“Una barca della pace, circolante tra tutti i porti del Mediterraneo” che “potrebbe contribuire alla formazione dei giovani mediterranei al dialogo”.
Chiesa nel mondo
Si è svolto ad Atene, in Grecia, dal 18 al 21 settembre 2023, l’incontro annuale dei vescovi orientali cattolici d’Europa, dal titolo: “La famiglia nel contesto delle Chiese orientali cattoliche in Europa”, su invito di Sua Eccellenza Manuel Nin i Güell, Esarca apostolico per i cattolici di tradizione bizantina in Grecia e di Mons. Joseph Bezazian, Amministratore apostolico dell’Ordinariato Armeno Cattolico in Grecia.
Il messaggio è forte e chiaro: in Messico, “è il momento di agire”, e di dare vita a una “Rete nazionale per la pace”. È il solenne impegno preso dai promotori e partecipanti del Dialogo nazionale per la pace, che si è concluso sabato 23 settembre, dopo tre giorni di lavori all’Università Iberoamericana di Puebla, alla presenza di milletrecento delegati. È certamente un fatto nuovo che in Messico si stia facendo strada un movimento corale, rispetto al quale la Chiesa ha assunto un ruolo di guida
"Il punto cruciale per tutti noi e per i Paesi europei, è se la persona umana rimane davvero il principio su cui regolare ogni scelta sociale e politica, oppure no. In questo senso siamo dinanzi a un bivio di civiltà. Se non si comprende questo, la nostra umanità è in pericolo". Mons. Mariano Crociata, presidente dei vescovi dell’Unione europea, traccia al Sir un bilancio sugli Incontri del Mediterraneo che si sono svolti a Marsiglia, dal 17 al 24 settembre
Mons. Baturi: "Quella indicateci da Papa Francesco a Marsiglia è una vocazione stimolante: rendere questo crocevia di popoli, religioni e culture un luogo in cui nasca una vocazione di bene, di pace, per il Mediterraneo e per il mondo". L'impegno della Chiesa italiana per garantire ai migranti la libertà di costruire un futuro migliore
"Teatro delle più grandi tragedie”, "possa il Mediterraneo tornare ad essere culla, luogo di incontro e fonte di crescita”. Con questo auspicio si conclude il comunicato finale diffuso al termine degli Incontri del Mediterraneo, scritto dal Comitato organizzativo. Il comunicato sintetizza alcune piste di azione: tra queste la proposta di promuovere gemellaggi tra gli attori civili, economici e religiosi delle cinque sponde e progetti per "un'ecologia che rispetti la terra, il mare e le persone"
La grazia di Dio supera la giustizia mentre noi “a volte rischiamo di avere una relazione ‘mercantile’ con Dio
L’edificazione dei nostri figli non avviene attraverso un processo che dipende solo dalle virtù, dalle capacità e dalla volontà dei loro genitori
Le ostie di don Rauscher sono arrivate anche in Vaticano, a Papa Benedetto XVI prima e a Papa Francesco poi
Francesco, da Marsiglia, ha chiamato l’Europa ad un sussulto di “responsabilità”, per “prevenire un naufragio di civiltà” e non tramutare il Mare nostrum in Mare mortuum. Nessuna “invasione” o “emergenza”: il fenomeno migratorio è “un processo che coinvolge attorno al Mediterraneo tre continenti e che va governato con sapiente lungimiranza”. “Con le armi si fa la guerra, non la pace”. “La soluzione non è respingere", i migranti hanno diritto “sia di emigrare sia di non emigrare”. La proposta di una Conferenza dei vescovi del Mediterraneo, per una “teologia del Mediterraneo”
A tracciare un primissimo bilancio degli Incontri del Mediterraneo a Papa Francesco sono una giovane italiana e un vescovo. In questi giorni, hanno discusso – insieme e separatamente – su migrazioni, pace, cambiamenti climatici, educazione. Hanno ascoltato interventi e testimonianze. “Il Mediterraneo ha bisogno di fraternità e di spargerla ovunque, perché questo mare non è diventato solo un cimitero. È una vera e propria scena di crimini contro l’umanità”, dice la giovane italiana Maria Serena Bonazzi Del Poggetto. E mons. Arjan Dodaj, arcivescovo di Tirana, aggiunge: “L’esperienza degli incontri del Mediterraneo è profetica perché permettendo un incontro tra vescovi e giovani, fa nascere una speranza”
Ai giovani di Betlemme non servono solo aule e materiale didattico per studiare, ma anche una possibilità concreta di poter decidere il loro futuro. Questo è quanto venuto fuori dall’incontro che i giornalisti dei settimanali cattolici in Terra Santa, vincitori delle edizioni 2019 e 2020 del concorso giornalistico “Selezione nazionale ‘8xmille senza frontiere’”, organizzato dal Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli della Cei e dalla Fisc-Federazione italiana settimanali cattolici, hanno avuto con i giovani studenti dell’ultimo anno della scuola “College des Fréres di Betlemme” che rientra tra i progetti finanziati dalla Cei con i soldi dell’8xmille alla Chiesa cattolica
“Il fenomeno migratorio non è tanto un’urgenza momentanea, sempre buona per far divampare propagande allarmiste, ma un dato di fatto dei nostri tempi, un processo che coinvolge attorno al Mediterraneo tre continenti e che va governato con sapiente lungimiranza: con una responsabilità europea in grado di fronteggiare le obiettive difficoltà”.
Papa Francesco ha cominciato il suo viaggio a Marsiglia esortando a scegliere di fronte al “bivio” tra fraternità e indifferenza. Di fronte al dramma delle migrazioni “non servono parole, ma fatti”. “Le persone in mare devono essere soccorse”. “Gesti di odio contro il fratello travestiti da equilibrio” quelli contro chi soccorre. Card. Aveline: “È un crimine” che trafficanti senza scrupoli condannino a morte i migranti o ostacolino le ong e le navi
In linea con l'appello di Papa Francesco per questa 109° GMMR, Medici con l’Africa Cuamm rafforza l’impegno sul campo, negli 8 paesi in cui è presente in Africa, per prendersi cura di chi è costretto a fuggire a causa di guerra e fame alla ricerca di futuro. E insieme, mette in campo forze ed energie aggiuntive per proporre strade alternative alla fuga.