Chiesa nel mondo

Il Santo Padre nell'udienza di oggi ha ripercorso le tappe del "viaggio memorabile" in Asia e Oceania. "Ringrazio il Signore che mi ha concesso di fare da vecchio Papa quello che avrei voluto fare da giovane gesuita"

“Voi, la nuova generazione, siete l’avvenire della regione mediterranea”. Lo scrive il Papa, nel messaggio inviato ai partecipanti all’Incontro “Med24 – Pellegrini di speranza. Costruttori di pace”, quarta tappa degli Incontri del Mediterraneo, dopo gli appuntamenti di Bari, Firenze e Marsiglia, in corso a Tirana, in Albania, fino al 21 settembre.

Far memoria delle stimmate di S. Francesco è un’occasione per rivisitare il centro della vita cristiana, perché ci rimandano alla crocifissione di Gesù morto per noi e alla chiamata del Signore rivolta ad ogni battezzato a seguire le orme di Cristo sino a dare la vita per tutti. Può aiutarci in questo la reazione di Chiara e delle Sorelle Povere, donne chiamate a vivere nella Chiesa radicalmente il Vangelo, alla vista delle stimmate di Francesco.

Otto secoli fa, sul monte della Verna, Francesco di Assisi riceveva le stimmate: secondo le parole di Bonaventura da Bagnoregio, “nelle sue mani e nei suoi piedi, incominciarono ad apparire segni di chiodi”. Un episodio che ha ispirato grandi artisti, come Giotto, o (forse) Coppo di Marcovaldo nella Pala Bardi a Firenze, il Maestro di san Francesco nella basilica inferiore di Assisi, o Bonaventura Berlinghieri nella chiesa di san Francesco a Pescia.

Il primo stigmatizzato di cui si ha notizia è Francesco d'Assisi, che riceve le stimmate sul monte della Verna il 17 settembre 1224, durante la Quaresima di San Michele Arcangelo: un serafino alato imprime nel Poverello i segni della passione. La stimmatizzazione di Francesco è preceduta da una lunga ed intensa contemplazione durante la sua sesta sosta sul monte della Verna. Il ricordo del Signore invade il suo cuore che si immerge nella più profonda orazione, invitato anche dal creato particolarmente accogliente nei suoi confronti.

Presentata oggi in sala stampa vaticana la fase conclusiva del Sinodo dei vescovi, in programma dal 2 al 27 ottobre in Vaticano. Tra le novità: la Veglia penitenziale presieduta dal Papa il 1° ottobre e quattro forum teologico-pastorali. Da 12 a 16 i delegati fraterni