Il cardinale Czerny ieri ha aperto la IV Conferenza internazionale sulla cura del creato promossa dalla Fondazione Giovanni Paolo II per la gioventù in collaborazione con la Gmg. Al centro il tema chiave dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco: “L’impegno dei giovani per l’ecologia integrale: stili di vita per una nuova umanità”. In particolare il porporato ha riflettuto sul significato teologico del principio caro al Pontefice, “al servizio della persona, soprattutto dei più deboli”
Chiesa nel mondo
“Stare vicini ai più fragili”. È l’ultima raccomandazione del Papa a rappresentanti di alcuni Centri di assistenza e di carità, incontrati nel Centro Paroquial de Serafina, nella terza giornata a Lisbona.
Tenere desta l’attenzione, informare, testimoniare vicinanza e prossimità. Sono trascorsi sei mesi dalle scosse di terremoto che hanno sconvolto Siria e Turchia. L’occasione per fare un primo bilancio della situazione e delle attività messe in atto grazie alle risorse messe a disposizione della Cei, alle offerte raccolte a seguito della Colletta nazionale, all’intervento di Caritas Italiana e della rete Caritas internazionale
“Ognuno è chiamato a confrontarsi con grandi domande che non hanno una risposta semplicistica o immediata, ma invitano a compiere un viaggio, a superare sé stessi, ad andare oltre”.
Alla Porziuncola sale la nostra preghiera per ottenere quella gioia interiore che Francesco promise con le parole: “Voglio mandarvi tutti in Paradiso”. Ricevere l’indulgenza significa sperimentare quel perdono sovrabbondante, che arricchisce la misericordia ottenuta nel sacramento della riconciliazione con una grazia che, se accolta fino in fondo, risana il nostro spirito anche dai residui del peccato che pesano sulla nostra vita
“Lo spazio è aperto in Russia all’ascolto di Papa Francesco. In Russia il Papa viene ascoltato”. Così l’arcivescovo cattolico di Mosca, mons. Paolo Pezzi, commenta le parole pronunciate ieri da Papa Francesco al termine dell’Angelus quando rivolgendo il consueto pensiero alla martoriata Ucraina e al ritiro dei russi dall’accordo sul grano, ha rivolto un appello “ai miei fratelli, le autorità della Federazione Russa affinché sia ripristinata l’iniziativa del Mar Nero e il grano possa essere trasportato in sicurezza”.
Il perdono è sempre disponibile da parte di Dio, ma richiede il pentimento da parte del peccatore. Se una persona rifiuta di pentirsi, allora il perdono non può essere ricevuto.
Il Signore anche quest’anno ha risposto alle nostre invocazioni e anzi ci ha anticipato con un amore che è sempre e comunque preveniente.
Papa Francesco si sofferma sulla parabola del ricco mercante e individua tre azioni, tre verbi – cercare, trovare, comperare – che sono tre insegnamenti.
Un invito a “non chiuderci nell’abitudinarietà, nella mediocrità di chi si accontenta” ma “ravvivare il desiderio, perché il desiderio di cercare, di andare avanti non si spenga”.
“Speranza per l’Europa. Come può essere rilevante una comunità cristiana nel mondo d’oggi” è il tema del Colloquio europeo delle parrocchie, che si svolgerà a Timișoara, nell’ovest della Romania, da oggi al 3 agosto.
Dal 22 al 23 settembre Papa Francesco sarà a Marsiglia, come da lui stesso annunciato, in occasione dei “Rencontres Méditerranéennes” (17/24 settembre), il festival che riunisce i giovani di tutte le confessioni e religioni, assieme a vescovi, associazioni e movimenti dei Paesi che affacciano sul Mediterraneo.
Nazione poverissima dopo la fine della seconda guerra mondiale, la Corea del Sud è oggi all’avanguardia sul piano tecnologico ed economico. Ma è un mondo segnato da profonde contraddizioni, in cui molti giovani e anziani restano ai margini, come racconta padre Vincenzo Bordo a “Popoli e Missione”. Un tetto per gli homeless, la mensa per i poveri, sostegno psicologico e scolastico. E un bus con una équipe itinerante
“Non possiamo credere fatalisticamente che andrà tutto bene senza scegliere la difesa del territorio. Siamo chiamati a preservare la Casa comune con un impegno condiviso nella cura della Terra per difendere la vita di ogni persona e permetterla a chi verrà dopo di noi”.
“Affettuosa vicinanza alle popolazioni” colpite dai nubifragi e degli incendi di questi giorni, che “evidenziano la necessità di porre in atto sforzi coraggiosi e lungimiranti per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici e proteggere responsabilmente il creato, prendendosi cura della casa comune”.