“Per costruire una società sana, inclusiva, giusta e pacifica, dobbiamo farlo sopra la roccia del bene comune. Il bene comune è una roccia. E questo è compito di tutti, non solo di qualche specialista”, perché “ogni cittadino è responsabile del bene comune. E per i cristiani è anche una missione”.
Chiesa nel mondo
"Nel pomeriggio di sabato 3 ottobre 2020 il Santo Padre Francesco si recherà ad Assisi per firmare la nuova enciclica 'Fratelli tutti' sulla fraternità e l’amicizia sociale": questo l'annuncio dato, il 5 settembre, dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. Si tratterà di una visita in forma privata, senza alcuna partecipazione dei fedeli, per l'attuale situazione sanitaria. Con l'arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino riflettiamo sulla figura di san Francesco, immagine viva di chi è alla ricerca di una fraternità universale
Le quattro giornate, al via da domani, si articoleranno in dialoghi sulla preghiera del Padre nostro relativi a quattro ambiti: cultura, società, giustizia e comunicazione. I direttori di Avvenire, Sir, Tv2000 e il presidente della Fisc rifletteranno sul tema "Non sprecate parole"
Un appello al Primo Ministro del Pakistan, Imran Khan, perché “aiuti le nostre ragazze, abusate sessualmente, convertite con la forza e costrette a sposarsi”.
C’è uno stretto legame che unisce il santuario di Loreto all’Italia, “dato, innanzitutto, dal fatto che la Santa Casa che è venuta da Nazareth è stata collocata qui sul Colle Lauretano, nel territorio della Repubblica italiana.
Ricorre oggi il 95° anniversario della nascita di don Oreste Benzi, il sacerdote riminese fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII. Il suo viaggio terreno si è interrotto nel 2007, nella notte tra la festa di Ognissanti e la Commemorazione dei defunti. Tuttavia la sua presenza spirituale è ancora viva in tante persone che leggono i suoi libri, pregano con il messalino con le sue meditazioni, il Pane Quotidiano , si affidano alla sua intercessione per la richiesta di Grazie.
Proprio non vanno giù, a papa Francesco, chiacchiere e pettegolezzi, perché una parola chiave nella vita del credente è proprio comunione.
Al padre, alla madre, all’ambiente in cui nasciamo, nel bene e nel male noi dobbiamo molto di quello che saremo da grandi.
Ebbene, lo diciamo con un sentimento di grande commozione, e di profonda gratitudine a Dio; sì; alla Nostra famiglia, non così povera in verità come ad alcuno piacque presentarla, ma soprattutto ricca di doni celesti: agli esempi dei Nostri buoni genitori, papà e mamma, sempre scolpiti nel cuore: all’atmosfera di bontà, di semplicità e di rettitudine che abbiamo respirata fin dall’infanzia, dobbiamo gran parte della Nostra vocazione sacerdotale ed apostolica.
Discorso del Santo Padre Giovanni XXIII alle partecipanti al IX Congresso nazionale del Centro italiano femminile, III Domenica di Quaresima,
1 marzo 1959
Uno strumento utile per i vescovi, i direttori degli Uffici catechistici e i catechisti stessi che sono in prima linea nella fase di ripartenza del nuovo anno pastorale.
“Ancora una volta, pur in forma strettamente privata, Papa Francesco sarà ad Assisi alla tomba di san Francesco il 3 ottobre, alle ore 15, per dare un messaggio al mondo che trova nel Santo di Assisi ispirazione e conforto. È il messaggio della fraternità”.
“Nel pomeriggio di sabato 3 ottobre 2020 il Santo Padre Francesco si recherà ad Assisi per firmare la nuova enciclica ‘Fratelli tutti’ sulla fraternità e l’amicizia sociale”: lo ha dichiarato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. “La Prefettura della Casa Pontificia – aggiunge Bruni – informa che alle ore 15 il Santo Padre arriverà al Sacro Convento, dove celebrerà la Santa Messa presso la Tomba di San Francesco e al termine firmerà l’enciclica”.
“I libanesi sono stanchi e sfiduciati ma non sono soli”.
Padre Georges Breidy racconta al Sir i momenti vissuti al fianco del Pontefice, che ha chiesto per oggi una Giornata di digiuno e preghiera per il Paese colpito da una crisi economica, politica e sociale, un mese dopo le esplosioni a Beirut: "Un momento per far crescere l'umanità e l'attenzione verso l'altro"
Stasera il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, celebrerà una messa davanti al santuario di Harissa, nostra Signora del Libano. Domani è in programma un incontro con i patriarchi delle Chiese libanesi.
La Chiesa italiana aderisce all’invito di Papa Francesco a vivere domani una giornata di preghiera e digiuno per il Libano.