Ucraina, l’Ucoii esorta le comunità islamiche in Europa ad aprire i centri ai profughi
L’Unione delle comunità islamiche d’Italia invita ad aprire le porte dei centri “affinché possano essere porti sicuri per chi sta fuggendo dalla guerra. Le nostre preghiere e i nostri valori religiosi di accoglienza verso la vita umana devono trasformarsi in azioni concrete”
“L’Europa sta vivendo momenti drammatici e l’esodo dei profughi ucraini metterà a dura prova, a lungo andare, le nostre società”. Parte da questo assunto l’Unione delle comunità islamiche d’Italia (Ucoii) nell’invitare “tutte le Comunità islamiche in Italia e in Europa ad aprire le porte dei propri centri affinché possano essere porti sicuri per chi sta fuggendo dalla guerra. Le nostre preghiere e i nostri valori religiosi di accoglienza verso la vita umana devono trasformarsi in azioni concrete”.
Continua l’Ucoii: “Siano messe a disposizione tutte le risorse disponibili per accogliere tutti e le Comunità islamiche diano manforte alle proprie organizzazioni nazionali per supportare il soccorso dei civili”.
L’Ucoii è in stretto contatto con la Comunità Islamica ucraina per mezzo della quale il Presidente Lafram ha espresso la propria vicinanza a tutto il popolo ucraino.
“I musulmani ucraini sono un’importante e storica componente del paese, stimati al 12% della popolazione – ricordsa l’Unione -.Continuiamo a pregare per tutte le vittime civili e per la Pace, nell’auspicio che la comunità internazionale si mobiliti prontamente per un immediato cessate il fuoco e per l’attivazione di un corridoio umanitario per la popolazione inerme”.