Lo sguardo su questo mistero ci porta a chinarci sulle ferite e sofferenze dell’umanità, dei poveri. In questo Natale non vogliamo più lasciare soffrire nessuno da solo, vivendo con sobrietà nella restituzione dei beni perché ognuno abbia una famiglia, una casa, il lavoro necessario. Vogliamo metterci il grembiule del servizio e della condivisione e lavarci i piedi stanchi gli uni degli altri.
Idee
Per molte donne la violenza inizia da quel non detto invisibile agito da uomini dalle menti strette e ampi pregiudizi. Insospettabili manipolatori, mariti, compagni o altro che siano, provocano nelle donne, con subdoli quanto pericolosi schemi, piaghe intollerabili di tonalità barbariche. Umiliazioni, minacce, denigrazioni di ogni tipo, parole tossiche agiscono come fendenti al solo scopo di offendere, creare asimmetrie per logorarle, annientarle.
È morto il 22 dicembre, presso il convento della Flagellazione a Gerusalemme, padre Frédéric Manns. Biblista di fama internazionale, professore emerito presso lo Studium Biblicum Franciscanum (Sbf) di Gerusalemme, padre Manns aveva 79 anni di età, 60 di professione e 52 di sacerdozio. Più volte padre Manns aveva collaborato con il Sir rilasciando interviste e scrivendo articoli e riflessioni. Vogliamo per questo motivo pubblicare di nuovo una sua riflessione sul Natale e sul presepe, scritta per il Sir e pubblicata il 19 dicembre 2012. Circa due mesi prima Benedetto XVI aveva indetto l’Anno della fede (11 ottobre 2012 - 24 novembre 2013) in occasione del 50° anniversario dell'apertura del Concilio Vaticano II e del 20° anniversario della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica
Carissimi lettori, nella festività del santo Natale vi giunga il migliore augurio da parte di tutte le persone che ogni giorno lavorano per progettare e realizzare, ma anche diffondere e amministrare, La Difesa del popolo. Con questo numero per noi si chiude il 2021, non certo un anno qualsiasi, che tutti abbiamo vissuto sulla “cresta” delle ondate pandemiche.
70 milioni di biglietti in meno nel 2021. È il dato che registrano i cinema italiani rispetto al 2019, quando erano stati strappati 100 milioni di ticket. E in Veneto le prospettive non sono rosee. I teatri e le sale dei cinema sono luoghi in cui l’individuo interiorizza, pensa e dialoga con la collettività. Uno spunto anche per i luoghi di fede
“Il 2021 è stato un anno di contrasti per l’Unione europea, ricco di successi, ma anche di momenti difficili che ci hanno messo alla prova”. Lo afferma Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, nella prefazione al volume “The european way”, 134 pagine che descrivono, in testi e immagini, un anno di vita dell’Ue.
Un’intervista “libera”. Dice quello che pensa, sui laici e su un laicato che “non esiste più”, Paola Bignardi, pedagogista, già presidente dell’Azione cattolica italiana, coordinatrice dell’Osservatorio Giovani dell’istituto Giuseppe Toniolo di Studi superiori. E sottolinea: "I laici sono 'la Chiesa che è già uscita', ma che hanno bisogno di poter far giungere la loro voce là dove la Chiesa pensa se stessa e il proprio rapporto con la vita e con il mondo. Questo è il vero, grande, coraggioso contributo che i laici sono chiamati a dare oggi"
Per combattere il calo demografico “bisogna certamente rimuovere gli ostacoli” alla scelta di avere figli, ma “occorre anche un lavoro culturale”, spiega la sociologa. Ora, dopo la Quarta Conferenza che si è svolta a Roma, il lavoro prosegue per la realizzazione del nuovo Piano nazionale, che sarà il frutto di un “cammino corale, condiviso e partecipato”
Abbiamo dimostrato tutte le nostre capacità di resistenza e di resilienza, insomma di far fronte alle avversità e di risorgere.
Emerge un’Italia tripartita dall’immagine proposta dal Rapporto sulla Qualità della vita 2021 pubblicato da Il Sole 24 Ore: un Nord che viaggia con sicurezza, un Meridione che arranca e un Centro che si colloca a cerniera.
Il Natale è sempre preceduto dall'affanno, consumato nelle ultime incombenze e nei mille preparativi, ma torna anche a proporsi come una rinnovata sospensione allo scorrere inesorabile del tempo.
C’è una prorompente domanda di felicità in questo tempo e la città risponde con una sua bellezza da custodire, di cui avere cura, da consegnare a quanti verranno dopo.
“Di solito, le Forze di Polizia e le Forze armate sono viste come mero strumento dello Stato, dove la dimensione relazionale con il cittadino, con la società, con le città, con i luoghi, con la vita quotidiana è inesistente o puramente simbolica. Quello che è accaduto nei mesi duri del confinamento a casa, dei controlli più severi, più frequenti, più capillari, è stato qualcosa di straordinario. I cittadini, pur sottoposti al rigore di misure restrittive, addirittura privative della libertà personale, sono stati collaborativi e hanno riversato una enorme fiducia nel lavoro per le strade delle Forze dell’Ordine e dei militari, che svolgevano compiti pietosi come il trasporto delle salme. La comunità nazionale si è tutta stretta per fronteggiare il nemico del Covid e in questo ha legittimato dal basso, oltre a quello che viene dall’ordinamento, il sistema delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate. Di fronte a tutto questo ci si sarebbe aspettati un livello di responsabilizzazione decisamente più alto”.
“L’Italia da troppo tempo è uno dei Paesi che meno sostengono la scelta di avere figli”, denuncia al Sir il demografo, commentando gli ultimi dati Istat che mostrano come nel 2020 ci siano stati 15mila nati in meno rispetto all’anno precedente
Nel 2021 sono 660 gli articoli in prima pagina dedicati al tema, il 21 per cento in meno rispetto al 2020, anno in cui già si registrava una flessione dell’attenzione nell’agenda dei media. Il dato emerge dal nono rapporto di Carta di Roma “Notizie ai margini”. Diamanti: "Solo per il 6% dei cittadini l'immigrazione costituisce l’emergenza prioritaria"