Mosaico

Sostenibilità Più informazioni, tracciabilità e attenzione ai controlli sono alcune delle novità previste. L’Italia capofila della produzione nella Ue. Attesa da anni, è stata approvata in via definitiva a marzo la nuova normativa italiana per le produzioni di biologico. Creato anche un marchio per i prodotti cento per cento made in Italy

Uno studio dell’Università di Padova rivela come l’attuale cambiamento climatico metta a rischio aree vulnerabili come quelle montane terrazzate, territorialmente limitate ma preziose

«Produrre vino è una forma d’arte: tenete insieme etica ed estetica, il bene e il bello. Divertitevi, fate vini come piacciono a voi, liberatevi dall’omologazione, siate virtuosi nei rapporti con la terra e con i vostri collaboratori. Vivete con gioia, ma tenete gli occhi aperti: non consideratevi mai immuni dalle responsabilità».

L’Europa contro il vino? Per ora no, ma ci si è andati vicino, perché nell’ambito del “Cancer plan” all’Ue era stata presentata una proposta che assimilava il consumo di vino e birra a prodotti come il fumo, richiedendo di riportare allarmi salutistici in etichetta nonché l’aumento della tassazione e l’esclusione dalle politiche promozionali, ovvero dai finanziamenti appositi.

Nelle ultime edizioni Vinitaly ha intrapreso la strada di riservare l’evento in fiera – dal 10 al 13 aprile – ai soli addetti ai lavori, rinviando gli appassionati alle degustazioni delle selezioni disponibili nei chioschi del “Vinitaly in the city”, in programma nelle piazze del centro città dalla sera di venerdì 8 a quella di lunedì 11 aprile (ore 17-24), sabato e domenica dalle 11 alle 24.

Non c’è solo la guerra. Il blocco delle esportazioni di farina e olio di soia deciso dall’Argentina è stata l’ultima mazzata agli allevatori in un periodo che riserva quotidiane sorprese in negativo.

Crisi ucraina. Gli aumenti dei costi energetici, il rincaro e il rischio mancanza di concimi e cereali, hanno messo in primo piano la necessità dell’autosufficienza energetica e alimentare del Paese

Ci risiamo: come un anno fa, peggio di un anno fa. I giorni di pioggia tanto attesi e arrivati la scorsa settimana, dopo mesi di quasi totale siccità, non hanno modificato nella sostanza l’urgenza di risolvere il problema acqua per le campagne padane, che da qualche anno si ripropone puntualmente, acuito quest’inverno dalla poca neve scesa sulle Alpi.

Rapporto Caritas “False ripartenze?”: quasi il 6% di cittadini romani arrivano alla fine del mese con grande difficoltà (8,2% in Italia), il 10,3% vive una condizione di “grave deprivazione materiale" e il 23,6% di disagio economico. Quasi il 45% della popolazione vive sola