“Mai avremmo immaginato una situazione come quella che stiamo vivendo. Sapevamo che le malattie sono nostri compagni di viaggio nel cammino della vita, ma che un’epidemia potesse sconvolgere le nostre vite era al di là di ogni immaginazione”.
Chiesa nel mondo
In diverse diocesi italiane i vescovi hanno indicato il prossimo 29 novembre, prima domenica di Avvento, come data per l’utilizzo della terza edizione in lingua italiana del Messale Romano, che diventerà obbligatoria a partire dalla Pasqua 2021. Della nuova edizione possiamo sottolineare tre aspetti: la revisione della traduzione a partire dall’originale latino, la continuità con l’edizione del 1983 e l’inserimento di nuovi testi. I vescovi italiani, nel loro messaggio per la consegna del nuovo Messale, affermano che tale libro liturgico "non è solo uno strumento per la celebrazione, ma è, prima di tutto, un testimone privilegiato di come la Chiesa abbia obbedito al comandamento – che è pegno, dono e supplica d’amore – di spezzare il pane in memoria del Signore".
“La Conferenza episcopale italiana avrà modo nei suoi organismi istituzionali di monitorare la situazione epidemiologica e confrontarsi sulle modalità di celebrare i riti natalizi in condizioni di sicurezza, nella piena osservanza delle norme, come finora avvenuto”.
Uno dei pilastri dell’Unione europea “è il rispetto assoluto della dignità di ogni persona. Questo va tradotto in provvedimenti politici”.
"I preti hanno un ruolo determinate, ma tutta l’assemblea è coinvolta e partecipe. Il Messale norma la celebrazione di tutti, indicando quel che ciascuno deve fare. Ecco perché non è solo il libro del prete e a maggior ragione è importante che sia conosciuto dal popolo". Mons. Claudio Maniago presenta la nuova edizione del Messale Romano utilizzato da molte diocesi a partire da domenica 29 novembre
Don Francesco Buono, parroco dell’unità parrocchiale di Pila e Castel del Piano, in provincia di Perugia, molto attento al pianeta giovani e ai problemi delle coppie sposate, o in crisi, o separate, ha scritto un libro duro e realista: “Salto nella gioia. Viaggio nelle beatitudini”. Un testo in cui rovescia il bicchiere che il detto popolare preferiva mezzo pieno: iniziamo dal vuoto, dal dolore, dall’assenza, e non per autoflagellazione o masochismo, ma perché è quello il momento in cui non cresciamo, facciamo i conti con noi stessi e rinasciamo agli altri e a Dio.
Gli eventi di Rue du Bac a Parigi (1830), di cui è manifestazione ed effetto la “medaglia miracolosa”, sono connessi con l'esperienza mistica di santa Catherine Labouré (1806-1876). L'allora arcivescovo di Parigi Hyacinthe-Louis de Quélen (1778-1839), senza pronunciarsi sulla loro soprannaturalità, incoraggerà pubblicamente i fedeli della sua diocesi ad indossare la medaglia, perché grazie a questo gesto di pubblica testimonianza cristiana potevano diffondersi la dottrina favorevole alla concezione immacolata di Maria.
Negli ultimi quattro anni, in Francia, sette preti si sono suicidati. Due si sono tolti la vita quest’anno, entrambi ad agosto. Il Consiglio permanente della Conferenza episcopale francese ha così avviato un’indagine – la prima in assoluto – sulla salute fisica e mentale dei sacerdoti. La buona notizia è che il 93% ha risposto di essere in “buona salute”. La cattiva notizia è che ci sono “nodi” da sciogliere e sono il sovraccarico di lavoro, soprattutto nelle zone rurali, la depressione che può raggiungere addirittura, in 44 casi, il burnout, l’abuso di alcol e l’obesità
Diffuso oggi da Aiuto alla Chiesa che soffre il primo Rapporto “Libera i tuoi prigionieri” sui cristiani ingiustamente detenuti per la loro fede. “Ogni mese, nei 50 Paesi più a rischio, vengono imprigionati ingiustamente oltre 300 cristiani”. A firmare la prefazione Asia Bibi, la donna pakistana, accusata di blasfemia, rimasta in carcere per 3.142 giorni.
Impegno ed entusiasmo, consapevolezza della necessità di cambiare e delle difficoltà che occorre affrontare per arrivare in fondo ad un percorso che è appena iniziato. E poi una grande responsabilità che nasce dall’avere partecipato ad un evento pressoché unico. Dopo la tre giorni mondiale di The economy of Francesco, i giovani si interrogano, riesaminano quanto fatto e quanto ascoltato e, soprattutto, guardano ai prossimi mesi in vista dell’appuntamento 2021 sempre ad Assisi. Li incontriamo a margine di un webinar organizzato da “L’Atelier dell’impresa ibrida”, co-diretto da Torino Nord Ovest e dai Padri Giuseppini del Murialdo: impressioni, suggestioni, idee e progetti nati dal percorso fatto fin qui
Si apre a Como il dormitorio invernale per i senza fissa dimora. Nel ricordo di don Roberto Malgesini, il sacerdote ucciso la mattina del 15 settembre scorso, da uno dei tanti “fratelli” che quotidianamente aiutava. La porta d'ingresso della nuova struttura è a pochi passi dal luogo dell'aggressione. Un angolo ancora oggi adornato di fiori, sempre freschi e curati, meta incessante di preghiera e visite da parte di quanti l’hanno conosciuto e hanno condiviso con lui il suo impegno a favore dei più poveri. La struttura di San Rocco è uno dei due dormitori temporanei allestiti nella città di Como per questo inverno, con una disponibilità di circa sessanta posti che vanno ad aggiungersi a quelli dei dormitori aperti tutto l’anno
Papa Francesco ha dedicato l'udienza di oggi alla preghiera della Chiesa nascente, dove il protagonista è lo Spirito Santo, che "ci ricorda Gesù". Le quattro caratteristiche essenziali della comunità ecclesiale.
Il linguaggio è quello "di una Chiesa materna che sente il dolore dei suoi figli". Simona Borello, esperta in comunicazione, commenta così il messaggio del Cep in tempo di pandemia. La Bibbia come risorsa per stare accanto alla proprio comunità, pur a distanza, perché "essere con gli altri è già potersi salvare". Attenzione al rischio del "protagonismo" nelle omelie e nelle messe in streaming
Ci sono anche cinque italiani tra i nuovi beati e venerabili, grazie ai decreti autorizzati ieri da Papa Francesco che porteranno agli altari anche 127 martiri della guerra civile spagnola e 6 nuovi venerabili servi di Dio da Italia, Spagna e Italia.
“L’Italia, insieme a molti altri Paesi, sta affrontando grandi limitazioni nella vita ordinaria della popolazione e sperimentando effetti preoccupanti a livello personale, sociale, economico e finanziario. Le Chiese in Italia stanno dando il loro contributo per il bene dei territori, collaborando con tutte le Istituzioni, nella convinzione che l’emergenza richieda senso di responsabilità e di unità: confortati dal magistero di Papa Francesco, siamo certi che per il bene comune occorra continuare in questa linea di dialogo costante e serio”.