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Alessandro Monteduro, direttore di Acs-Italia, dal 23 al 26 settembre, si è recato in Siria per un viaggio di solidarietà, accompagnato dall’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini e dal sacerdote greco melkita, don Ihab Alrachid. La visita è servita per visionare i progetti in corso e per rilanciare l'impegno della Fondazione pontificia a favore della comunità cristiana locale.

La conferenza dei capigruppo della Camera ha messo in calendario per il 7 ottobre il quarto e definitivo passaggio della legge di revisione costituzionale che taglia 230 deputati e 115 senatori. L’esito del voto è scontato e a questo punto tutte le riserve che sono state espresse sul contenuto e soprattutto sul senso politico di questa riforma restano a futura memoria

In Austria si va al voto, ma il risultato è quasi scontato. È tale la superiorità della figura e della personalità comunicativa del cancelliere uscente Sebastian Kurz, rispetto agli altri che nessun media, laico o cattolico, dubita del suo successo. Resta però il nodo delle alleanze di governo: sul piatto i temi dell’immigrazione, dell’Europa, del clima, qualche nodo personale. E anche la Chiesa dice la sua

"Perché dobbiamo impegnarci solo di venerdì per cambiare il mondo?": partendo da questo interrogativo Enrico Giovannini e Leonardo Becchetti, attraverso le pagine di "Avvenire", hanno lanciato l'iniziativa per cambiare i modelli produttivi e le abitudini di consumo a favore di uno sviluppo sostenibile. Il primo appuntamento è domani, sabato 28 settembre, con iniziative in tutta Italia, quasi a prolungare l'effetto dello sciopero globale degli studenti in difesa del clima. "I cattolici hanno una marcia in più su questi temi e la Chiesa può aiutare il nostro Paese ad accelerare il passo", sostiene il portavoce di Asvis

Alcune domande, semplicemente elencate: le limitate condizioni cliniche indicate per la non punibilità dell’aiuto al suicidio resteranno tali o si amplieranno, per non discriminare altre tipologie di “sofferenze”? Chi dovrà verificarle? A chi toccherà attuare le manovre di “assistenza” al suicidio, visto che i medici stanno già manifestando a gran voce il loro dissenso e la loro indisponibilità (a norma di codice deontologico) a tale prassi? Ci si fermerà alla fattispecie del suicidio assistito o si finirà per includere, senza ipocrisie, anche l’eutanasia vera e propria (che con sospetto tempismo, già in queste ore, viene riproposta in nuovi ddl alla Camera)?

L’anno scorso ci sono stati 109 casi di “invasioni possessive, sfruttamento illegale delle risorse naturali e vari danni al patrimonio”, mentre nel 2017 ci c’erano stati 96 casi. Nei primi nove mesi del 2019, i dati parziali del Cimi riportano, al momento, già 160 casi di questo tipo nei territori indigeni del Brasile. C'è stato anche un aumento del numero di omicidi segnalati che vedono come vittime gli indigeni, spesso leader sociali che lottano per i loro diritti: i casi, nel 2018, sono stati 135. Il maggior numero di casi si è verificato in Roraima (62), segue il Mato Grosso do Sul (38). Nel 2017 erano stati registrati 110 casi di omicidio

Sono arrivati a Roma 91 profughi siriani dal Libano, grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche e Tavola Valdese, in accordo con i ministeri dell’Interno e degli Esteri. Carlotta Sami, portavoce dell'Unhcr per l’Europa del sud: questo progetto “mostra che l’Italia è un Paese aperto ai rifugiati. Sappiamo che può essere fatto molto di più ma una delle cose più importanti è garantire un passaggio sicuro a chi fugge dalle proprie case e non può farvi ritorno. Questo per noi è riconoscere i vostri diritti e la nostra dignità”