Dal 3 al 9 giugno musei, archivi e biblioteche ecclesiastici propongono una settimana di eventi in tutta Italia. Mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, aprirà la Giornata inaugurale a Roma. Don Valerio Pennasso, direttore Ufficio beni ecclesiastici e edilizia di culto: “Importante il legame con il territorio e la comunità civile”
Chiesa nel mondo
Teleanu Bogdan-Aurel: “Ricordo le parole di Giovanni Paolo II, non abbiate paura. Questo messaggio credo che sia ancora oggi il fondamento dell’unità e la via perché i cristiani possano portare frutti di pace e solidarietà nel mondo e nel nostro Paese”
Gheorghe Militaru: “Il popolo romeno sa riconoscere il bene, indipendentemente da dove esso proviene. Sa fare tesoro di una parola buona, di una parola di speranza… Sa accogliere il forestiero e il bisognoso, senza che gli chieda di che religione sia, né da dove provenga. Ma è anche un popolo che sa lottare e morire per la sua fede, per la sua patria. Quindi crediamo che la Romania accoglierà ogni messaggio di bene e di speranza”
Per gentile concessione della Libreria Editrice Vaticana pubblichiamo la prefazione di papa Francesco al volume di Mons. Marcello Semeraro, “Ascoltare e curare il cuore. Il discernimento nella vita dei pastori della Chiesa”. Il libro, in distribuzione a partire da questa settimana, raccoglie 3 lettere pastorali in cui Mons. Semeraro, vescovo di Albano e segretario del Consiglio di Cardinali, affronta il tema del discernimento spirituale nella vita del sacerdote, sia a livello personale sia nell’esercizio del suo ministero. Discernimento che, scrive Mons. Semeraro, “può essere considerato come il filo rosso che collega le diverse esperienze della vita di un sacerdote”
Papa Francesco in Romania, dal 31 maggio al 2 giugno, vent’anni dopo la visita di Giovanni Paolo II e il grido che, spontaneo, si levò dalla piazza: “Unitate, unitate”. Mons. Ioan Robu al Sir: “Quel grido non si è mai spento. Io non l’ho mai dimenticato. Credo che da quel grido possa ancora oggi uscire qualcosa. È stato come un seme gettato in un terreno che aspetta ed ha i suoi tempi per germogliare. Ancora non si vedono i frutti ma la speranza rimane e Dio può sorprenderci sempre”
"Non si tratta solo di migranti, si tratta della nostra umanità". È il leit-motiv del Messaggio del Papa per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, in programma il 29 settembre. Tra i pericoli imminenti, anche quello di diventare razzisti.
Il segretario generale della Commissione degli episcopati dell’Unione europea commenta, per il Sir, l'esito delle elezioni dell'Euroassemblea. Parla di una Ue da rilanciare, per questo "servono nuove iniziative: i cinque prossimi anni saranno appassionanti ma non necessariamente comodi". Positivo l'afflusso ai seggi, "segno di responsabilità". Sui cattolici nelle istituzioni: "si tratta di guardare le politiche e non la bandiera o il rosario che sono branditi. Ci sono vittorie raggiunte 'per' qualcosa oppure 'contro' qualcuno. Il metro di valutazione è il Vangelo"
Intervista al presidente dei vescovi Ue, mons. Hollerich: “I populisti hanno vinto grandemente in qualche Paese ma in altri sono diminuiti. È pertanto chiaro che il populismo in Europa non è la risposta alla crisi politica”. E sul voto italiano osserva: “L’Italia ha avuto negli ultimi anni una economia terribile. La gente è più povera oggi rispetto a dieci anni fa, mentre per tutti gli altri Paesi in Occidente non è stato così. La gente sente questo problema e ha votato per chi ha fatto delle promesse”
Se nulla sostituisce il silenzio a tu per tu con Dio, anche la coppia può sintonizzarsi sul canale del dialogo con il Signore.
Il nostro apporto va nella linea di cercare nuove modalità di partecipazione ecclesiale di tutti e di tutte, sia nei processi di discernimento che nel prendere le decisioni, in funzione della missione della Chiesa, secondo il classico principio per il quale ciò che riguarda tutti dev’essere affrontato e approvato da tutti
“I vescovi europei credono fermamente nell’Europa unita e auspicano che anche in questa tornata elettorale ci sia una testimonianza concreta che confermi il sogno di un cammino unitario dei padri dell’Europa”.
I vescovi della Conferenza episcopale italiana – riuniti nei giorni scorsi a Roma in occasione della 73ª Assemblea generale – hanno nominato l’arcivescovo di Gorizia, mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, presidente della Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute e quindi anche della Caritas italiana. Mons. Redaelli raccoglie il testimone da mons. Corrado Pizziolo, vescovo di Vittorio Veneto, che ha ricoperto ad interim il ruolo di presidente dopo le dimissioni nel dicembre scorso del cardinale Francesco Montenegro, vescovo di Agrigento, alla guida dell’organismo ecclesiale dal 2015
L'”obbligo morale” di denuncia alle autorità civili. È questo “il vero passo avanti” delle Linee guida per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, appena approvate dai vescovi italiani riuniti in questi giorni in Vaticano per la loro Assemblea generale. A spiegarlo, rispondendo alle domande dei giornalisti, è stato mons. Lorenzo Ghizzoni, presidente del Servizio nazionale della Cei per la tutela dei minori, durante la conferenza stampa a conclusione dei lavori.
Fr. Olivier Poquillon, segretario generale dei vescovi Ue: “Il Vangelo lo dice: l’albero si giudica dai suoi frutti. Il cristianesimo non è una cultura ma un’identità. Siamo quindi capaci di guardare all’Europa con lo sguardo di Cristo? Di agire come lui per i più deboli, di andare a toccare l’intoccabile, di dialogare con il nemico. Guardiamoci dai falsi profeti, da chi utilizza i simboli cristiani per dire il contrario di Cristo”
Mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo e relatore all'Assemblea Cei, spiega al Sir il tema principale dell'assise dei vescovi, e il legame con gli Orientamenti pastorali del prossimo decennio. "Bisogna ritornare a concepire la Chiesa nell'ottica della missione, che non è mai un fatto soltanto individuale", dice a proposito del rapporto tra la "via" della missione e la "sinodalità" auspicata da Papa Francesco. Ma la missione - aggiunge - "parla anche a chi non è nella Chiesa"