Piano Trump per Gaza: dura condanna del Consiglio mondiale delle Chiese. Rev. Pillay, “equivale a pulizia etnica su vasta scala”
Parole durissime anche da parte del segretario generale del Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc), rev. Jerry Pillay, che ha descritto il “piano” del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, su Gaza come “equivalente a proporre una pulizia etnica su vasta scala e una neocolonizzazione della patria di 2 milioni di palestinesi di Gaza”.
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In una dichiarazione diffusa oggi il segretario generale del Wcc ha osservato che la proposta viola ogni principio applicabile del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, viola decenni di sforzi da parte della comunità internazionale, compresi gli Stati Uniti, per una pace giusta e sostenibile per i popoli della regione e, se attuata, costituirebbe una serie di crimini internazionali del tipo più grave. “La posizione degli Stati Uniti d’America come membro responsabile della comunità internazionale è stata gravemente sminuita dalla proposta stessa, per non parlare di qualsiasi effettiva attuazione della stessa”, ha affermato Pillay.
“Dopo così tanti mesi di violenza sfrenata, morte, distruzione e sfollamento inflitti alla popolazione di Gaza dalle forze armate israeliane, sostenute dagli Stati Uniti, questa proposta di pulizia etnica del territorio svela l’irragionevole obiettivo finale di questo conflitto, a lungo ricercato da elementi estremisti nella politica e nella società israeliana”, osserva Pillay. Oltre tutto, “la proposta del presidente Trump è in palese disprezzo per i diritti fondamentali del popolo di Gaza che ha lottato e sofferto per così tanti decenni”.
Pillay ha esortato a respingere inequivocabilmente la proposta da tutti i membri responsabili della comunità internazionale e da tutte le persone di buona volontà. “Il Consiglio ecumenico delle Chiese invita il presidente Trump a riconsiderare questa vergognosa proposta e a rispettare il diritto internazionale e la pari dignità umana e i diritti del popolo di Gaza”, ha affermato Pillay. “Inoltre, il Wcc invita tutte le persone di fede e di buona volontà a opporsi a questa grave violazione della dignità umana e del diritto internazionale”. Pillay ha inoltre esortato le chiese e le comunità cristiane in tutto il mondo ad alzare la voce in difesa della giustizia, a sostenere la protezione delle vite e dei diritti dei palestinesi e a fare pressione sui loro governi affinché respingano qualsiasi proposta che faciliti la pulizia etnica e l’occupazione permanente.
“Affermiamo – scrive ancora Pillay – che la pace non può essere costruita sull’espropriazione e la sofferenza di un intero popolo, ma deve essere radicata nella giustizia, nella dignità e nei diritti fondamentali di tutti”. “Possano le chiese essere salde nella loro testimonianza” e a “cercare una pace fondata sulla giustizia. Preghiamo per la pace, la giustizia e il rispetto per tutte le persone che soffrono sotto la tirannia dei potenti in questo mondo”.