Chiesa nel mondo

"Il lavoro per la partecipazione e la democrazia" è il titolo del messaggio dei vescovi italiani per la Festa dei lavoratori, che si celebra il 1° maggio 2024. Il documento, a firma della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, porta la data del 24 gennaio, ma è stato diffuso oggi, 28 febbraio. Il messaggio mette in luce tre aspetti: "Lavorare è fare 'con' e 'per'", "Il 'noi' del bene comune: la priorità del lavoro", "Prenderci cura del lavoro è atto di carità politica e di democrazia"

Il Pontefice ha fatto leggere il testo dell'udienza di oggi a mons. Ciampanelli. "Ancora sono un po' raffreddato", ha spiegato. Al centro della catechesi, i due vizi capitali dell'invidia e della vanagloria. Al termine, un ennesimo appello per la pace e la "vicinanza" alle vittime delle mine anti-uomo, "che continuano a colpire civili, innocenti, in particolare bambini"

In due anni sono quasi 7milioni gli ucraini che hanno attraversato la frontiera polacca. Oltre 1 milione di loro si sono stabiliti in Polonia. Alcuni aspettano solo la fine della guerra per tornare a casa, altri, forse, pensano di restano in Polonia. Eppure, “Non possiamo sentirci stanchi e annoiati dalla guerra che continua”, ammonisce don Marcin Iżycki, direttore della Caritas polacca, alla vigilia del secondo anniversario dell’aggressione militare russa contro l’Ucraina

“Esortiamo la comunità internazionale, i leader religiosi e politici dei vari Paesi di continuare nel loro impegno per proteggere l’Ucraina dall’aggressione russa, per assistere coloro che stanno soffrendo per le conseguenze di questa guerra. Questo include il ritorno in Ucraina dei bambini, dei civili e dei prigionieri di guerra ucraini deportati illegalmente dalla Russia. Infine, esortiamo a continuare l’impegno per promuovere la vittoria e l’instaurazione di una pace giusta e duratura in Ucraina”.