Chiesa nel mondo

Da sabato sera mando in streaming la Messa sulla pagina Facebook della parrocchia, e ogni giorno cresce il numero di persone che seguono quotidianamente la liturgia, ascoltano la Parola, e nel deserto di giornate recluse e svuotate di tutto il transitorio, si prendono un tempo per stare con Dio, uniti moralmente, interiormente, ma anche direi telematicamente con tanti altri loro fratelli e sorelle

“Ogni persona è chiamata a riscoprire cosa conta veramente, di cosa ha veramente bisogno, cosa fa vivere bene e, nello stesso tempo, cosa sia secondario, e di cosa si possa tranquillamente fare a meno”. Un invito che sembra fatto su misura, in tempi di Coronavirus. A rivolgerlo è il Papa, nella prima udienza generale in sette anni di pontificato che non si è svolta nè in piazza San Pietro, né in Aula Paolo VI e si è conclusa con parole, a braccio, di vicinanza ai malati di Covid-19 e di ringraziamento al personale sanitario che sta fronteggiando l'emergenza sanitaria in atto. Ennesimo appello per la Siria. Un "grazie" al carcere Due Palazzi di Padova per le meditazioni della Via Crucis

Con decisione del 10 marzo viene prorogata fino al 29 marzo la sospensione delle celebrazioni liturgiche nelle 16 diocesi del Giappone. Mons. Tarcisio Isao Kikuchi, arcivescovo di Tokyo, conforta i fedeli: "Non è facile per la Chiesa interrompere le celebrazioni eucaristiche", ma questa rinuncia "non deve essere considerata una sconfitta ma una opportunità per riscoprire la forza ed il potere della preghiera, con la certezza che il corona virus non può fermare la preghiera dei credenti". L'emergenza Covid19, intanto, travolge anche la giornata di commemorazione per le vittime e gli evacuati del grande terremoto dell’11 marzo 2011.

“La sofferenza e la morte che, come in altri parti d’Italia, state vivendo a causa del virus è per me motivo di preghiera e vicinanza umana. È anche la ragione della speranza cristiana: anche in questi momenti Dio ci sta parlando. Spetta all’uomo saper cogliere, dentro a questa voce, una guida per continuare a costruire, quaggiù, un pezzettino del Regno di Dio”. 

“Relativamente agli eventi dei prossimi giorni, la preghiera dell’Angelus del Santo Padre di domenica 8 marzo avverrà dalla Biblioteca del Palazzo apostolico e non in piazza, dalla finestra. La preghiera sarà trasmessa in diretta streaming da Vatican News e sugli schermi in piazza San Pietro e distribuita da Vatican Media ai media che ne faranno richiesta, in modo da consentire la partecipazione dei fedeli”.

Sono giorni di “clausura” per don Mario, parroco del duomo di Bolzano, e per il cappellano Timothy Meehan. La presenza a un corso prematrimoniale di un giovane risultato successivamente positivo al test del coronavirus, obbliga il sacerdote a non avere contatti con la gente. Tempo per la preghiera e il silenzio, ma anche la necessità di “organizzare a distanza” le funzioni religiose. Confida: “Questa situazione mi ha portato a pensare alle persone che in molte situazioni si trovano a vivere la solitudine”