“Siamo una società che ha dimenticato l’esperienza del piangere”. In un post sulla propria pagina Facebook, la Caritas Italiana riprende le parole di Papa Francesco a Lampedusa nel 2013, ricordando i morti in mare, per commentare il naufragio di Capodanno, in cui si contano solo 7 sopravvissuti e 20 dispersi.
Chiesa nel mondo
Martin Nkafu, camerunense, docente emerito di Storia della filosofia africana e di Religione e pensiero africano presso l’Università Lateranense a Roma, e padre della Vitalogia africana, spiega come l’Africa si appresta a celebrare l’Anno santo e quale contributo ha fornito al Sinodo. Non è più tempo di “parlare di colonizzazione o decolonizzazione, ma piuttosto di una cooperazione missionaria tra le Chiese sorelle nel mondo”
Il Giubileo della Speranza in Corea ha il volto della democrazia, del rispetto dei diritti umani fondamentali e dei giovani. E’ l’arcivescovo di Seoul e Amministratore apostolico di Pyongyang, mons. Peter Soon-taick Chung, a parlare al Sir di come la Corea si appresta a vivere il Giubileo della Speranza tra proclamazione di una legge marziale, processo di impeachment e divisione tra Nord e Sud. Riguardo alla Corea del Nord l’arcivescovo confida: “sembra che il messaggio edificante del Giubileo proclamato dal Santo Padre non sia stato diffuso tra la popolazione nordcoreana. In un ambiente così estremamente regolamentato, l'espressione più profonda di 'speranza' per i cittadini potrebbe benissimo essere declinata con il ripristino dei diritti umani fondamentali”.
La famiglia, dice il Papa dopo la benedizione, “è la cellula della società, è un tesoro prezioso da sostenere e tutelare”
Un episodio emblematico che ci permette di sperimentare la piena umanità della famiglia di Nazareth in una situazione di tensione e, nello stesso tempo, un modello di comportamento virtuoso nel difficile compito educativo
“In questa tremenda guerra, non ci sono solo tanti prigionieri, da tutte le parti, che hanno bisogno di rivedere la luce della libertà. Allargando lo sguardo su tutti noi, penso che in un modo o nell’altro, siamo tutti prigionieri di questa guerra e delle sue conseguenze. Odio, rancore e paura ci tengono bloccati nelle relazioni, nella fiducia l’uno nell’altro”.
“La nostra speranza è nel Signore Gesù, per questo ci rallegriamo oggi, andiamo avanti in questo Nuovo Anno, confidando nel nostro Signore Salvatore. Ti chiediamo, Gesù, che sei nato dalla Vergine Maria e riposi in pienezza nella tua Chiesa, apri le porte a tutte le benedizioni celesti in questo nuovo anno”.
Anche quest’anno in Africa e in America si registra il numero più alto di operatori pastorali uccisi: cinque in entrambi i continenti. Negli ultimi anni sono l’Africa e l’America ad alternarsi al primo posto. Nel 2024 due sacerdoti sono morti a seguito di assalti violenti anche in due Paesi europei, Spagna e Polonia. Sono i dati resi noti oggi nel rapporto annuale dell’Agenzia Fides. Dal 2000 al 2024 sono stati 608 i missionari e operatori pastorali uccisi.
“Essere per ogni fratello e sorella un segno concreto di speranza, aprendo la porta del nostro cuore attraverso scelte di misericordia, bontà e giustizia”.
Si apre oggi a Nazareth, il 29 dicembre, con una messa celebrata da tutti gli Ordinari cattolici di Terra Santa, il Giubileo della Speranza. Anche in Terra Santa i pellegrini potranno ottenere l'indulgenza facendo visita ad almeno una basilica tra quelle del Santo Sepolcro a Gerusalemme, della Natività a Betlemme e dell’Annunciazione a Nazareth. Di questo importante evento ne abbiamo parlato con il Custode di Terra Santa, padre Patton.
Mons. Maksym Ryabukha (vescovo di Donetsk): “Il grande Giubileo della speranza è un segno della presenza di Dio nei passi della vita del suo popolo. Dio è con noi. Lo si coglie stando a fianco delle persone, sentendo la gioia profonda dei loro cuori, la capacità di meravigliarsi della vita nonostante sia stata profondamente ferita dalla guerra, di sognare un futuro nonostante le incertezze del presente, di compiere passi in avanti anche se sembrano montagne, ma soprattutto di condividere ciò che si ha, di voler bene, aiutare gli altri. Sono i piccoli gesti che mostrano la grande realtà del Divino mezzo a noi”.
La celebrazione del Natale in Siria, tra speranza e preoccupazioni. Chiese piene, vigilate dalle forze dell'ordine, e gesti di bene, ovunque, musulmani che hanno offerto fiori per gli altari, che hanno aiutato a rimettere a posto delle chiese danneggiate ad Hama, giovani che hanno allestito l'albero di Natale incendiato. Il racconto del parroco di Aleppo, padre Bahjat Karakach
Quando si parla di Giubileo è immediato il collegamento alla Porta Santa, che ne rappresenta uno dei simboli centrali, infatti attraversando quel varco i pellegrini vogliono compiere un gesto simbolico di passaggio dal peccato alla grazia di Dio. Vediamo insieme le diverse Porte Sante delle basiliche papali di Roma, cioè quelle che vengono smurate con un apposito rito solo prima dell’apertura del Giubileo e chiuse con mattoni e cemento al termine: San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le mura
La comunità dei cittadini e delle cittadine italiane residenti all’estero oggi è composta da oltre 6 milioni e 134mila persone. Una comunità che ormai da anni rappresenta “l’unica Italia a crescere continua ad essere soltanto quella che ha scelto l’estero per vivere”. A confermarlo, l’ultimo Rapporto "Italiani nel Mondo". Sono oltre 3milioni e 300mila i residenti in Europa mentre la nazione con più cittadini italiani è l’Argentina seguita da Germania e Svizzera. In tutte le diocesi del mondo il 29 dicembre si apre il Giubileo: un “Giubileo di aperanza” e “riconciliazione” anche per i migranti italiani che in vari modi si sanno preparando a viverlo
Domenica 29 dicembre, a Nazareth, con una messa nella basilica dell’Annunciazione, presieduta dal patriarca di Gerusalemme, card. Pizzaballa, avrà luogo l'apertura del Giubileo in Terra Santa. In vista di questo evento, oggi a Gerusalemme, l'Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa ha diffuso un messaggio rivolto ai fedeli. A questi ultimi viene proposto il pellegrinaggio a Nazareth (basilica dell’Annunciazione), Betlemme (basilica della Natività) e Gerusalemme (basilica del Santo Sepolcro-Anastasi). Ma soprattutto viene chiesto di "ritrovare la speranza" nel difficile contesto della Terra Santa