Chiesa nel mondo

Nel luogo dove l’unica misura diventano i tuoi passi, dove ben presto ogni movimento fatica a mantenere la naturalezza, osservi, inesorabilmente, un corpo, in dialogo con le anonime fragilità, trasformarsi; nulla può essere rimosso, soltanto rimisurato: giorno, alba, mattino, sera, colazione, pranzo, cena e ogni altra attività mondana, non sono più dove li hai lasciati…non sei più a casa tua!

La preghiera fa crescere soprattutto l’umiltà e aiuta colui che ha sbagliato a riconoscere il suo errore, il suo peccato, il male che ha seminato. La cappella in ogni carcere è il luogo dove la fraternità s'incontra, è un luogo di mattoni, dove si accende la speranza, dove si è liberi di esprimersi come veri figli di Dio

Un ringraziamento anzitutto a Dio “per il dono dell’esperienza che ci ha dato di vivere, fatta di comunione e sinodalità concreta: l’amicizia, lo scambio sereno e fecondo, i momenti di distesa fraternità condivisi sono il valore aggiunto, la cifra peculiare di questa esperienza che porteremo con noi”. Lo rivolgono i circa 30 vescovi delle aree interne, riuniti ieri e oggi a Benevento, alla fine dell’incontro.

A un anno dall’insediamento torna a riunirsi in presenza il Consiglio dei giovani del Mediterraneo. Promosso dalla Cei con l’obiettivo di promuovere la fratellanza e l’accoglienza reciproca e per incoraggiare il dialogo e la solidarietà fra i popoli di fedi e culture differenti che si affacciano sul Mare Nostrum. Fino a domenica 21 luglio i 34 consiglieri, provenienti da contesti economici e socio-politici molto diversi tra loro, si confronteranno e condivideranno esperienze, lavorando insieme per costruire un futuro di pace

“L’immaginazione di nuovi modelli e tentativi deve avere chiara la coscienza della direzione nella quale s’intende andare: occorre immaginare la missione della Chiesa come l’opera sinfonica di molti ministeri e come la presenza variegata di tante figure nella vita civile, nel lavoro, nell’economia, nella cultura, nel volontariato, nella carità e nella politica”.

“Non vogliamo che i nostri bimbi muoiano. Siamo accanto a loro con un cuore straziato. Sappiamo che da soli non possono difendersi dal male che li sovrasta. Con forza e fiducia poniamo la piccola e dolce Sara nelle mani del Padre. Preghiamo per papà Mattia e mamma Maria che ci hanno testimoniato un amore senza misura. Preghiamo per quanti sono stati toccati dalle sofferenze della piccola Sara. Tutti abbiano consolazione e speranza in Colui che ha vinto la morte”.

Presentata oggi a Roma la 45ª edizione del Meeting di Rimini (20-25 agosto) quest’anno sul tema “Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo”. Ad aprire i lavori sarà il card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini. Numerosi i rappresentanti politici attesi, tra i quali Antonio Tajani, Matteo Salvini e l’Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà. Con loro il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, il vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli, il presidente del Cnel, Renato Brunetta, il presidente della Banca d’Italia, Fabio Panetta. In programma 140 convegni con circa 450 relatori italiani e internazionali; 14 saranno le mostre e 17 gli spettacoli

L’appuntamento di quest’anno, a cui prenderanno parte una trentina di vescovi provenienti da 14 regioni, aiuterà a condividere spunti di riflessione e piste di azione per una pastorale adeguata alle esigenze attuali, in zone segnate dallo spopolamento dei territori, da una forte emigrazione e dalla mancanza di servizi. “Restare legati solo al proprio campanile oggi è impossibile”, spiega al Sir l’arcivescovo di Benevento