“Insieme camminiamo sui passi di Santa Bakhita, la Suora sudanese che da bambina fu venduta come schiava ed è stata vittima della tratta. Ricordiamo l’ingiustizia che ha subito, la sua sofferenza, ma anche la sua forza e il suo percorso di liberazione e di rinascita a una nuova vita. Santa Bakhita ci incoraggia ad aprire gli occhi e le orecchie, per vedere gli invisibili e ascoltare chi non ha voce, per riconoscere la dignità di ciascuno e per agire contro la tratta e ogni forma di sfruttamento”.
Chiesa nel mondo
Un appello ai combattenti di entrambe le parti in conflitto e ai militari: "smettete di uccidere, riconciliatevi e iniziate il dialogo". A lanciarlo tramite il Sir è il vescovo di Loikaw mons. Celso Ba Shwe, a seguito dell’attacco lunedì scorso contro una scuola dove sono purtroppo morti 4 bambini e gravemente feriti almeno 10. “Non so esattamente quanti”, confida subito il vescovo, ma “il posto non è molto lontano da dove viviamo adesso e quella mattina abbiamo visto gli aerei da combattimento volare sopra di noi e abbiamo sentito l'esplosione”.
Papa Francesco ha dedicato l'udienza di oggi al vizio della tristezza, "un verme del cuore". Al termine, un ennesimo appello a non dimenticare le guerre che insanguinano il mondo e a pregare per la pace
Padre Christian Carlassare, vescovo di Rumbek, in Sud Sudan, riflette sul Piano Mattei che il governo italiano ha annunciato per promuovere sviluppo in Africa. «Sì agli investimenti, ma...»
“Siamo responsabili affinché tutti i preti del mondo siano felici”.
“La formazione non è solo quella che si riceve nei seminari”.
La parrocchia romana dei Santi Fabiano e Venanzio e la Conferenza episcopale turca hanno celebrato ieri la messa in memoria del sacerdote, ucciso nel 2006 a Trabzon mentre teneva in mano una Bibbia
Calano i fedeli, così come i presbiteri... che avanzano pure con l’età. La Chiesa è percepita come “obsoleta” e la fede non c’entra più con l’appartenenza. A partire da “cos’è” il cristianesimo oggi, il teologo Giuliano Zanchi individua otto questioni rilevanti... da cui la Chiesa non può più prescindere
“Nel cammino verso il compiersi del nostro centenario, proprio nei prossimi giorni, ravviviamo la consapevolezza di essere discepole del Maestro Gesù, il Crocifisso Risorto, donne dell’aurora, donne del Vangelo. In questo convegno abbiamo sentito anche lo Spirito di Pentecoste, dove confluivano persone, lingue, culture diverse, e allo stesso tempo dove abbiamo potuto parlare un’unica lingua, quella della fede in Cristo Gesù, come Famiglia paolina e dove tutti ci siamo sentiti a casa, poiché tutti siamo entrati nella danza dell’incontro, dell’accoglienza, del rispetto, dell’ascolto e del dialogo, pur con i disagi dovuti al cambio di fuso orario di clima”.
La congregazione religiosa, per il centenario della fondazione, ha vissuto un anno tra iniziative di spiritualità e di approfondimento del triplice carisma. Il Papa ha concesso l'indulgenza plenaria. La conclusione, il 10 febbraio, a Roma
Caritas Italiana è resa presente con operatori in loco e con due missioni: ha raccolto per gli interventi nei due Paesi 13.067.814,08 euro.
“La violenza, sotto ogni sua forma, è un linguaggio che rifiutiamo categoricamente. Essa non ispira mai i gesti e le parole di chi si professa credente nel Dio della pace e della mitezza, pertanto non può trovare spazio nella società civile, a meno che non si ricerchi lo smarrimento di ciò che rende umani”.
La sera del 15 gennaio scorso, in un agguato stile mafioso nei pressi della fermata dell’autobus del quarto lotto di Corviale, un uomo di 33 anni, Cristiano Molè, con precedenti penali e una condanna di 3 anni scontata in carcere, è stato ucciso con una raffica di colpi di arma da fuoco. Il grave fatto di cronaca è senza precedenti nel quartiere, per modalità di esecuzione, luogo e orario. Per cercare di capire quanto il territorio in questi ultimi anni sia cambiato, e scoprire quanto la popolazione abbia risentito di questo omicidio, siamo andati dal sacerdote che da 8 anni è parroco della chiesa del palazzo lungo un chilometro: don Roberto Cassano.
Papa Francesco, all’Angelus, si sofferma sul “continuo movimento di Gesù”, come a dire che egli “va incontro all’umanità ferita” e “ci manifesta il volto del Padre”
La certezza morale non significa necessariamente raggiungere una risposta definitiva e immutabile, ma piuttosto un atteggiamento di umiltà e ricerca costante della volontà di Dio, guidati dalla fede e dalla coscienza ben formata