Mosaico

Per quattro bambini malati di cancro è finito l’inferno di Kiev. La Fondazione: “Prima siamo riusciti ad evacuarli da Kiev all’ospedale di Ternopil, ora finalmente sono in un luogo sicuro in un ospedale oncologico in Polonia, a Varsavia. Ma rimangono ancora 36 piccoli pazienti nell’ospedale di Leopoli, 35 pazienti oncologici gravi e cinque famiglie rimaste nella nostra Dacha di Kiev”

Parla Tetyana Tarasenko, presidente del Coordinamento delle organizzazioni ucraine in Italia: “Giorno e notte al lavoro: scriviamo a sindaci, assessori e associazioni, perché si crei task force. A Roma, istituita poco fa. Per ora, siamo noi a organizzare ospitalità tramite gruppi Whatsapp, ma serve supporto. Offriamo le nostre professionalità: ci sono mediatori, psicologi, insegnanti ucraini, da inserire nei servizi"

In questi ultimi mesi sono saliti agli onori della cronaca pesarese, episodi di devianza minorile in diverse città, che hanno come protagonisti non solo adolescenti, ma anche bambini. Questi comportamenti appaiono accomunati da una stessa matrice motivazionale, ovvero quella della spinta a delinquere e a farlo non singolarmente, ma sempre attraverso un ristretto gruppo che possiede al vertice un leader, spesso con un’età di poco superiore dei restanti membri