Chiesa nel mondo

“Noi riconosciamo questi nostri fratelli con una dignità preziosa, ma al tempo stesso hanno bisogno della solidarietà di tutti. Istituire una giornata e celebrarla per noi cristiani significa sviluppare la preghiera, azione di sensibilizzazione, poterli includere dentro la nostra comunità e, al tempo stesso, alzare la voce perché tutti i governi e tutti i responsabili creino le condizioni per una vita più bella, più degna, più felice anche per loro”.

Don Andrea Santoro è tornato nella sua casa. Ieri, infatti, la sua salma del sacerdote romano ucciso in Turchia il 5 febbraio del 2006 è stata traslata dal cimitero del Verano fino alla parrocchia dei Santi Fabiano e Venanzio, a Roma, l’ultima in cui ha esercitato il suo ministero di sacerdote prima di recarsi come fidei donum in Medio Oriente.

“È importante ricordare che non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al SARS-CoV-2; si valuti, in ragione delle specifiche circostanze e delle condizioni dei luoghi, l’opportunità di raccomandare l’uso della mascherina; è consigliata l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto; è possibile tornare nuovamente a ripristinare l’uso delle acquasantiere; è possibile svolgere le processioni offertoriali; non è più obbligatorio assicurare il distanziamento tra i fedeli che partecipino alle celebrazioni; si potrà ripristinare la consueta forma di scambio del segno della pace; si consiglia ai Ministri di igienizzare le mani prima di distribuire la Comunione; nella celebrazione dei Battesimi, delle Cresime, delle Ordinazioni e dell’Unzione dei Malati si possono effettuare le unzioni senza l’ausilio di strumenti”. 

Prevedere percorsi di abilitazione anche per gli insegnanti delle scuole paritarie e stabilizzare una volta per tutte i contributi statali. Per la Fidae sono esigenze indifferibili e richieste da rinnovare al governo. All’indomani della 77ª Assemblea nazionale della Federazione abbiamo raggiunto la presidente nazionale secondo la quale l’effettiva parità è ancora lontana, ma si intravede qualche segnale incoraggiante

Il portale della Chiesa cattolica tedesca, katholisch.de, ha avviato una inchiesta giornalistica di approfondimento capillare della testimonianza, della fede e della partecipazione dei cattolici della Germania alla vita ecclesiale: il titolo dell’inchiesta è “#ichbinkirche - io sono Chiesa”. Tante video testimonianze per mostrare quale sia l’impegno di cattolici tedeschi, nonostante la crisi che la Chiesa che è in Germania vive, tra le abiure crescenti, le difficoltà della diminuzione delle vocazioni, le richieste dei laici, gli scandali per gli abusi, il teso confronto del “cammino sinodale”. Si scopre una Chiesa viva, attiva, inclusiva, ecumenica e profondamente accogliente

In Inghilterra e Galles, ormai, il cristianesimo è una religione di minoranza. A dirlo è l’ultimo censo britannico che copre i dieci anni dal 2011 al 2021. Secondo i ricercatori dell’Istituto nazionale di statistica, che hanno girato casa per casa, intervistando ogni abitante, la percentuale di coloro che si dichiarano cristiani è scesa, per la prima volta, sotto il 50% della popolazione. Solo il 46,2% degli inglesi e gallesi, 27,5 milioni di persone, si sono dichiarati cristiani, un calo del 13,1% rispetto al 2011 quando il 59,3% degli intervistati, 33,3 milioni di persone, avevano risposto di seguire il Vangelo

Papa Francesco si dice pronto a un viaggio sia a Mosca che a Kiev, per portare avanti le operazioni di mediazione tra
Russia e Ucraina; nonostante ciò, si accende la polemica del Cremlino a seguito delle dichiarazioni del pontefice.

La Repam, la Rete ecclesiale panamazzonica, è la primogenita (che ha già mostrato la sua fecondità con il successivo Sinodo e i successivi passi). È poi arrivata la secondogenita, la Remam (Rete ecclesiale ecologica mesoamericana e messicana), in America Centrale. Ora, ecco arrivare la terzogenita, la Regchag (Rete ecclesiale del Gran Chaco e Acuífero Guaraní). Sono le tre figlie della Laudato si’ nel Continente latinoamericano, reti ecclesiali che hanno messo la centro della loro azione, nell’apertura e dialogo con le popolazioni originarie, la custodia del creato e la promozione dell’ecologia integrale