Presentato il bilancio sociale 2022 di Caritas Sant'Antonio. Essere con gli ultimi, là dove non c’è speranza: è questa, per usare uno slogan, la mission di Caritas sant’Antonio. Salute, scuola, accesso all’acqua potabile, promozione dei diritti e della dignità delle persone sono al centro dell’impegno dell’Ente. Oltre ai numeri nel bilancio sociale si dà conto anche di obiettivi, attività e conseguenti effetti generati sui beneficiari diretti, comunità e territori interessati dai progetti.
Chiesa nel mondo
Youtube, podcast, sito, TV, reel e libro “La Chiesa nel digitale. Strumenti e proposte”. Continua a crescere la rubrica settimanale di formazione dell’Associazione WebCattolici Italiani
"Laudate Deum”, è questo il titolo della prossima Esortazione apostolica di Papa Francesco, che sarà resa pubblica il 4 ottobre. A rivelarne il titolo è stato lo stesso Papa Francesco ricevendo in udienza i partecipanti ad un incontro di rettori delle università pubbliche e private latinoamericane. In quella occasione il Papa è tornato su temi a lui molto cari come cambiamenti climatici, migrazioni ed esclusione sociale
I cardinali Brandmüller, Burke, Sandoval Íñiguez, Sarah e Zen Ze-kiun hanno presentato al Papa 5 domande con la richiesta di un chiarimento su alcune questioni relative alla interpretazione della Divina Rivelazione, sulla benedizione delle unioni con persone dello stesso sesso, sulla sinodalità come dimensione costitutiva della Chiesa, sulla ordinazione sacerdotale delle donne e sul pentimento come condizione necessaria per l'assoluzione sacramentale
Il primo figlio, quello che ha detto ‘no’ ma poi va, “non è perfetto ma sincero”, afferma Francesco.
Il testo è tratto dal paragrafo 32 della lettera pastorale “Effatà apriti” scritta nel 1990 dal cardinale arcivescovo di Milano, Carlo Maria Martini, a cui ha fatto riferimento nei giorni scorsi il prefetto Paolo Ruffini nel suo briefing con i giornalisti e pubblicato oggi dall’Osservatore Romano. La comunicazione divina è preparata nel silenzio e nel segreto di Dio.
Da Sassari a Bassano, da Rieti ad Assisi, da Palermo a Vicenza: protagonisti lettori, sindaci, scrittrici, librai, vescovi, gruppi di lettura.
100 famiglie sfollate dal Nagorno Karabakh, "ripulito" con la forza dalla presenza del popolo armeno. Sono state accolte dalla Chiesa cattolica tramite la Caritas Armena. Un pacchetto di accoglienza che per un periodo di sei mesi, offre vitto e alloggio ma anche un’assicurazione e la ricerca di un posto di lavoro per "aiutare gli sfollati a ricominciare una nuova vita in Armenia". È Sua Beatitudine Raphaël Bedros XXI Minassian, patriarca di Cilicia dei cattolici armeni a fare il “punto” della situazione. Ad oggi sono arrivati in Armenia 107 mila persone. Fra gli sfollati, l’Unicef stima che 29.000 siano bambini.
Julia Musariri è una missionaria laica, medico chirurgo che ha studiato all’Università di Tor Vergata, direttrice sanitaria del St. Albert’s Mission Hospital di Centenary. Racconta la vita in corsia, in un Paese potenzialmente ricco dove le persone spesso non hanno di che vivere.
Fidei donum bergamasco, prima di diventare prete Riccardo Giavarini aveva formato una famiglia con la moglie Berta e i loro cinque figli. Rimasto vedovo, è tornato a studiare teologia. Ordinato sacerdote, dedica la sua vita ad aiutare ragazze sfruttate e a portare aiuti ai meno fortunati. “Come cristiani che dicono di amare Dio, dobbiamo avere il coraggio – afferma – di farci carico di queste persone
Negli ultimi 15 anni, nel remoto distretto di Kandhamal, nell’Odisha, si assiste quotidianamente al verificarsi di uno straordinario avvenimento capace di trasformare una tragedia in una storia di resilienza e fedeltà al Vangelo. Il distretto, infatti, un tempo teatro della peggiore persecuzione organizzata nella storia del cristianesimo in India, è emerso come simbolo di fede incrollabile e di perdono.
Noi abbiamo tale entusiasmo nell’annuncio del Signore come un tesoro che non si può né perdere, né tenere nascosto?
Tra i 12mila fedeli presenti alla celebrazione, tanti familiari e amici dei nuovi porporati che con lunghi applausi hanno manifestato la loro gioia nel momento in cui Bergoglio imponeva a ciascuno lo zuccotto e la berretta prima di consegnare l’anello e assegnare il titolo cardinali
“Una testimonianza toccante, davanti ai detenuti presenti al momento, che lo ha portato indietro nel tempo, al mattino del 21 settembre del 1990. Continuava a ripetere anche nel colloquio personale dopo la Messa, la grande responsabilità che si sentiva. Mi ha detto che per lui era un dovere partecipare al momento e dare la sua testimonianza per l’errore commesso negli anni della gioventù di avere partecipato all’omicidio di Rosario Livatino”.
Il Santo Padre ha tenuto la sua meditazione nella Veglia ecumenica "Together", davanti a 18mila persone che per otto minuti hanno pregato in silenzio. Soffermandosi sull'importanza del silenzio nella vita del credente, nella vita della Chiesa e nel cammino di unità dei cristiani, quello di Bergoglio è stato un monito preciso a salvaguardare lo spazio sacro del silenzio anche nel Sinodo che inizia il 4 ottobre, caratterizzato dall'ascolto: "ascolto di Dio, fino a sentire con lui il grido del popolo; ascolto del popolo, fino a respirarvi la volontà a cui Dio ci chiama". All'inizio della Veglia, la preghiera di invocazione dello Spirito Santo sull'assise sinodale, insieme ai leader religiosi. In processione da San Giovanni in Laterano a San Pietro oltre 4mila giovani