Chiesa nel mondo

Non tutto quello che si trova in rete può essere utilizzato liberamente: un tutorial per conoscere e rispettare il diritto d’autore nell’uso di immagini

Iniziamo a contestare ciò di cui ci accontentiamo lamentandocene, senza paura di buttare via, rinunciare, tagliare, scrollarci di dosso, rimanere a stomaco vuoto… in questo vuoto si apriranno infinite potenzialità di una vita nuova e migliore, che finora abbiamo sempre sognato senza avere il coraggio di perseguirle

Dieci anni del pontificato di Papa Francesco raccontati in 4 francobolli delle Poste Vaticane, tra i quali anche uno realizzato con una foto del Sir, scattata mentre il Pontefice confessa in piazza San Pietro degli adolescenti durante il Giubileo dei ragazzi del 23 aprile 2016. Una casualità riuscire a catturare quell’immagine, visto che, senza nessun preavviso, quel giorno Bergoglio aveva deciso di indossare la stola viola e sedersi su una sedia sistemata sui sanpietrini, amministrando il sacramento della riconciliazione ad alcuni adolescenti tra i migliaia presenti

"Nella teologia di Papa Francesco sono i poveri a dettare il ritmo. Questo significa che la vicinanza ai poveri, così come l’esercizio della carità nei loro confronti, non è una prerogativa solo della Caritas o dei volontari.  L’amore per i poveri e la loro inclusione nella comunità è una dimensione costitutiva dell’essere cristiano. Riguarda ognuno di noi, che insieme siamo e viviamo come Chiesa". Lo ricorda Chiara Bottazzi, di Caritas italiana, ripercorrendo i 10 anni di pontificato di Papa Francesco centrati sulla "Chiesa dei poveri".

Se in tutta l’Argentina, come chiesto dalla Conferenza episcopale, si tengono nei giorni immediatamente precedenti o seguenti il 13 marzo numerose messe, veglie, momenti di preghiera, ciò accade a maggior ragione in ogni quartiere, in ogni “villa miseria”, in ogni cappella della periferia di Buenos Aires. Il Sir ha intervistato padre José Maria “Pepe” Di Paola, coordinatore dei “curas villeros”, parroco nella comunità di San Giovanni Bosco, a Villa Carcova, oltre che coordinatore nazionale della Pastorale delle dipendenze

“Dopo dieci anni credo che possiamo vedere che Papa Francesco non parla di un’altra teologia, non è teologia della ‘Pachamama’, ma quella del Concilio Vaticano II, nient’altro che le teologia del Concilio Vaticano II”, spiega al Sir Emilce Cuda, teologa argentina, già docente presso la Pontificia Università Cattolica Argentina e presso la St. Thomas University, negli Stati Uniti, e attualmente segretaria della Pontificia Commissione per l’America Latina (Cal), oltre che componente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali e della Pontificia Accademia per la Vita

Tra parresia e dialogo: è racchiuso in questo binomio il legame di Papa Francesco con la Terra Santa, culla del Cristianesimo, e con il Medio Oriente. Ne è convinto il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa al quale abbiamo chiesto di descrivere questo particolare rapporto