Si è concluso con l'intervento del Papa e la firma della "Carta di Roma" il vertice panamericano dei giudici svoltosi in questi giorni alla Casina Pio IV. A tracciarne un bilancio al Sir è Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Prossime tappe: l'evento "The Economy of Francesco", a marzo 2020, e un incontro a Roma per un Patto globale sull'educazione, a maggio dell'anno prossimo
Chiesa nel mondo
Si celebra oggi, 5 giugno, la Giornata mondiale dell’ambiente. L’esperto Cei per le questioni ambientali, Simone Morandini, mette in guardia: “La situazione è preoccupante ma i cambiamenti sono possibili e possono pilotarci verso una sostenibilità ambientale. Perché allora non farlo, perché arenarci in questa inerzia, perché non dedicare anche qui in Italia l’agenda politica a queste grandi sfide da cui dipendono il futuro del pianeta ma anche il futuro del nostro Paese?”
“Il fatto che non ci sia una facoltà universitaria di bioetica è una povertà imperdonabile. Faccio appello alla società attuale e futura affinché ci sia una sorgente finanziaria per crearne una”.
Gli auguri di mons. Miguel Ángel Ayuso Guixot, nuovo presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, ai musulmani che in questi giorni celebrano la grande festa della fine del Ramadan: “Le paure sono insite nella nostra natura umana ma devono essere vinte. E la chiave per vincerle è la tenerezza. La tenerezza è toccare l’umanità dell'altro. È diventare compagni di viaggi di ogni essere umano”
In Argentina l’iniziativa è curata dalla Commissione nazionale giustizia e pace della Caritas di Buenos Aires perché «oggi domina la cultura della voracità» come ha detto mons. Gustavo Carrara
Nel motu proprio del 26 marzo, valido per la Città del Vaticano, papa Francesco ha inserito una serie di raccomandazioni rivolte agli operatori pastorali che svolgono attività con i minori.
Il documento è frutto di un lavoro di studio di quasi tre anni, prima del Gruppo e poi del Servizio nazionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili guidato dall’arcivescovo di Ravenna-Cervia, mons. Lorenzo Ghizzoni, che in quest’intervista spiega la portata della sfida che la Chiesa italiana ha deciso di affrontare. A partire dall’azione pastorale e formativa da avviare, anche nei confronti dei ragazzi, in ogni territorio a protezione dei più piccoli e vulnerabili, una preoccupazione che dovrà essere dell’intera comunità cristiana, delle parrocchie, delle diocesi. Perché troppo gravi sono i danni che segnano le vittime degli abusi, dentro e fuori dalla chiesa
Lo storico "mea culpa" per le discriminazioni contro la comunità rom, la beatificazione di sette vescovi martiri greco-cattolici vittime del regime comunista, la recita del Padre Nostro a fianco del patriarca Daniel e la prima Messa celebrata da un Pontefice in Transilvania. Sono i momenti salienti del viaggio del Papa in Romania, dal 31 maggio al 2 giugno, 20 anni dopo Giovanni Paolo II, il primo papa a visitare un Paese a maggioranza ortodossa, e 30 anni dopo la caduta del Muro di Berlino. No a "cultura dell'odio" e della paura, sì a dialogo e fraternità
“Nel volgere di una decina di giorni sarà approvata l’Ordinanza attuativa per il secondo piano di ristrutturazione dei beni culturali: l’ha assicurato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, partecipando oggi presso la sede della Cei a una riunione con i vescovi delle diocesi terremotate del Centro Italia”.
Anche in famiglia può capitare di perdere la vigilanza e lasciare che il bene ceda il posto al grigiore dell’indifferenza.
“Il maligno divide, disperde, separa e crea discordia, semina diffidenza. Vuole che viviamo distaccati dagli altri e da noi stessi. Lo Spirito, al contrario, ci ricorda che non siamo esseri anonimi, astratti, esseri senza volto, senza storia, senza identità. Non siamo esseri vuoti né superficiali”.
Non cedere al “senso dilagante di paura” e alla “cultura dell’odio”. È l’invito del Papa, durante l’incontro a Bucarest con il Sinodo della Chiesa ortodossa romena.
Chi entra nel Duomo di Milano e sosta a pregare sulla sua tomba davanti al Crocifisso di San Carlo, può leggere il versetto della Scrittura che egli scelse da incidere sulla lapide: “Lampada per i miei passi è la tua Parola, Luce sul mio cammino”
Don Davide e don Giacomo Crespi, i fratelli gemelli di San Zenone degli Ezzelini, un paese ai piedi del Grappa, vicino ad Asolo, domenica 26 maggio hanno celebrato la prima messa nella loro parrocchia di origine. Una celebrazione alla quale ha partecipato il paese intero, dentro e fuori la chiesa. Don Giacomo e don Davide, 26 anni, sono stati ordinati sacerdoti dal vescovo di Treviso, Gianfranco Agostino Gardin, sabato 25 maggio, nella chiesa cattedrale, insieme ad altri tre amici e compagni di Seminario, don Luca Biasini, don Riccardo De Biasi e don Nicola Stocco
Il documento è frutto di un lavoro di studio di quasi tre anni, prima del Gruppo e poi del Servizio nazionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili guidato dall’arcivescovo di Ravenna-Cervia, mons. Lorenzo Ghizzoni, che in quest’intervista spiega la portata della sfida che la Chiesa italiana ha deciso di affrontare. A partire dall’azione pastorale e formativa da avviare, anche nei confronti dei ragazzi, in ogni territorio a protezione dei più piccoli e vulnerabili, una preoccupazione che dovrà essere dell’intera comunità cristiana, delle parrocchie, delle diocesi. Perché troppo gravi sono i danni che segnano le vittime degli abusi, dentro e fuori dalla chiesa