In questi giorni che precedono il Natale sono in programma incontri istituzionali e fra le comunità religiose secondo regole previste dai vari protocolli. Incontri importanti per la possibilità di scambiare opinioni, per ricevere e dare supporto alle proprie attività, per ristabilire equilibri e relazioni. In questo momento storico, con la tragedia della guerra in atto, questi incontri non hanno avuto la stessa atmosfera di altri anni
Chiesa nel mondo
È l’arcivescovo maggiore di Kyiv, Sviatoslav Shevchuk, a raccontare in questa intervista al Sir e ad Avvenire con quale spirito l’Ucraina si sta preparando a vivere il Natale: “La guerra sta causando nel popolo ucraino una grande ferita”, dice. “Non c'è famiglia che non pianga qualcuno caduto in combattimento. O che non viva con apprensione e paura la situazione di un figlio o di un marito che sta combattendo sul fronte”
“Come Chiesa cerchiamo di essere vicini alle persone che lavorano nello stabilimento, soprattutto ora, in un tempo che dovrebbe essere sereno per tutti e non di incertezza come per loro. La situazione per tutti i lavoratori dell’indotto è molto complessa. Allo stesso tempo, è impossibile dimenticare tutte le persone che in seguito a problemi di salute sono inevitabilmente coinvolte in questo conflitto tra salute e lavoro”.
Papa Francesco ha incentrato il suo tradizionale discorso alla Curia su tre verbi: ascoltare, discernere, camminare. Sì all'ascolto, no allo "girare a vuoto nei nostri labirinti". "La vita è superiore alle idee, sempre".
Dal Roraima le testimonianze del vicario generale, don Lucio Nicoletto, sacerdote padovano, e di padre Vanthuy Neto. Dal confinante vicariato apostolico del Caroní, quella del vescovo, mons. Gonzalo Ontiveros Vivas, che spesso accompagnava in bicicletta don Edy nella “grande savana”
Il 4 dicembre è stato inaugurato a Roma alla presenza del Card. Bassetti, già presidente della Cei e dei rappresentanti della sanità, il Centro di eccellenza in oncologia radioterapica e medica "San Leopoldo Mandic", protettore dei malati oncologici.
“Saluto il gruppo Mediterranea Saving Humans che è qui presente e che va in mare a salvare i poveretti che fuggono dalla schiavitù dell’Africa”.
La Chiesa pentecostale, la Chiesa evangelica augustana in Slovenia, la Comunità islamica nella Repubblica di Slovenia, la Comunità ebraica slovena, la Chiesa Cattolica in Slovenia, la Chiesa ortodossa macedone e la Chiesa ortodossa serba dichiarano congiuntamente nel loro documento “che l’introduzione legale dell’opzione del suicidio assistito costituirebbe un incentivo indiretto per i pazienti a porre fine alla propria vita, che noi rifiutiamo categoricamente.
Papa Francesco ha dedicato l'udienza di oggi agli ottocento anni del presepe allestito da San Francesco a Greccio. Vicinanza alle popolazioni della Cina colpite dal terremoto e un saluto a Mediterranea. Cita le guerre in Palestina, Israele e Ucraina
“Qualcosa si sta muovendo, nel senso che qualche minimo risultato c'è. Questo ci fa capire che è sempre meglio fare qualcosa che nulla”. Parla il nunzio apostolico in Ucraina, mons. Visvaldas Kulbokas. Ricevendo il Sir nella sede della nunziatura a Kyiv, descrive il clima che si respira in città e fa il punto sulla missione di pace, sulla liberazione dei prigionieri e sullo sforzo di riportare a casa i bambini ucraini deportati in Russia. Piccoli passi, dice ma aggiunge: “nella situazione difficile in cui ci troviamo, non possiamo tralasciare nulla di intentato”.
“Il cuore di un pastore non può restare indifferente di fronte alle persone che si avvicinano a lui chiedendo umilmente di essere benedette, qualunque sia la loro condizione, la loro storia, il loro percorso di vita”.
“Non si deve né promuovere né prevedere un rituale per le benedizioni di coppie in una situazione irregolare, ma non si deve neppure impedire o proibire la vicinanza della Chiesa ad ogni situazione in cui si chieda l’aiuto di Dio attraverso una semplice benedizione”.
Dal Brasile al Venezuela, dal Camerun allo Zambia, dal Perù alla Repubblica Centrafricana gli auguri dei missionari a Jorge Mario Bergoglio. Un segnale di vicinanza, incoraggiamenti e molte preghiere dalle “periferie” del pianeta. Fra i temi sollevati la cura del Creato, la pace, povertà e carità, l’educazione dei giovani, le culture dei popoli del pianeta, il dono della fede
In ogni epoca ci sono uomini e donne di questo genere mandati dal Signore sottolinea il Papa, che si chiede: sappiamo riconoscerli?
Si tratta di riscoprire il fragrante significato del dono, in tutta la sua ricchezza