Chiamare Gesù "Cristo" ci ricorda della sua divina missione e del suo ruolo salvifico
Chiesa nel mondo
Importanti per il popolo dei credenti, perché riescono a riattualizzare la Parola di Dio, ma non necessarie per convalidare la fede. Le apparizioni mistiche e in particolare della Madonna quando compaiono nelle cronache dei giornali generano spesso scalpore. Sui fenomeni, il Dicastero per la Dottrina della fede è recentemente intervenuto con un nuovo documento, “Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali”, che offre orientamenti più precisi ai vescovi locali chiamati a discernere. Al tema, è dedicato inoltre un corso di Alta Formazione sulle Mariofanie e i fenomeni mistici, che si terrà in modalità on line, dal 18 ottobre al 15 marzo 2025. Una delle responsabili dell’iniziativa è la professoressa Daniela Del Gaudio, suora francescana dell’Immacolata (Sfi), ecclesiologa e mariologa, direttrice dell’Osservatorio, che al Sir spiega le finalità e la necessità di dare risposte a tematiche complesse.
Sabato 28 settembre 2024 ad Aquileia il momento conclusivo del convegno regionale triveneto sulla catechesi
Da fine giugno è operativa la sede del Centro unitario per la formazione missionaria, sezione di Missio, il cui compito specifico è di provvedere alla formazione dei missionari in partenza dal e in arrivo nel nostro Paese. Il nuovo domicilio ha sostituito il precedente, lo storico di via Bacilieri. Sabato 21 settembre l'inaugurazione con una giornata di festa, cultura e dibattiti. Don Testa (direttore), “pronti per continuare il servizio per la formazione missionaria”
“Vicinanza e solidarietà” alle tantissime persone sfollate a causa dell’alluvione e delle esondazioni in Emilia Romagna e nelle Marche.
Il vescovo della diocesi di Mostar-Duvno, mons. Petar Palic, sul cui territorio si trova Medjugorje, vista la Nota “La Regina della pace” ha emanato un decreto in cui viene considerata “la necessità di concludere il discernimento sui fenomeni legati alla devozione a Maria ‘Regina della pace’ a Medjugorje, soprattutto alla luce della situazione attuale e delle decisioni già prese in materia di orientamento pastorale, sia la necessità di offrire alcuni chiarimenti al riguardo”.
“Il rapporto con i veggenti non è consigliabile. Lo dicono gli stessi messaggi. Lo scopo di Medjugorje non è andare a trovare i veggenti, ma pregare Maria Regina della pace”.
Un’esperienza spirituale con “frutti positivi”, separata però dall’esperienza dei presunti veggenti, “i quali non sono più da percepire come mediatori centrali”. Così viene definito, nella Nota “La Regina della pace”, il fenomeno Medjugorje, “in mezzo al quale lo Spirito Santo opera tante cose belle e positive”.
“La libertà religiosa è la libertà fondamentale di qualunque società libera e democratica. Essa è essenziale per il fiorire e il realizzarsi della dignità di ogni persona umana. La libertà religiosa comprende anche il diritto di manifestare le proprie convinzioni in pubblico, attraverso la testimonianza, la preghiera e le attività caritatevoli, anche fuori le cliniche abortive”.
Il Santo Padre nell'udienza di oggi ha ripercorso le tappe del "viaggio memorabile" in Asia e Oceania. "Ringrazio il Signore che mi ha concesso di fare da vecchio Papa quello che avrei voluto fare da giovane gesuita"
“Voi, la nuova generazione, siete l’avvenire della regione mediterranea”. Lo scrive il Papa, nel messaggio inviato ai partecipanti all’Incontro “Med24 – Pellegrini di speranza. Costruttori di pace”, quarta tappa degli Incontri del Mediterraneo, dopo gli appuntamenti di Bari, Firenze e Marsiglia, in corso a Tirana, in Albania, fino al 21 settembre.
Il Santo Padre scrive ai giovani per la prossima Gmg esortandoli a camminare nella speranza e a vivere il Giubileo non da turisti ma da pellegrini. "Riscoprire il dono dell'Eucaristia", per vincere la stanchezza
Far memoria delle stimmate di S. Francesco è un’occasione per rivisitare il centro della vita cristiana, perché ci rimandano alla crocifissione di Gesù morto per noi e alla chiamata del Signore rivolta ad ogni battezzato a seguire le orme di Cristo sino a dare la vita per tutti. Può aiutarci in questo la reazione di Chiara e delle Sorelle Povere, donne chiamate a vivere nella Chiesa radicalmente il Vangelo, alla vista delle stimmate di Francesco.
Otto secoli fa, sul monte della Verna, Francesco di Assisi riceveva le stimmate: secondo le parole di Bonaventura da Bagnoregio, “nelle sue mani e nei suoi piedi, incominciarono ad apparire segni di chiodi”. Un episodio che ha ispirato grandi artisti, come Giotto, o (forse) Coppo di Marcovaldo nella Pala Bardi a Firenze, il Maestro di san Francesco nella basilica inferiore di Assisi, o Bonaventura Berlinghieri nella chiesa di san Francesco a Pescia.
Il primo stigmatizzato di cui si ha notizia è Francesco d'Assisi, che riceve le stimmate sul monte della Verna il 17 settembre 1224, durante la Quaresima di San Michele Arcangelo: un serafino alato imprime nel Poverello i segni della passione. La stimmatizzazione di Francesco è preceduta da una lunga ed intensa contemplazione durante la sua sesta sosta sul monte della Verna. Il ricordo del Signore invade il suo cuore che si immerge nella più profonda orazione, invitato anche dal creato particolarmente accogliente nei suoi confronti.