Church to go. Collaboratrice parrocchiale e insegnante di religione, Franziska desidera andare incontro alle persone

Franziska sottolinea che la gente sente il bisogno di parlare ed è felice di avere il tempo e la possibilità per farlo

Church to go. Collaboratrice parrocchiale e insegnante di religione, Franziska desidera andare incontro alle persone

Nel grande piazzale della chiesa abbaziale di Einsiedeln, “Enzo”, per quanto piccolo, non passa certo inosservato. 

“Enzo” è il compagno di viaggio di Franziska. Compagno di viaggio di nome e di fatto. Da due anni sono inseparabili. Dove va lei, va anche lui. O meglio. Lui porta lei.

“Enzo” è un’Ape Piaggio furgonata, dal motore scoppiettante e un po’ puzzolente. Dipinto di bianco, sulla sua fiancata ha dipinta la scritta “Church to go”, che è anche il nome del progetto che la 54enne Franziska Keller porta avanti dal 2021.

Collaboratrice parrocchiale e insegnante di religione, Franziska insieme al suo “Enzo” desidera andare incontro alle persone. “Come Chiesa non possiamo più aspettare che la gente venga da noi. Dobbiamo andare dove sono loro e dove la Chiesa non è altrimenti presente. Dobbiamo essere in cammino, proprio come lo era Gesù”. 

Franziska è regolarmente in giro con “Enzo” per le vie della cittadina svizzera. Alle volte fa tappa al maneggio dietro il monastero benedettino, altre volte nel parco, accanto al campo da tennis o a quello da calcio. Ad accompagnarla è di solito un volontario del team “Familienträff”. 

Lo scorso 14 settembre, ad accompagnare Franziska era una giornalista del portale catt.ch , che su web e Facebook ha raccontato una giornata di “Church to go”. 

Ad Einsiedeln il 14 settembre è festa grande. Nella giornata in cui la Chiesa celebra l’Esaltazione della croce, nella chiesa abbaziale si ricorda la “Consacrazione degli angeli”.

Come si legge in una bolla di Papa Leone VIII, nel 948 insieme alla grande basilica doveva essere consacrata anche la piccola cappella dedicata al ss. Redentore, costruita sulla cella di s. Meinrad, che da sempre è chiamata “Cappella della Madonna”, perché in essa è custodita la statua della Vergine con il Bambino. Per la celebrazione erano presenti il vescovo di Costanza Konrad e quello di Augusta Ulrich. Alla mezzanotte del 14 settembre, mentre i monaci recitavano l’ufficio notturno, Konrad entrò in estasi e sentì un coro di angeli intonare lodi, mentre assiste alla consacrazione effettuata da Gesù stesso, alla presenza della Madonna e di alcuni santi. La mattina, quando tutto era pronto per la cerimonia, il vescovo Konrad non arrivava. Lo andarono a cercare e lo trovarono nella sua camera. Egli raccontò quello che aveva vissuto, ma la gente non gli credette. Iniziò così le cerimonie di consacrazione, quando venne interrotto da una voce che per tre volte, risuonando sotto le arcate della basilica, ripeté: “Fermati fratello, Dio stesso ha già consacrato questo edificio”.

In questo giorno di festa, Franziska parcheggia “Enzo” nel piazzale della basilica, dove normalmente non è consentito fermarsi. Ha un permesso speciale del monastero. 

Per allestire il punto d’incontro le bastano pochi minuti. Apre la porta laterale, sistema il tavolo pieghevole in legno, accende la macchina del caffè e sistemare cornetti e cuori di cioccolato. Tutto è realizzato e sponsorizzato da amici e conoscenti. Lo stesso “Enzo” è stato messo a disposizione da un conoscente di Franziska, per tutto il tempo in cui ne avrà bisogno. 

Diverse le persone che si fermano. A tutte viene offerto un caffè. Servito in piccole tazze di porcellana e non in tazze di carta. Perché non è un caffè da portare via. Non è un mordi è fuggi, è un caffè del dialogo. Come quello che Franziska allaccia con due signore della cittadina. Parlano di questioni locali. E poi, poco dopo, Franziska racconta a una donna norvegese di passaggio la storia dell’eremita Meinrad di Einsiedeln. 

Al termine della celebrazione eucaristica, in tanti fanno tappa alla “Church to go”. Tra un discorso sul caro affitti e sul coro di Einsiedeln, si arrivano a toccare anche temi ecclesiastici, come la mancanza di sacerdoti, le forme di culto e la valorizzazione della donna nella Chiesa. Conversazioni su Dio e sul mondo, che colpiscono nel segno. 

Franziska sottolinea che la gente sente il bisogno di parlare ed è felice di avere il tempo e la possibilità per farlo. Ne è sempre più convinta, soprattutto da quando si è messa in viaggio con il suo “Enzo”. Dialoga con anziani e giovani, donne e bambini, persone critiche e altre più aperte. Ci sono persone vicine alla Chiesa e altre che dalla Chiesa hanno preso le distanze. 

“Church to go” è presente a tutti gli eventi importanti di Einsiedeln. “Quando abbiamo allestito Enzo al mercatino di Natale – racconta – anche i poliziotti hanno bevuto un caffè con noi”. Franziska Keller è una donna vivace, empatica e piena di entusiasmo. Per lei seguire Gesù è molto importante. “Mi concentro su Gesù e spesso mi chiedo: cosa direbbe o farebbe Gesù oggi? Dove andrebbe se venisse a Einsiedeln? In fondo, la cosa più importante è l’amore, la carità viva”. 

“Church to go” non è un’iniziativa privata. La parrocchia di Einsiedeln, dove Franziska è catechista e responsabile della pastorale familiare, copre le spese come la benzina e l’assicurazione del veicolo. L’idea è della stessa Franziska. “Un martedì mattina mi sono svegliata pensando che avevo bisogno di un mezzo per andare dalla gente”, ricorda. La Chiesa deve uscire ed andare dove ci sono le persone. Proprio come quando Gesù aveva inviato i suoi discepoli, sempre in coppia. “Me ne sono resa conto durante la pandemia da coronavirus, quando ero spesso in giro con il mio cagnolino a parlare con la gente oltre la recinzione del giardino e a prendere un caffè a distanza”. 

È tempo di rimettersi in viaggio. La macchina del caffè viene spenta, le tazzine riposte nello scaffale, il tavolino ripiegato e lo sportello chiuso. 

Franziska Keller è “in cammino in modo diverso”. Proprio come Otto Neubauer, direttore dell’Accademia per il dialogo e l’evangelizzazione di Vienna, presso il quale ha frequentato un corso di formazione. È creativa, sperimenta e cerca nuovi modi di essere Chiesa, vicina alla gente e non convenzionale. E con lei c’è sempre “Enzo”, il suo fedele compagno di viaggio.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Sir