Idee

Il “Global Stocktake” approvato quest’oggi “unito al consenso unanime degli Stati, toglie spazio ad atteggiamenti quali il negazionismo o il ‘disperazionismo’ e può creare le condizioni favorevoli per fare quello che serve per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette nel 2050”. Ne è convinto il professore di Economia politica all’Università di Roma Tor Vergata, secondo cui “in molti campi le cose vanno avanti grazie al mercato” mentre “l’intervento economico-finanziario dello Stato serve soprattutto nel settore delle abitazioni, perché lì manca l’incentivo ad operare senza aiuti”

“Si tratta di passi che ci orientano nella giusta direzione ma che da soli non sono ancora sufficienti per mettere in sicurezza la stabilità climatica e l’abitabilità del pianeta per le future generazioni”, dice il vice direttore dell’Istituto di studi ecumenici San Bernardino di Venezia e membro del Tavolo di studio “Custodia del Creato” della Cei, commentando al Sir il documento finale approvato

“Fermo restando che ogni persona che si trova in una situazione di sofferenza merita prossimità e conforto – sanitario, assistenziale, morale, affettivo, psicologico, spirituale –, il caso della signora ‘Anna’ di Trieste impone una riflessione soprattutto sull’avallo che il Servizio sanitario nazionale ha dato in toto alla sua richiesta di morte”. 

Spettabile redazione, leggiamo sul numero di oggi 10 dicembre del vostro giornale in penultima facciata, un articolo molto importante scritto da Antonio Gregolin che condividiamo. Le considerazioni che lui fa sul comportamento della stampa e dell’opinione pubblica in generale non solo sono molto veritiere, ma rispondono anche alle tante domande e perplessità che ci siamo posti in questa circostanza.

Ha avuto un carattere familiare la celebrazione che si è svolta nella parrocchia di San Martino a Saonara, a seguito del funerale della giovane: questo era l’intento, un saluto più intimo a Giulia, e questa atmosfera ha in effetti poi caratterizzato il momento.

Come spesso accade, i tempi della politica locale e nazionale rimangono un mistero. La questione sul tappeto è il possibile terzo mandato da presidente della Regione Veneto di Luca Zaia, su cui lunedì, in occasione dell’apertura del cantiere per la stazione ferroviaria sotto l’aeroporto di Tessera (opera chiave per il trasporto, non solo in vista di Milano-Cortina 2026), l’inquilino di palazzo Balbi ha risposto a muso duro al segretario forzista Antonio Tajani che aveva definito «sano» il blocco dopo due mandati.