Fatti

Se badanti e baby sitter continuano a lavorare anche (e ancor di più) in questo periodo, le colf in molti casi sono licenziate, o restano a casa senza retribuzione. Aclicolf: “La mancanza di ammortizzatori sociali espone centinaia di migliaia di persone, soprattutto donne, a rischio impoverimento”

Sovraffollamento, prossimità forzata, scarso accesso alle cure e ai servizi igienici. Preoccupa la situazione sanitari dei centri sovraffollati e degli insediamenti informali. Le associazioni lanciano l’allarme e propongono alternative al governo: “Bisogna agire ora, prima che sia troppo tardi”

Scoppiata il 15 marzo del 2011, la guerra in Siria entra nel suo decimo anno di vita, lasciandosi dietro più di mezzo milione di morti, circa 7 milioni di sfollati interni e quasi altrettanti nei Paesi limitrofi, soprattutto in Turchia, Libano, Giordania, Egitto e Iraq. Dopo tanti anni di guerra è possibile parlare di pace e di ricostruzione? Lo abbiamo  chiesto a Edoardo Tagliani, direttore dei programmi in Medio Oriente della Fondazione Avsi

Per preservare i posti letto di area intensiva, in previsione di un massiccio afflusso di pazienti, la Regione del Veneto ha definito e attivato una serie di nuove modalità operative dell’intero sistema sanitario disponendo, tra l’altro, la sospensione dell’attività chirurgica non urgente che richieda ricovero in terapia intensiva post operatoria, ad eccezione degli interventi indifferibili in considerazione delle condizioni cliniche dei pazienti, e la sospensione delle attività di specialistica ambulatoriale pubblica e privata convenzionata ad eccezione delle categorie temporali U (urgente) e B (breve) e degli ambiti materno infantile e oncologico.

Quali aziende sono più colpite dall'emergenza Coronavirus in Italia? Bastano gli interventi pubblici annunciati dal Governo e dall'Unione Europea? Quali lezioni possiamo già trarre dalla pandemia in corso? Paolo Gubitta, ordinario di Organizzazione aziendale e vicedirettore del Dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell'Università di Padova sostiene che a salvarsi saranno le aziende che in questo momento hanno accantonato risorse finanziarie, relazionali, fisiche. Questo è il momento della solidarietà, anche per tutti quei lavoratori non statali che chiedono certezze sui loro stipendi.

Alcuni "ragazzi" della parrocchia del carcere Due Palazzi stanno tenendo i contatti con il mondo esterno grazie alla presenza del cappellano don Marco Pozza e via mail con alcuni volontari. Così si raccontano nel giro di vite alla loro ristrettezza e affidano alle righe messaggi di speranza e gratitudine per l'impegno contro l'epidemia da Coronavirus.

È successo questa mattina a Milano. Il caso segnalato dalla Ronda della Carità e solidarietà. "Di solito questa persona viene al nostro centro diurno -racconta Magda Baietta, presidente dell'associazione -. Ma da questa settimana siamo chiusi anche noi. Decine di altri senza dimora rischiano quindi di subire una denuncia penale"

Quarantena per tutta Italia, la scelta del Governo Conte è quella giusta? Come mail il virus è arrivato prima da noi che in Nord Europa? Serve una zona rossa su scala continentale? Possiamo prevedere come si svilupperà il contagio? Abbiamo posto queste domande ad Andrea Rossanese, esperto di travel medicine e vicepresidente della Società italiana di medicina del viaggiatore. Ecco il suo punto di vista.

L'approvazione del Parlamento con voto unanime allo scostamento di bilancio richiesto dal governo è un segnale importante da parte delle forze politiche: in questa circostanza hanno saputo convergere su un obiettivo comune. Un primo intervento di 12 miliardi è previsto con il decreto legge (già ribattezzato “salva economia”) che sarà varato venerdì dal Consiglio dei ministri e conterrà un pacchetto di misure di sostegno a imprese e lavoratori, come ha anticipato il titolare dell'Economia, Roberto Gualtieri.

Per fermare la diffusione del contagio da coronavirus Covid-19, “questo è il momento di compiere un passo in più. Quello più importante. L’Italia rimarrà sempre una zona unica. L’Italia protetta. Ma ora disponiamo anche la chiusura di tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio, ad eccezione dei negozi di generi alimentari, di prima necessità, delle farmacie e delle parafarmacie.