Chiesa nel mondo

“Dilatate il vostro cuore e aiutateci secondo le vostre possibilità, così anche noi potremo continuare a prenderci cura di questa Terra Santa e dei suoi figli”: è l’appello che il custode di Terra Santa, padre Francesco Pattonlancia oggi, in vista della Colletta del Venerdì Santo, tradizionalmente dedicata al sostegno dei Luoghi Santi.

La sfida vera degli Esercizi, l’esercizio più difficile, è quella che ci si para dinanzi al rientro: come non disperdere le scintille di consolazione raccolte? Sant’Ignazio ci viene in soccorso, proponendo l’esercizio quotidiano dell’esame di coscienza. A noi può sembrare banale, ma ciò è dovuto al fatto che per lo più l’esame di coscienza lo facciamo male, come una contabilità dei sensi di colpa

La triade elemosina-preghiera-digiuno intende mostrare come la fede permea tutti gli ambiti dell’esistenza: l’elemosina esprime l’attenzione all’altro, la preghiera è il segno del riconoscimento del Dio unico, mentre il digiuno riguarda ciascuno di noi con se stesso. Sono queste le tre dimensioni della vita umana e credente: quella orizzontale (l’altro), quella verticale (Dio) e quella interiore (se stessi). Nessuno può dirsi credente senza tenere nel giusto conto e senza mantenere in un sapiente equilibrio queste tre dimensioni: quella sociale, quella trascendente e quella personale

Quest’anno aiuterà i credenti a rendersi partecipi presso Dio della preghiera per la pace nel mondo, perché il Signore guardi con particolare amore le vittime innocenti di questa ingordigia di violenza che segna i nostri giorni. Un grido silenzioso che può giungere al cospetto di Dio per intercedere la vera e duratura pace. Silenziosi interpreti del bene per l’umanità, ma nel silenzio della testimonianza personale e dell’azione concreta a favore soprattutto dei più deboli ed immaginati

L’amore che contraddice e sconfigge la guerra non è quello dei cuoricini e delle serenate, bensì quello che parte da un cuore spezzato dal pentimento. Solo l’uomo che ritorna in se stesso e prende coscienza del proprio male può smettere di imputarlo agli altri; solo chi sperimenta il perdono trova la forza di perdonare; solo chi impara a dominare tramite il digiuno (dalle cose e dalle pretese) gli impulsi urgenti e distruttivi che si porta dentro può fare la pace. E se questo vale per la situazione globale, a maggior ragione vale per le relazioni personali a cui si attribuisce maggior valore per la propria vita