Chiesa nel mondo

Papa Francesco ha terminato l’udienza generale di questa mattina con un nuovo accorato appello: “Non dimentichiamo la martoriata Ucraina che soffre tanto. Non dimentichiamo il Myanmar, il Sud Sudan, il Nord Kivu e tanti Paesi che sono in guerra. Preghiamo per la pace. E non dimentichiamo la Palestina e Israele. Che ci sia la pace!”. E nel giorno in cui si commemora san Pio X, ha rivolto un pensiero speciale ai catechisti: “Sono, in alcune parti del mondo, i primi a portare avanti la fede. Preghiamo oggi per i catechisti, che il Signore li faccia coraggiosi”

Ieri, durante l'Angelus, Papa Francesco ha ricordato la beatificazione avvenuta il 18 agosto a Uvira, nella Repubblica Democratica del Congo, di tre religiosi della Pia Società di San Francesco Saverio per le Missioni Estere e di un sacerdote diocesano, uccisi nel 1964. I nuovi beati, fratel Vittorio Faccin, padre Luigi Carrara, padre Giovanni Didoné e padre Albert Joubert, hanno dato la vita per il Signore e per i fratelli, rimanendo fedeli alla loro missione anche in un contesto di grande pericolo.

Una festa di sguardi, incontri, musica e colori, che ha visto i partecipanti riflettere, interrogarsi, “sporcarsi le mani” sul tema del “prendersi cura insieme”. L’iniziativa ha concluso una simbolica staffetta con altri eventi simili, in programma in tutto il mondo: il Genfest internazionale, giunto alla 12ª edizione, svoltosi ad Aparecida in Brasile, e in Italia il Genfest di Loppiano (Fi) e l’esperienza di Roma

Scambio di messaggi tra Papa Francesco e i giovani del Vicariato apostolico dell’Anatolia che hanno deciso quest’anno di raggiungere per la Festa dell’Assunzione la parrocchia di Santa Maria di Trebisonda, dove il 5 febbraio del 2006 è stato ucciso don Andrea Santoro. “Andate sempre avanti con gioia e speranza, impegnandovi a costruire un mondo più giusto, più fraterno e più bello. Non scoraggiatevi”, ha scritto loro il Papa. E i giovani gli hanno risposto: “La Chiesa in Turchia rimane viva e continua a vivere con il vostro sostegno. Avervi accanto a noi aumenta il nostro coraggio”

La città natale di Padre Pio, Pietrelcina oggi in festa per una data molto significativa nella storia del santo e dei fedeli. Il 14 agosto del 1910, infatti, padre Pio celebrava la messa, per la prima volta, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli, oggi anche santuario diocesano di Benevento. Sullo stesso altare oggi pomeriggio, alle 17.30, una solenne concelebrazione eucaristica sarà presieduta da mons. Felice Accrocca

Una comunità in crisi perché la grande attesa del ritorno si prolungava è uno dei centri focali della narrazione di Luca nel suo Vangelo e nella “continuazione” negli Atti degli apostoli, come viene messo in evidenza in  “Atti degli apostoli – Lettere cattoliche – Ebrei e Apocalisse” (Ancora, 1274 pagine, 60 euro). Un’operazione che tenta di ricostruire l’atmosfera di questa attesa, nella affascinante ma difficile impresa di raggiungere lettori nuovi e vecchi. Soprattutto tenendo conto della dimensione femminile

Tensione altissima, soprattutto nelle zone di confine. Il Sir ha raggiunto telefonicamente mons. Maksym Ryabukha, vescovo ausiliare dell'esarcato greco-cattolico di Donetsk. “Per noi ormai è chiaro che la pazzia dell'occupazione russa non ha limiti. Non sai mai fino a dove possono spingersi”, dice. “Ma è chiaro anche che non possiamo fermarci allo stupore degli eventi. Dobbiamo comunque continuare a vivere”. “Speriamo che a vincere sia la buona ragione”

Le due “ore” cardine della giornata sono infatti le Lodi e i Vespri, il sorgere del sole e il suo tramonto. Il mattino segna, con l’aurora, il sorgere della luce e pone fine al silenzio della notte, durante la quale l’oscurità e le tenebre, associate al sonno, hanno posto l’uomo di fronte alla sua fragilità, facendolo trepidare per un destino di morte e silenzio che lo attende. Se la notte è il tempo della trepidazione e dell’attesa, il mattino, con la vittoria della luce sulle tenebre, è promessa di novità, riaccende la speranza. Il termine della giornata, al tramonto del sole, assume invece un riferimento al mistero della croce del Signore