Idee

Durante la pandemia molte persone sono state aiutate dal nostro sistema di assistenza sociale per diritto e non solo per bisogno. In questa grande prova molte istituzioni locali hanno imparato a fare di più e meglio. Da anni stiamo aspettando che questo sforzo diventi una rete protettiva robusta, equamente distribuita nei territori, basata su gestioni intercomunali dei servizi sociali.

Ogni anno tredici milioni di italiani si rivolgono alle stelle chiedendo di svelare loro i segreti sul futuro, il mercato dell'astrologia non conosce crisi. Anzi, proprio per l'incertezza legata alla situazione professionale ed economica causata dalla pandemia, sembra che si cerchino maggiormente conferme nel panorama astrologico. In modo particolare la grande incertezza che regna sul futuro, le difficoltà nel trovare lavoro, i problemi economici e la speranza di risolvere la propria situazione negativa, hanno spinto un numero crescente di persone a cercare risposte negli oroscopi. Questi dati, da un punto di vista pastorale, non vanno affatto sottovalutati o banalizzati. I dati definiscono in modo chiaro il grande bisogno di sicurezza e di speranza che caratterizza il nostro tempo.

“Gli indicatori di Oxfam sono un pugno allo stomaco. L’era che stiamo vivendo è quella a più alto tasso di disuguaglianza nella storia dell’umanità. È un trend già in atto da alcuni anni che ora si è rafforzato. Stiamo arrivando a degli assurdi ingiustificabili. I 10 super-ricchi non sanno nemmeno come spendere tutti questi soldi, mentre il lato basso della forbice peggiora sempre di più, con fame e povertà assoluta in aumento in tutto il mondo. Di fatto non c’è una volontà politica di combattere le disuguaglianze”. 

Nel suo ultimo libro, mons. Sapienza parte dalla Parola di Dio che scandisce liturgico per delineare il ritratto di una società che ha perso la passione, il "respiro largo". Ma "chi non arde non vive", ammoniva il poeta romanesco Trilussa.

Serve uno scossone forte, perché gli episodi di violenza pare non bastino. La società si dice scioccata per le aggressioni che alcune ragazze hanno subito in piazza Duomo da parte di un gruppo di coetanei. Eppure fatti di questo genere sono il risultato di un’assenza di politiche giovanili che sappiano cogliere i segnali e intervenire per colmare i disagi. Ne è convinto Mario Pollo, antropologo dell’educazione, già docente di sociologia e pedagogia all’Università Lumsa di Roma, che al Sir spiega come sia ora per la società italiana di fare i conti con le lacune e rimettere mano ai processi educativi finora da bocciare.

Si apre un nuovo anno. Forse lo percorreremo con le luci e le ombre, con le gioie e le sofferenze, a volte in compagnia e a volte da soli. L’importante è che ognuno abbia chiara la meta da raggiungere, che non è il 31 dicembre, ma il seguire il Signore. Vivendo senza sconti il Vangelo nel quotidiano, ci impegniamo ad annunciare a tutti non la nostra superiorità, ma il dono gratuito di sé, della propria vita, come Gesù. Oggi dilaga il solipsismo: sembra che tutti corriamo insieme, ma di fatto ognuno porta acqua al proprio mulino, senza una motivazione profonda o senza verificare la fonte della sorgente. Anche noi credenti stiamo rischiando di cavalcare la logica dei tuttologi: ci manca forse un punto di appoggio! Dove abbiamo collocato il Signore nella nostra vita? Che cosa dice il Vangelo al nostro modo di vivere?

Bocciata la proposta del "bonus psicologo" di 50 milioni da inserire nella manovra finanziaria 2022 nonostante il disagio crescente nella popolazione, in particolare tra i più giovani. "Siamo di fronte ad un'emergenza salute mentale che rischia di diventare una pandemia nella pandemia", avverte la psicoterapeuta Michela Pensavalli. "Nel nostro Paese - aggiunge - manca la cultura del benessere psicologico"