“Questo tempo, donatoci dal Signore, sia speso per la nostra crescita umana e spirituale, sia tempo per appianare gli odi e le divisioni – ce ne sono tanti – sia tempo per sentirci tutti più fratelli, sia tempo di costruire e non di distruggere, prendendoci cura gli uni degli altri e del creato. Un tempo per far crescere, un tempo per il creato”.
Chiesa nel mondo
“Gli operatori sanitari – medici, infermiere, infermieri, volontari – si trovano in prima linea, e per questo sono sempre nelle nostre preghiere e meritano la nostra riconoscenza; come pure tanti sacerdoti, religiose e religiosi. Ma stasera il nostro grazie si estende a tutti coloro che si sforzano ogni giorno di mandare avanti nel modo migliore la propria famiglia e il proprio servizio al bene comune”.
“Il mondo è gravemente inquinato dal dire male e dal pensare male degli altri, della società, di sé stessi. Ma la maldicenza corrompe, fa degenerare tutto, mentre la benedizione rigenera, dà forza per ricominciare”.
“Si riparte da Baghdad” per “vedere le ossa rinsecchite divenire vitali e infuse di spirito”.
“La vita vera è una vita che vive la pienezza delle relazioni, una vita che è relazione, con Dio e con gli uomini. Una vita che è il contrario della solitudine, dell’isolamento, una vita che è amore e comunione. Noi siamo stati fatti così. Il Padre ci ha voluti così, ci ha voluti come suo Figlio, come Gesù”.
A causa di una “dolorosa sciatalgia” le celebrazioni di questa sera e di domani mattina presso l’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana non saranno presiedute da Papa Francesco. Lo rende noto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.
A 24 ore dal forte sisma che ieri ha colpito la Croazia si fa la conta dei danni e delle vittime, sette di cui due bambini. La macchina dei soccorsi si è subito attivata e anche Caritas Croazia è impegnata nell'assistenza della popolazione terremotata. La testimonianza di Suzana Borko, vice direttrice di Caritas Croazia e responsabile per le emergenze: "nessuno sarà abbandonato. Resteremo con loro fino alla fine. Questa è la nostra missione, la missione della Chiesa. Li aiuteremo a ricostruire e a ricostruirsi”
"So bene cosa significa essere ricoverato in terapia intensiva e poi affrontare la convalescenza. E proprio per questo il mio primo pensiero va alle tante persone che hanno sofferto direttamente o indirettamente per la pandemia: a quanti sono...
La Presidenza della Cei ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del terremoto che sta colpendo la Croazia.
I primi vaccini anti Covid sono arrivati in Romania il 25 dicembre da Pfizer e sono già stati amministrati a più di mille persone tra medici, infermieri e assistenti sanitari impegnati in prima linea contro la pandemia.
Ultima udienza generale per il 2020, stamani, dalla biblioteca del Palazzo apostolico vaticano. Il Pontefice ha incentrato la sua catechesi sulla preghiera di ringraziamento: "Il 'grazie' motivo conduttore delle nostre giornate"
“È da evitare che alcuni Paesi ricevano il vaccino molto in ritardo a causa di una riduzione di disponibilità dovuta all’acquisto previo di ingenti quantitativi da parte degli Stati più ricchi”.
L’iniziativa, che doveva svolgersi a Savona la sera del 31 dicembre, è promossa da Pax Christi Italia, insieme alla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, Caritas italiana e Azione cattolica italiana. Gli eventi alternativi si svolgeranno il 30 e 31 dicembre. Ne parla al Sir don Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi Italia
Il patriarca caldeo di Baghdad, card. Louis Raphael Sako, delinea al Sir gli ultimi sviluppi del programma della visita di Papa Francesco in Iraq. Oltre alle visite, già annunciate, a Baghdad, a Ur dei caldei, Mosul, Qaraqosh e Erbil (qui la messa si celebrerà in uno stadio), il Papa potrebbe visitare Najaf, città santa degli sciiti e incontrare la guida spirituale Ali Al-Sistani. I due potrebbero firmare il documento di Abu Dhabi. Nel logo della visita il versetto del Vangelo di Matteo "Voi siete tutti fratelli".
"Vedo entrambi gli aspetti: una grandissima preoccupazione per il futuro, ma anche una generosità e una capacità a vivere queste restrizioni in uno spirito di solidarietà". La speranza - dice in questa intervista fr. Alois, priore della comunità ecumenica di Taizé - non è "fiducia ingenua" ma "un invito a cambiare il nostro modo di vedere, a far rinascere quella fiducia, radicata in noi". Con questo "spirito", l'incontro europeo dei giovani animato dalla comunità di Taizé si svolgerà quest'anno, per la prima volta nella storia, online dal 27 dicembre 2020 al 1° gennaio 2021. I giovani potranno seguirlo attraverso una piattaforma digitale dove possono partecipare a workshop, momenti di preghiera e meditazione. La sfida più grande? "Resistere alla tentazione del ciascuno per sé". "Siamo un'unica famiglia umana" e "abbiamo bisogno gli uni degli altri"