Idee

È il primo lupo dopo secoli di storia, quello visto e fotografato agli inizi di febbraio mentre girovagava per le campagne di Longare, quasi sul confine con il padovano. 

Gli agricoltori protestano in tutta Europa. Alti costi di produzione, peso della burocrazia, concorrenza, filiera commerciale tutt’altro che equa. Inoltre ci sono obblighi imposti dal Green Deal, per rendere il settore maggiormente sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Problemi di oggi ma che partono da lontano. Ne parliamo con un esperto, Emanuele Bernardi, docente alla Sapienza di Roma

Il compito educativo e le istituzioni che lo presidiano – scuola, famiglia, Chiesa, associazioni e chi più ne ha più ne metta – è un compito indispensabile e primario per una comunità di persone. La cura dei più piccoli, l’attenzione ai percorsi di crescita, la progettazione di ambienti favorevoli e di situazioni che possano promuovere in positivo le persone ha a che fare con il tessuto più profondo della società e soprattutto con il suo futuro

Caro direttore, il 28 giugno 1948 è per me un giorno da non dimenticare. Avevo da poco compiuto sei anni, ero nata e vivevo a Stridone, piccolo borgo dell’Istria interna, quattro case e un santo: secondo la tradizione ha dato i natali a san Girolamo, dottore della Chiesa.

Noterà dove sono seduto? Su un trattore vecchio modello e c’è un motivo, mi creda, molto distante da quanto si vede in tv in questi giorni con mezzi mastodontici e costosi, che incidono molto sui bilanci di ogni singola azienda. Io non ho operai, se non personale stagionale occasionale. Ho un mutuo aperto, che mi è servito per l’acquisto di alcuni ettari aggiuntivi.

Trattori e tensioni Il corto circuito che sta agitando il settore, tra agricoltori in rivolta diretti verso Bruxelles e la stessa Unione Europea in bilico sulla Pac e sulle scelte ambientali verso una trasformazione green. In Veneto soffrono il settore cerealicolo per le importazioni a basso costo e l’ortofrutta con problemi fitosanitari. «A rischio è la dieta mediterranea»

Intervista a mons. Christian Carlassare, vescovo di Rumbek, in Sud Sudan. Tra i temi trattati l'afflusso massiccio di rifugiati sudanesi a causa del conflitto in corso, i frutti della visita del Papa ad un anno di distanza, la situazione nel Paese e il Piano Mattei per l'Africa annunciato dal governo italiano. In Sud Sudan la Caritas sta aiutando i rifugiati sudanesi perfino con una barca che può trasportare fino a 500 persone. Una sorta di servizio navetta per raggiungere diverse località dell’Alto Nilo fino alla città di Malakal, dove possono fruire di più servizi.