Mosaico

Una classe alla volta, gli studenti seduti ognuno dentro al proprio hula hoop, ma in presenza: è il regalo della sindaca di San Lazzaro di Savena Isabella Conti agli alunni degli ultimi anni dei cicli scolastici. E sui Centri estivi annuncia: “Pronti a partire con triage e test sierologici per tutti, bambini inclusi”

Padova capitale europea del volontariato si è inaugurata lo scorso 7 febbraio con lo slogan “Ricuciamo insieme l’Italia”. A poco più di 3 mesi, che sembrano anni, lo scenario che ci troviamo davanti è completamente mutato e ha portato a ridefinire le strade che erano state tracciate. Si può infatti ricucire se ci sono da una parte ago e filo e dall'altro i pezzi già ben ritagliati e definiti. 

Se il benessere di un individuo passa per la relazione, il distanziamento sociale mina profondamente la salute psico-fisica di ciascuno. Non ne ha dubbi Fabio Toso, direttore della Fondazione Oic - Opera Immacolata concezione di Padova che lo conferma come considerazione condivisa tra tutti i componenti del tavolo salute, sport e benessere di Padova capitale europea del volontariato 2020. 

Afi di Monselice e Selvazzano for children sono solo due delle tante associazioni che hanno continuato a seguire ragazzi e famiglie in difficoltà. Nonostante l’emergenza sanitaria i volontari impegnati nel sostegno scolastico hanno proseguito il servizio, ma soprattutto hanno cercato di appianare i problemi legati alla tecnologia e ai dispositivi mancanti nelle famiglie.

L’Alleanza per l’infanzia: “Segnali positivi ma troppo timidi”. Nel decreto Rilancio poche risorse e risposte parziali o nulle per le famiglie con figli minorenni: “La conciliazione non si fa con il lavoro agile”. Dai nidi alla scuola, passando per i centri estivi, ecco tutti gli appunti

I numeri della presenza e dell’impegno dei volontari dell’Auser per portare sostegno e aiuti concreti agli anziani soli e fragili. Assistenza telefonica a oltre 40 mila persone. Effettuati 176.574 interventi a domicilio per la consegna di spesa, medicinali e in molti casi anche i pasti

Nell’ultimo rapporto di Antigone sulle condizioni di detenzione in Italia l’impatto dell’emergenza coronavirus sul pianeta carcere. Nonostante il calo della popolazione, in alcuni istituti la situazione è ancora drammatica. Le richieste dell’associazione: “Ridurre reati punibili e superare visione carcerocentrica della società”