Vacanze, tempo di incontri. La compagnia che si sceglie connota già le caratteristiche del tempo che desideriamo trascorrere

Ciò che è dirimente è come noi guardiamo a questo tempo di riposo, che valore gli diamo, cosa ci aspettiamo da esso

Vacanze, tempo di incontri. La compagnia che si sceglie connota già le caratteristiche del tempo che desideriamo trascorrere

Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei è un saggio adagio che si può adattare molto bene al nostro modo di pensare le vacanze e di organizzarle. Di sicuro la compagnia che si sceglie connota già le caratteristiche del tempo che desideriamo trascorrere e spesso le diverse stagioni della vita famigliare segnano delle differenze notevoli. Si pensi a degli sposi novelli che cerchino l’intimità, in qualche luogo che non abbiano mai visto…Di certo le intenzioni e l’afflato sono diversi da quelli di una coppia che ha appena avuto un figlio e orienta le sue scelte in buona parte finalizzandole a ciò che faccia bene al neonato. E poi ci sono le vacanze delle famiglie numerose che devono stare attente a non spendere troppo e ancora le vacanze delle persone anziane che hanno da equilibrare i desideri con le loro effettive forze fisiche.

Ciò che, però, è dirimente è come noi guardiamo a questo tempo di riposo, che valore gli diamo, cosa ci aspettiamo da esso. È facile che la fretta e la frenesia con cui trascorriamo molti giorni della vita ordinaria, si riflettano anche nello spasmodico desiderio di prenotare vacanze da brivido, magari molto costose, andando anzi tempo in qualche agenzia di viaggi a consultare luccicanti cataloghi e brochure. Montano, così, nel futuro vacanziero aspettative eccessive che molto spesso rischiano di essere disattese. Ci si ritrova vittime della delusione che la realtà può sempre portare con sé quando idealizziamo troppo un sogno facendolo diventare un miraggio. È triste vedere mogli o mariti scontrosi o annoiati perché il villaggio turistico non è come lo avevano immaginato e sicuramente non è edificante se questo malumore inizia a inquinare le relazioni, come se si dovesse cercare un colpevole che non c’è.

Un antidoto a queste situazioni è rendere di qualità il tempo della programmazione della vacanza. Quanto è importante che tutti i membri della famiglia si sentano liberi di esprimere le loro preferenze! Anche un dibattito vivace può essere salutare, molto più che decisioni prese dall’altro con qualcuno che accetta passivamente, ma pronto poi alla critica a posteriori. Alla fine magari si arriverà a dei compromessi, si verrà incontro un po’ ad uno, un po’ ad un altro, ma ciò che conta è che ci sia stato un dialogo franco in partenza, affinché fra l’altro nessuno abbia margine per gravi recriminazioni dopo.

Dunque, scegliere i luoghi è importante. Non è detto che sia vincente sempre la meta esotica, mai vista prima. Da un lato il desiderio di conoscere posti che non si è già frequentati è il sintomo di quella curiosità sana che caratterizza l’uomo e lo arricchisce di sempre nuova conoscenza; dall’altro lato, però, anche prediligere una località a cui si torna abitualmente, ogni anno, può offrire una sorta di accoglienza dell’anima che aiuta alla riflessione, mette a proprio agio, ci fa ritrovare parti belle, ma magari sopite di noi stessi.

Ciò che è fondamentale – come scrivevamo in apertura – non è tanto il dove, ma con chi e in che modo. Sì, perché il tempo della vacanza acquista il suo valore proprio e speciale se lo si interpreta fondamentalmente come un’occasione preziosa di incontri nuovi o che non si possono vivere tutto l’anno.

Ci sono viaggi, spesso ancora più quando si tratta di pellegrinaggi in cui chi cammina è ispirato dalla fede comune o comunque da una ricerca condivisa, in cui conoscere persone nuove è salutare, ci apre a condividere punti di vista che non conoscevamo, a vedere il mondo con gli occhi degli altri.

Ci sono, però, anche vacanze in cui si torna magari ad ascoltare alcune sagge persone che è bello andare ad incontrare periodicamente, sapendo che si riceveranno da loro sicuramente consigli utili per il proprio cammino. Sono incontri con persone che diventano di volta in volta più significative, come delle guide periodiche, con cui si trascorre del tempo prezioso, intenso, di qualità, terminato il quale ci si saluta quasi volendosi scambiare una benedizione reciproca, come segno di gratitudine per il bello e il vero che si è sperimentato insieme.

Infine, fino a quando i figli non sono ancora abbastanza grandi per desiderare di trascorrere le vacanze senza i genitori, è lo stesso stare insieme in questo tempo speciale che crea virtuosamente come dei nuovi incontri fra i membri della famiglia stessa. Sono quei cosiddetti “momenti speciali” in cui, magari, un genitore dedica del tempo di qualità a tu per tu con uno dei figli che necessita di essere ascoltato con più cura del normale. Oppure è l’occasione perché gli sposi di dedichino alcune ore per “curare” letteralmente il giardino della loro relazione e niente altro. E anche per i fratelli fra loro si possono creare momenti di letterale “fraternità”, in cui non si sta insieme perché è dovuto, ma ci si sceglie, si trova il gusto di un gioco in comune, dell’ascolto di una musica, si riconoscono quei pregi reciproci che tante volte anche solo per pigrizia, non ci si dice più.

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Fonte: Sir