Idee

Il presidente del Parlamento europeo svolge una riflessione ad ampio raggio, senza trascurare la cronaca politica. L'Ue necessita di riforme e deve produrre – afferma – risultati tangibili. "Nessuno dei nostri Paesi membri può competere da solo – sul piano politico, economico, commerciale – con attori del peso di Cina, India, Stati Uniti o Russia". Appello ai giovani: siate protagonisti e votate

Un prete in mezzo al popolo più che davanti ad esso, capace di “essere vicino” e di non lasciare nessuno ai margini. Dell’identità e del compito dei preti oggi abbiamo parlato con don Paolo Asolan, preside del Pontificio Istituto Pastorale Redemptor Hominis che, con il Servizio diocesano per la formazione permanente del clero della dicoesi di Roma, ha organizzato all’Università Lateranense il Convegno su “che cosa lasciare e che cosa tenere di quello che si è ereditato dalla tradizione e di quello che oggi il mondo offre”

Un flash mob a Colonia, un manifesto con un appello, un opuscolo e un dossier. E' a 360 gradi l'impegno delle Acli in vista del voto del 26 maggio. Intervista con il presidente nazionale Roberto Rossini che sottolinea l'importanza di ripartire dal lavoro e dalla formazione professionale. E avverte: "Dobbiamo rafforzare l’Unione europea. Non possiamo rimanere in mezzo al guado facendo un passo avanti e un passo indietro"

In questo momento elettorale, le voci di uscita hanno il sopravvento mentre le entrate sono sempre ferme all'auspicio. Nel 2019 - ad esempio - dovrebbero entrare 18-19 miliardi di dismissioni di immobili e beni a controllo pubblico. Non sarebbe facile con un'economia fiorente figuriamoci ora. E il Governo ne sta prendendo atto. Come trovare i soldi allora che servono? Non con una manovra correttiva - assicura - non con una tassa sui patrimoni e tanto meno con prelievi sui conti correnti. Dopo le elezioni si vedrà

In vista delle europee dal Forum di Limena sono emerse alcune questioni che le Acli condividono con il gruppo di cristiani del Nordest per l’Italia e l’Europa. Ecco l'editoriale del presidente Gianni Cremonese. Preoccupano il futuro della democrazia, i muri, i nazionalismi identitari, l'assenza di compassione.

Forse è il momento propizio per favorire una formazione inclusiva che interrompa il circuito chiuso tra l’uomo, che pensa di essere superiore alla donna, e la donna che reclama con tutti i mezzi il riconoscimento di sé dagli uomini, per stabilire invece delle relazioni alla pari, pur nel rispetto della diversità? Come imparare nel quotidiano ad accogliere il valore dell’altro, nella propria specificità e unicità, senza competizione, sotterrando finalmente l’ascia di guerra, portando insieme, uomini e donne, la bellezza della propria umanità nella Chiesa, nella società, nella cultura e nella storia?

"Viviamo la stagione della quarta rivoluzione industriale, quella delle tecnologie della digitalizzazione, delle biotecnologie e della intelligenza artificiale. Su questo fronte c’è stata fino ad ora, almeno in Italia, una relativa sottovalutazione. Nelle nuove tecnologie si è visto uno strumento efficacissimo di aumento dei livelli di produttività ma ci si è dimenticati di interrogarci sul loro impatto etico. Noi cristiani e cattolici abbiamo dormito sugli allori”: la denuncia è dell’economista Stefano Zamagni che dal palco della 42ma Convocazione Nazionale dei Gruppi e delle Comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS) è intervenuto nel corso dell’incontro “Cultura della Pentecoste” incentrata sulla figura di Zaccheo e sul tema della dignità umana.

“L’impresa riformista” è il titolo del nuovo libro di Antonio Calabrò, giornalista e scrittore con una vasta esperienza nel campo dell’editoria economica. È direttore della Fondazione Pirelli, vicepresidente di Assolombarda, docente all’Università Cattolica di Milano, per citare soltanto alcuni dei suo numerosi incarichi. La sua analisi muove dall’interno del mondo delle imprese e allo stesso tempo prova a tracciare una prospettiva più ampia, in cui le stesse imprese sono chiamate a svolgere un ruolo socialmente rilevante. Gli abbiamo rivolto alcune domande a partire dai temi del suo ultimo libro

Più che commentare il Papa, operazione che ritengo presuntuosa, mi pare importante dedicarsi alla lettura del testo. Con il cuore libero: dalle paure rispetto a questo tempo, perché anche oggi il Signore parla (lo disse Isaia al popolo in un contesto non facile – Is 55, 6); libero dalle incertezze rispetto ai giovani, perché anche in essi c’è il sigillo della creazione e anche nel loro cuore c’è il soffio dello Spirito; libero dai pregiudizi che nascondono le fragilità attorno alle quali ci illudiamo di costruire fortezze inattaccabili