. Finiti i bombardamenti, finita l’operazione militare, cosa accadrà? Non è chiaro, né si conosce il progetto politico sul dopo la guerra”. È questa la preoccupazione forse più grande che il card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, in collegamento video, ha espresso lunedì 27 novembre ai presidenti delle Conferenze episcopali europee in apertura dell'Assemblea plenaria del Ccee a La Valletta. Da qui una preghiera e una richiesta: “Fatevi partecipi verso i vostri governi affinché tengano presente la situazione e aiutino queste due popolazioni a trovare vie di uscita possibili perché da soli dubito che riusciranno”

(da Verona) “Senza la pace davvero tutto è perduto”. Lo ha affermato il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, all’inizio della celebrazione eucaristica che ha presieduto in mattinata nel duomo di Verona al termine della XIII edizione del Festival della Dottrina sociale ospitata da venerdì nella città scaligera sul tema “Socialmente liberi”.

Si è conclusa ieri, nella città scaligera, la XIII edizione del Festival della Dottrina sociale dedicata al tema “Socialmente liberi”. Si è parlato, tra l’altro, di emergenza educativa, intelligenza artificiale, responsabilità nell’utilizzo dei social media. Ambiti strettamente legati al vivere di una comunità, alla realizzazione del bene comune

Luci e ombre. Forse più le prime. Ma il bilancio della riforma liturgica, a 60 anni dal varo della Sacrosantum Concilium (SC) il documento conciliare che la codificò, e a 50 dalla nascita dell’Ufficio liturgico nazionale, è ricca di spunti di riflessione. Come dice il vescovo di Mantova e presidente della Commissione episcopale per la liturgia, Gianmarco Busca, al termine del convegno organizzato proprio dall’Uln per fare il punto sull’applicazione della riforma in Italia

"Sperare insieme" è questo il titolo della Giornata diocesana giovani, organizzata nella diocesi di Chiavari, in Liguria. Il tema riprende la consegna lasciata da Papa Francesco ai partecipanti alle Giornate mondiali della gioventù di Lisbona.

Si terrà a Città della Pieve, questa sera, con inizio presso il Santuario della Madonna di Fatima, alle ore 19.15, l’incontro diocesano dei giovani per la XXXVIII Giornata Mondiale della Gioventù (Gmg) celebrata nelle Chiese particolari domenica 26 novembre (la prossima edizione internazionale della Gmg sarà a Seul, in Corea del Sud, nel 2027, mentre a Roma, nel 2025, si svolgerà il Giubileo dei giovani).

Domenica 26 novembre si celebra, a livello diocesano, la XXXVIII Giornata mondiale della Gioventù. Tema scelto da Papa Francesco è "Lieti nella speranza". Il Sir ha intervistato, a riguardo, don Riccardo Pincerato, da fine settembre nuovo responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg).

“Lieti nella Speranza”. Anche i giovani della diocesi di Cosenza – Bisignano si preparano a vivere la loro Gmg diocesana (26 novembre) secondo il tema annuale scelto da papa Francesco. Una speranza che si è fortemente alimentata durante la scorsa Giornata mondiale della Gioventù di Lisbona, che ha visto partire dal territorio bruzio oltre 160 giovani legati alla pastorale giovanile diocesana, agli Oblati di Maria Immacolata, ai Dehoniani e ai Neocatecumenali.

“Papa Francesco visiterà Verona sabato 18 maggio 2024. Egli ha accolto l’invito a incontrare la Chiesa di San Zeno e la nostra città, che proprio il Papa ha definito ‘crocevia di popoli’ e dunque spazio adatto al confronto e al dialogo. Questa terra ha dato i natali a tanti missionari e missionarie, donne e uomini, autentici ‘poeti sociali’ che hanno portato il vangelo in tutto il mondo, promuovendo lo sviluppo umano integrale”. Ad annunciare la visita del Pontefice nella città scaligera è stato oggi il vescovo Domenico Pompili.

Fare memoria del 25 novembre, felice giorno in cui si unirono nel sacramento del matrimonio i Beati Coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, – prima coppia nella storia della Chiesa ad essere innalzata agli onori degli altari da San Giovanni Paolo II il 21 ottobre 2001 – , significa legare, in questa storia d'amore, l'agire di Dio alla promessa del Suo esserci. Una storia fondata sul "per sempre", è eterna, capace di aprire, anche per noi, la possibilità di cammini congiunti e non paralleli; così da comprendere che non si è soltanto voluti ma anche desiderati da Dio, fin dall’eternità a una vita in pienezza.