Idee

Intervista a Flavia Brevi (Fondazione Libellula) sul caso del pm di Brescia: “Confidiamo che la sentenza applichi la legge, che non prevede attenuanti di fronte a una violenza. Troppi alibi di fronte alle violenze: se non è la cultura, è la condotta promiscua o il contesto sociale. Servono formazione, responsabilità collettiva e la consapevolezza che siamo di fronte a un'emergenza”

“Abbiate la forza e il coraggio di scegliere, fra le numerose opzioni disponibili, quella che più corrisponde alle vostre attitudini”, l’augurio agli studenti dello scrittore e insegnante Eraldo Affinati oggi, primo giorno del nuovo anno scolastico. E agli insegnanti: “Spezzate il pane dell’istruzione e valorizzate il protagonismo degli alunni”

La vera emergenza non sono solo quei giovanissimi che, loro malgrado, si ritrovano sporchi di illegalità, ma la cultura inquinata che respirano. Anche perché, difronte a ogni realtà drammatica, qualunque misura legislativa risulterà insufficiente se non accompagnata da un nuovo modello culturale che consideri l’educazione - lo spiega Papa Francesco (nel videomessaggio ai partecipanti al Global Compact on Education) - “una delle vie più efficaci per umanizzare il mondo e la storia”. Anche quella di Caivano

L’indignazione non basta, è troppo poco davanti a ciò che è accaduto alle due cuginette a Caivano e alla ragazzina a Palermo, violentate da ragazzi poco più grandi di loro. Ognuno di noi è chiamato in causa, non basta un like, una faccina che piange sotto la notizia. Ciascuno è invitato a fare la propria parte, perché non è solo una questione che coinvolge una terra degradata del nostro Paese. Il malessere non è unicamente lì, è ovunque