Chiesa nel mondo

“La pace senza giustizia non è una vera pacenon ha solide fondamenta né possibilità di futuro”. Ne è convinto Papa Francesco, che oggi ha presieduto l’inaugurazione del 94° Anno giudiziario del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano alla presenza del presidente del Tribunale, Giuseppe Pignatone, del promotore di giustizia Alessandro Diddi, dei magistrati dei rispettivi uffici, del ministro italiano della Giustizia Carlo Nordio e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

A un anno dall’aggressione della Federazione Russa che ha provocato la guerra ancora in corso in Ucraina, il Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, Gintaras Grušas, rinnova l’appello alla Comunità Internazionale perché si adoperi per far tacere le armi e fermare questo conflitto.

“Non ci dobbiamo abituare alla guerra e alla violenza. Non dobbiamo mai rinunciare alla ricerca della pace. L’abitudine porta alla rassegnazione e si accetta la guerra come unica via possibile. Ma la vera vittoria è sempre la pace. Lo sforzo da compiere è aprire tutti gli spazi possibili per interrompere la logica della guerra, iniziata da un aggressore. Dialogo e giustizia, pace e giustizia devono andare d’accordo. Chi cerca la pace, trova anche la giustizia. Con l’insistenza della povera vedova, bisogna cercare la via della pace. E cercare la pace non è mai complicità con il male o arrendevolezza”. 

“La Quaresima è il tempo favorevole per ritornare all’essenziale, per spogliarci di ciò che ci appesantisce, per riconciliarci con Dio, per ravvivare il fuoco dello Spirito Santo che abita nascosto tra le ceneri della nostra fragile umanità”. 

Dal 27 febbraio al 5 marzo il segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi, accompagnato da don Leonardo Di Mauro, responsabile del Servizio per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo, si recherà in Siria per ribadire la solidarietà della Chiesa in Italia alla popolazione e per comprendere come aumentare l’efficacia degli aiuti offerti attraverso i progetti finanziati con i fondi dell’8xmille presenti sul territorio.

Nuotiamo in un superfluo che ci fagocita ed ottunde. Nella banalità delle proposte che si dicono artistiche e artistiche non sono perché l’arte è apertura all’infinito che conduce a bramare l’Infinito e non un carapace chiuso su se stesso stracolmo di denaro. Una buona scossa, se guardiamo alla luce del Risorto, potremmo provarla. Una scossa interiore che sappia comprendere lo stato d’animo e il dramma di chi si ritrova ai piedi delle macerie della propria casa e della propria famiglia sepolta dai massi. Solo il Risorto può incidere nei famosi quaranta giorni, la gioia del percorso che ci rende trasparenti e non schiavi di nullità e di banalità. A noi la scelta: infischiarcene oppure giocarci nella conversione, guardando a Lui

I gruppi di parola sono “una risorsa potente”, come li definiscono la presidente del consultorio familiare Ucipem Annalisa Pasini e la pedagogista Elisabetta Carraro. Gli ultimi due si sono svolti nei mesi scorsi, grazie ai fondi dell’8xmille messi a disposizione dalla Diocesi di Trento, e hanno coinvolto un gruppo di sei bambini delle elementari e un gruppo di sette ragazzini delle medie.