Chiesa nel mondo

Il presidente della Cei ha aperto il Consiglio permanente dei vescovi italiani con un'ampia introduzione sui problemi della Chiesa e del Paese, auspicando per entrambi "una nuova stagione". Lavoro, giovani, inverno demografico, anziani, migranti, scuola, pedofilia, alcuni dei temi trattati. Insieme ad un nuovo augurio al Governo e all'auspicio di applicare "fino in fondo e in tutte le sue parti" la Costituzione, che compie 75 anni. "Decisiva la programmazione del Pnrr"

“Le modalità vecchie o nuove per manifestare violenza sono sempre ferme sul territorio. Gli accoltellamenti continuano, il senso di violenza gratuito c’è sempre come dimostra un episodio di qualche giorno fa a Pianura, dove è stato dato un pugno in testa a un anziano, che stava al bar e ora è in fin di vita. Insomma, c’è un senso di impunità sul territorio, che al di là del grado di delitto, fino a un omicidio, come nel caso di Melito, è diffusissimo, come pure la violenza. Siamo ancora in un territorio in cui la gente crede che, o per appartenenza ai clan o per appartenenza a una certa cultura, può permettersi di ‘farsi giustizia’ o, comunque, di condizionare la vita degli altri attraverso la violenza”.

Gli esseri umani fin dal giardino dell’Eden sono chiamati ad entrare in relazione con Dio e rimanere in comunione con Lui tramite l’ascolto (Gen 2,16-17; 3,8.10); e se tale relazione si guastò è perché si preferì dare ascolto a qualcun altro (Gen 3,1-7.17). È tramite l’ascolto di Dio da parte di Abramo che si mette poi in moto la storia della salvezza e la Rivelazione. Essa fu poi messa per iscritto per essere continuamente letta e ascoltata in celebrazioni comunitarie. Ma le Sacre Scritture non andrebbero trattate semplicemente come fossero un codice legislativo, piovuto dal cielo, che ogni tanto consulto per sapere cosa devo o non devo fare per andare in Paradiso

“È la nostra supplica appassionata a tutte le parti interessate in Myanmar, come leader di varie tradizioni di fede: abbiamo sofferto abbastanza come popolo. Lasciamo che tutte le armi tacciano, incontriamoci come fratelli e sorelle e cominciano il sacro pellegrinaggio di pace, uniti come nazione e come popolo. La pace è possibile, la pace è l’unica via”.

“Una grande sorpresa. Così tanti iscritti alla Gmg è un segno che il mondo giovanile ha ancora voglia di incontrarsi, fare esperienze e mettersi in viaggio per vivere una proposta seria”: così al Sir don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg), commenta il videomessaggio che Papa Francesco ha inviato ai giovani che si preparano alla Giornata Mondiale della Gioventù (Gmg), in programma a Lisbona dal 1° al 6 agosto.