Chiesa nel mondo

"Quello che ci sta a cuore è il bene di ogni persona e di ognuno insieme agli altri, quello di cui c’importa è la vita delle persone, quello che sosteniamo è il nostro Paese". Così il card. Bassetti ha aperto il Consiglio episcopale permanente. "Guardiamo, quindi, con attenzione e preoccupazione alla verifica politica in corso, in uno scenario già reso precario dalla situazione che stiamo vivendo", il riferimento alla giornata di oggi: "Auspichiamo che la classe politica collabori al servizio dei cittadini, uomini e donne, che ogni giorno, in tutta Italia, lavorano in operoso silenzio e che si giunga a una soluzione che tenga conto delle tante criticità". I prossimi mesi, ha aggiunto, "saranno cruciali per la ricostruzione del sistema-Paese"

“Nella realtà odierna, veloce e complessa, è facile perdere il filo, tirati da mille parti”. Lo scrive il Papa, nell’omelia per i Vespri a conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, letta dal card. Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei cristiani, che presiede la celebrazione nella basilica di San Paolo fuori le mura.

"Chi fa esperienza della vicinanza di Dio non può distanziare il prossimo, non può allontanarlo nell'indifferenza".  Lo scrive il Papa, nell'omelia per la messa della Domenica della Parola di Dio. Alla fine, una proposta: "Spegnere la televisione e aprire la Bibbia, chiudere il cellulare e aprire il Vangelo"

“Anche il giornalismo, come racconto della realtà, richiede la capacità di andare laddove nessuno va: un muoversi e un desiderio di vedere. Una curiosità, un’apertura, una passione. Dobbiamo dire grazie al coraggio e all’impegno di tanti professionisti – giornalisti, cineoperatori, montatori, registi che spesso lavorano correndo grandi rischi – se oggi conosciamo, ad esempio, la condizione difficile delle minoranze perseguitate in varie parti del mondo; se molti soprusi e ingiustizie contro i poveri e contro il creato sono stati denunciati; se tante guerre dimenticate sono state raccontate. Sarebbe una perdita non solo per l’informazione, ma per tutta la società e per la democrazia se queste voci venissero meno: un impoverimento per la nostra umanità”.

Il prossimo 24 gennaio si celebrerà la seconda edizione della Domenica della Parola di Dio. Il tema di quest’anno è tratto dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Filippesi: “Tenete alta la Parola di Vita!” (Fil 2,16). Per l’occasione, Papa Francesco celebrerà l’Eucarestia nella basilica di San Pietro, alle ore 10, alla presenza di un gruppo ristretto di circa cento fedeli, in ottemperanza alle attuali norme in materia sanitaria.

Seguendo la tradizione della Chiesa che ha chiamato sin dalle origini “ministeri le diverse forme che i carismi assumono quando sono pubblicamente riconosciuti e sono messi a disposizione della comunità e della sua missione in forma stabile”, Francesco ha ritenuto di occuparsi del tema ecclesiale dei carismi. Nel Motu Proprio Spiritus Domini ha ritenuto di dover riconoscere ai carismi dei laici e delle donne la dignità di un nome e, quindi, di un mandato, di una stabilità e di un’autorità che permetta loro di poter spendere il Dono ricevuto da Dio, e riservato a tutti i battezzati, in un servizio concreto, costruttivo, di responsabilità, pubblicamente riconosciuto, nella comunità cristiana

“Lungo tutto il 2020 le biblioteche ecclesiastiche sono state a lungo chiuse al pubblico ma non ferme”. Così don Valerio Pennasso, direttore dell’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Cei, riassume l’anno trascorso dalle biblioteche ecclesiastiche e diocesane d’Italia alle prese, come tutte le attività non solo culturali, con la pandemia. Mesi complessi, nei quali si è dovuto percorrere sentieri fino a quel momento poco o del tutto inesplorati ma che hanno consentito anche di pensare ad una progettualità rinnovata. L’esperienza di tre delle 1.124 realtà censite nell’Anagrafe delle biblioteche italiane del Mibact

“L’Ue dovrebbe garantire che nessuno muoia in mare a causa della mancanza di aiuti e che il diritto internazionale sia rispettato in materia di non respingimento e sbarco”. I migranti e i rifugiati che sono “bloccati nei Paesi di transito e che stanno subendo gravi violazioni dei diritti umani dovrebbero essere aiutati a lasciare quel paese e tornare o nel loro paese d’origine o in un altro paese sicuro”.

“Questa mattina, nell’atrio dell’Aula Paolo VI, mentre prosegue il piano di vaccinazione dello Stato della Città del Vaticano, un primo gruppo di circa 25 senza fissa dimora ospitati stabilmente dalle strutture di assistenza e residenza dell’Elemosineria Apostolica ha ricevuto la prima dose del vaccino contro il Covid-19. Altri gruppi si susseguiranno nei prossimi giorni”. 

“In questo tempo di gravi disagi è ancora più necessaria la preghiera perché l’unità prevalga sui conflitti”. Così il Papa, durante l'udienza di oggi, ha commentato la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. Al termine, un appello per "un mondo senza armi nucleari".