Aldo Ferrari, esperto Ispi: “Le guerre si scatenano perché si pensa di poterle vincere o perché fatto il conto dei danni e dei guadagni vale la pena farle. Razionalmente sia per la Russia che per l’Occidente, questa condizione non c’è. Però nella storia esiste anche la dimensione dell’irrazionale e il discorso ieri sera di Putin era un discorso preoccupante. L’ho seguito in russo e ho potuto notare quanto il tono del linguaggio fosse rigido, gelido come di qualcuno che avesse una rabbia trattenuta. Iniziare a parlare rivendicando che l’Ucraina è parte della Russia, è un atteggiamento che non lascia preludere buone notizie”
Idee
In Parlamento è aperto il cantiere della cosiddetta riforma Cartabia che, per accelerare l'iter, ha preso la forma di emendamenti al testo che porta il nome del suo predecessore, Alfonso Bonafede.
In generale i cortei e le manifestazioni che degenerano in aggressioni e violenze sono limitati e riguardano una parte infima del mondo studentesco.
Abbiamo chiesto alle “macchine” di fornirci sapere, abbiamo delegato loro nella ricerca. E le macchine ci hanno sommerso di dati.
L’inflazione esprime un concetto generale, ma poi è “ritagliata” su misura dei bisogni e delle situazioni di ciascuno di noi.
Il povero puzza. A volte è molesto. Quasi sempre fa paura, specie perché sbatte in faccia l’ingiustizia e lacera per un istante la bolla dell’indifferenza. Eppure è proprio il volto del povero quello più simile a Gesù. Lo ha insegnato Madre Teresa di Calcutta nella sua opera e lo ha imparato nelle strade romane Angelo Romeo, docente di Sociologia all’Università Guglielmo Marconi e alla Pontificia Università Gregoriana, che nel libro “Mani tese” (Tau edizioni) ripercorre i primi anni di contatto con chi dalla società è considerato ultimo, ma che lui chiama “amici”, e descrive quelli più recenti dell’associazione Missione solidarietà creata insieme ad altri volontari
Nel dibattito attuale sull’eutanasia ad essere coinvolti sono due piani distinti che non dobbiamo confondere se vogliamo mettere a fuoco la posta in gioco: nel caso dei malati terminali si parla di una condizione clinica che chiede soluzioni in ambito medico, di assistenza e cura. E su questo, cure palliative, terapia del dolore, hospice, supporti assistenziali a domicilio sono risposte efficaci. Ma le leggi sulla morte assistita di cui si discute fanno perno su un altro livello: l’obiettivo non è l’eliminazione del dolore fisico ma il diritto di decidere sulla propria vita
“E’ un ottimo segnale e un importante passo avanti. Non sarà risolutivo perché i fondi non sono moltissimi, ma finalmente le istituzioni cominciano a comprendere che la popolazione ha bisogno di supporto psicologico, e che questo non è una tipologia di aiuto di serie B”.
La Corte costituzionale ha dichiarato ammissibili cinque degli otto referendum abrogativi che gli erano stati sottoposti. Riguardano tutti l'ambito della giustizia. Su tali quesiti si voterà in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno prossimi e per la validità della consultazione sarà necessario il quorum della metà più uno degli elettori. Ha invece dichiarato non rispondenti ai requisiti costituzionali quelli che puntavano ad abolire il reato di omicidio del consenziente, a depenalizzare la coltivazione della cannabis e a introdurre la responsabilità civile diretta dei magistrati
“Una vittoria per i giovani che cercano la vita! L’Alta Corte svela l’inganno del referendum che avrebbe potuto permettere la coltivazione di qualsiasi droga, non solo cannabis, ma anche oppio e coca”.
Un'invasione non risolverebbe nessun problema in modo stabile e duraturo e ne creerebbe di nuovi a tutti gli attori di questo confronto, senza contare i drammatici costi umani d'una qualsiasi azione militare, morti, feriti, rifugiati. Una buona ragione in più per pensare che non avvenga: nessuno nell’Ue e nella Nato vuole morire per Kiev né morire di freddo per Kiev. Ma la tensione parossistica di queste ore espone al rischio di errori di valutazione e di provocazioni: è tempo di innescare una de-escalation, per sottrarsi al vortice dell'esasperazione
Il giorno 4 febbraio, quindi proprio all’uscita del nostro settimanale (datato domenica 6), è giunta alla nostra redazione, come a quelle degli altri settimanali del Triveneto, la risposta da parte di Poste Italiane, molto tempestiva, all’editoriale comune firmato da tutti i direttori responsabili dei settimanali diocesani del Triveneto.
Il Consiglio regionale del Veneto, lo scorso 8 febbraio, ha approvato all’unanimità il progetto di legge numero 76 per “la parità retributiva tra donne e uomini e il sostegno all’occupazione femminile stabile e di qualità”. La nuova legge punta a un sistema premiante per le imprese che rendano trasparente la retribuzione delle dipendenti. La vera sfida si gioca sul piano culturale, dunque, per promuovere realtà lavorative eque per ogni donna
Lorenzo e Giuseppe. Due ragazzi a cavallo della maggiore età, due morti che sconvolgono, che spalancano il baratro sotto i piedi non solo di chi è genitore, ma dell’intera società. Lorenzo Patelli, 18 anni, ha perso la vita a Udine all’ultima ora di alternanza scuola-lavoro, una fatalità che ha spinto il presidente della Repubblica Mattarella a ricordarlo nel suo discorso di insediamento dopo aver giurato per la seconda volta da Capo dello Stato.
La ferita della Chiesa. Gli abusi, le colpe e la richiesta di perdono. La Lettera.d Andrea Tornielli
Che cosa ci insegna lo sguardo cristiano contenuto nella recente lettera di Benedetto XVI sull’inchiesta indipendente sugli abusi nella diocesi di Monaco