(da Assisi) “Come vescovi, riuniti in Assemblea Generale ad Assisi, esprimiamo la nostra preoccupazione per l’escalation di violenza e odio di questi giorni, che sta assumendo proporzioni sempre più tragiche”. Comincia così la dichiarazione diffusa per la pace dei vescovi italiani, rilasciata al termine della sessione mattutina di oggi.
Chiesa nel mondo
Voci dall’Ucraina: “Abbiamo l’impressione di essere dimenticati. Ci manca la pace, chiedete la pace”
L’Ucraina ancora sotto attacco. Nel giorno in cui i vescovi italiani si sono uniti in preghiera ad Assisi per invocare il dono della pace, il Sir ha parlato con i vescovi ausiliari di Kyiv e Donetsk. “L’inverno si sta avvicinando e comincia a fare freddo”, dicono. “Viviamo così, in uno stato costante di paura per quello che da un momento all’altro può succedere”. Il ricordo però si rivolge in questi giorni ai due sacerdoti redentoristi Berdyansk che esattamente un anno fa, il 16 novembre del 2022, sono stati catturati dai russi. “Da allora non abbiamo nessuna notizia. Non sappiamo né dove sono né come stanno”
La terza e penultima giornata dell'Assemblea della Cei ad Assisi è stata un'implorazione per il dono della pace, a partire dalla "preoccupazione per l'escalation di violenza e odio di questi giorni, che sta assumendo proporzioni sempre più tragiche". In mattinata la dichiarazione dei vescovi per la pace, poi i Vespri, la processione da San Francesco a Santa Chiara e la Messa nella basilica inferiore con la preghiera sulla tomba del santo. Il card. Zuppi: "la guerra è una lebbra terribile"
“La speranza cristiana non è facile ottimismo e non è un placebo per i creduloni: è la certezza, radicata nell’amore e nella fede, che Dio non ci lascia mai soli”.
L'escalation di violenza ed impegno armato scaturito tra Israele e Palestina in seguito all'attacco di Hamas del 7 ottobre scorso, rende necessario cercare di capire come in quel territorio non operino solo movimenti ed attività che guardano alla discordia ma, in particolare nella realtà cristiana, esistano progetti che cercano di veicolare un messaggio positivo di umanità, di cultura e di fratellanza, senza distinzione o pregiudizio. A pochissima distanza dalla basilica della Natività a Betlemme, proprio sulla strada che percorsero i Re Magi seguendo la stella cometa che li portò fino a Gesù bambino, sorge “Casa Fleifel” (Casa dei Re Magi), una struttura che si sviluppa all’interno di una palazzina acquistata e ristrutturata grazie al contributo di 850mila euro della Cei attraverso i fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, che vuole essere punto di riferimento culturale, assistenziale e promozione, attraverso il lavoro artigianale
Alla luce degli ultimi eventi che stanno infiammando Israele e Palestina, facendo innalzare dopo i fatti del 7 ottobre scorso il rischio di propagazione del conflitto in tutta l'area mediorientale ed anche oltre, hanno quasi il senso di premonizione le parole del patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa che parlava di questo territorio come "una faglia umana dove le tensioni molto spesso vengono fuori". Rileggiamo in questo nuovo senso il viaggio in Terra Santa dei giornalisti dei settimanali cattolici italiani vincitori delle edizioni 2019 e 2020 del concorso giornalistico “Selezione nazionale ‘8xmille senza frontiere’”, organizzato dal Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli della Cei e dalla Fisc-Federazione italiana settimanali cattolici. La terra promessa per gli ebrei, la terra dove nacque, visse, morì e resuscitò Gesù Cristo per i cristiani, il luogo dove Maometto iniziò l’ascensione per i musulmani, ma anche il luogo dove operano le pietre vive testimoni di una Chiesa che non si stanca di porgere la mano ai bisognosi
In due anni 188.923 parti assistiti realizzati in dieci ospedali di otto Paesi africani; 8.102 bambini malnutriti trattati, 659 manager sanitari africani formati. E sono ben 211 i giovani specializzandi italiani che in questi due anni hanno svolto un tirocinio in uno degli ospedali in cui opera l’organizzazione
Il card. Zuppi ha aperto l'Assemblea dei vescovi ad Assisi intrecciando le urgenze internazionali con quelle del Paese. Il primo pensiero è per la pace e per il conflitto tra Israele e Hamas. Sul fronte interno, l'appello al "clima costituente" sulle riforme. Pace, tutela dei minori e "ratio" dei Seminari i temi portanti dell'assise umbra
Nell'ultima settimana per tre volte i bambini delle scuole di Terra Santa sono scesi in piazza a Gerusalemme e Betlemme per pregare e chiedere la pace per tutti, israeliani e palestinesi. Padre Faltas, vicario della Custodia: "I bambini della Terra Santa chiedono la pace perché soffrono il male di una guerra che non vogliono e di cui non sono la causa”
“Per quanto si cerchi di negarli, nasconderli, dissimularli o relativizzarli, i segni del cambiamento climatico sono lì, sempre più evidenti”, scrive Papa Francesco nella recentissima esortazione Laudate Deum. Ed eccoli, infatti, questi segni, tangibili e concreti, in una delle zone più fragili del pianeta e decisive per il futuro dell’umanità, la foresta amazzonica. Siamo a Tefé città che prende il nome dal fiume, e dal relativo lago, poco più vasto del nostro lago di Garda, quasi alla confluenza con il rio delle Amazzoni. La siccità che ha colpito l’intera regione dell’Amazzonia brasiliana ha, di fatto, prosciugato quel lago
Dal Vangelo ci viene un consiglio, dice il Papa: non trascurare la vita interiore, che "non si improvvisa"
Quando si entra in un cimitero è come se varcassimo la soglia di un santuario che ci invita a modulare il nostro rapporto con il tempo: non siamo eterni
Il viaggio de ‘La casa sulla roccia', la docuserie di Tv2000 che racconta storie di comunità parrocchiali, giunge all'ultimo appuntamento, l'ottavo, e ci porta alle pendici dell'Etna, in Sicilia. Nella parrocchia di padre Salvo ciascuno è chiamato ad essere protagonista, secondo la propria vocazione, dell'unico annuncio di salvezza
“Uniti nel dono” è il messaggio al centro della nuova campagna di comunicazione della Conferenza episcopale italiana per le offerte destinate al sostentamento dei sacerdoti.
Mons. Crociata, presidente della Comece: “L’Europa ha bisogno di un senso di maggiore solidarietà nei Paesi e tra i Paesi.Ha bisogno di crescere e di affrontare insieme le crisi con cui ci confrontiamo soprattutto oggi, a tutti i livelli. Non dimentichiamoci le nostre radici, quel progetto formidabile che hanno costruito i nostri padri fondatori dallo sfacelo della Seconda guerra mondiale. Come è stato allora, può essere possibile anche oggi riemergere dalle situazioni di difficoltà e anche quando le cose vanno male, non siamo condannati a rimanere sopraffatti dalle sfide e dai problemi, dalle ostilità e dalle divisioni”