Chiesa nel mondo

Dom Roque è da anni impegnato nella difesa dell’ambiente e dei diritti delle popolazioni indie fin dal suo primo incarico da vescovo della diocesi di Roraima, nel nord del Brasile, dove la diocesi di Vicenza è attualmente presente con due missionari fidei donum e dove opera una comunità delle suore orsoline. Lo abbiamo incontrato proprio a Vicenza, in visita al vescovo Beniamino Pizziol e agli amici delle Orsoline e dell’Ufficio missionario.

L’arcivescovo Custode propone due criteri di riferimento: "scientificità" e "neutralità". Cioè: non si faccia ricerca sulla Sindone partendo da "ipotesi pregiudiziali", di cui poi inevitabilmente si vorrebbe avere conferma, ma si svolga invece un lavoro realmente scientifico in modo da accrescere la conoscenza del Telo, mettendo a disposizione dell’intera comunità scientifica mondiale risultati di sperimentazioni che siano autorevoli e credibili. La "neutralità" della scienza dovrebbe essere il riferimento naturale per chi opera in tali contesti

Verso la finale dei Mondiali 2018 Francia-Croazia. Parla mons. Dominique Lebrun, vescovo di Rouen e per ben tredici anni arbitro della Federazione calcistica della Francia. “È stata una gioia vedere la squadra francese, dopo le difficoltà di alcuni anni fa, riuscire a dare nuovamente il meglio di sé, grazie anche alla giovane età dei suoi giocatori”. E in tempi di calciomercato, avverte: “Lo sport è un gioco. Non dimentichiamolo mai”

Si tratta di una prima volta per un laico in un ruolo che normalmente viene assegnato a un cardinale. La nomina sorprendente dell'ormai ex direttore del canale televisivo della Cei, Tv2000, chiude l'interim nella ex segreteria vaticana per la comunicazione iniziato con le dimissione di mons. Dario Edoardo Viganò dello scorso marzo.

Anche quest’anno, i giovani di tutta Italia si mettono in cammino lungo i “Sentieri Frassati”, itinerari di particolare interesse naturalistico, storico e religioso che il Club Alpino Italiano ha inaugurato in ogni regione e provincia autonoma d’Italia tra il 1996 e il 2012, in collaborazione con varie altre associazioni tra cui l’Azione Cattolica Italiana, l’Agesci e la Giovane Montagna (che a Frassati ha intitolato una Sottosezione nazionale)

Intervista esclusiva del Sir al cardinale Kurt Koch sulla Giornata di preghiera e riflessione per la pace in Medio Oriente. “È un’idea che è maturata in realtà da molto tempo perché la situazione in Medio Oriente sta molto a cuore al Santo Padre. Il Papa ha detto: il tempo è maturo ed è importante dare questo segno della preghiera per la pace per questa regione del mondo e invitare tutte le altre Chiese - soprattutto i Patriarchi delle Chiese ortodosse, orientali e cattoliche - a Bari per pregare insieme per la pace. E rendere questo incontro pubblico per esprimere vicinanza e solidarietà a tutti i cristiani e a tutti gli uomini e le donne che vivono in Medio Oriente”

Per don Ivan Maffeis, sottosegretario della Conferenza episcopale italiana e direttore dell'Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, "troppe volte le Chiese d'Europa vengono interpretate in modo stereotipato o identificate con modelli che nulla hanno a che fare con la realtà. Pensiamo alla Polonia e all'immagine di Chiesa che viene veicolata, in particolare rispetto al tema dell'accoglienza"

Oggi, 28 giugno si terrà il quinto Concistoro indetto da Francesco in cinque anni di pontificato. Ecco il "volto" delle nuove porpore, che faranno salire a 227 cardinali, di cui 125 elettori e 102 non elettori, il Collegio cardinalizio. 53 provengono dell’Europa, 17 dall’America del Nord, 5 dall’America Centrale, 13 dall’America del Sud, 16 dall’ Africa, 17 dall’Asia e 4 dall’Oceania.

Libertà religiosa nel mondo. Migranti nel Mediterraneo. Giornata di preghiera per il Medio Oriente a Bari. Cristiani perseguitati. Questi i temi affrontati dal segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, in questa intervista al Sir, a margine di un Simposio internazionale a Roma sulla difesa e la promozione della libertà religiosa nel mondo. “La problematica delle migrazioni - dice - esige il coinvolgimento di tutti. Non può essere rigettata sulle spalle di alcuni soltanto, ma deve essere assunta responsabilmente da tutta Europa e da tutta la comunità internazionale, però sempre in quella linea e in quell’orizzonte di umanità e solidarietà che non può mancare di fronte a questi problemi”.