Idee

L’appello è scritto dal prof. Francesco Bonini e dal Rettore dell’Institut Catholique de Paris, Mons. Philippe Bordeyne, in vista delle elezioni europee del 26 maggio. Tra le istituzioni accademiche che hanno aderito: l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la Lateranense e la Salesiana. Questa mattina l'appello verrà presentato a Parigi

Quando, il 27 maggio, l'Esecutivo potrà abbandonare la tattica del “buttare la palla avanti”, di rinvio al futuro per non scontentare elettori, l’agenda sarà impegnativa e riguarderà più l’economia che la finanza. Dall’Alitalia, che tanto più diventerà pubblica tanto più costerà ai cittadini, alla Fase due di rilancio dell’Ilva, Tav, Flat Tax, le privatizzazioni di società e beni demaniali, l’abbraccio con la Cina per la Via della Seta (visto con sospetto dagli Usa) e tanto altro per alimentare un Pil (Prodotto interno lordo) molto deludente. C’è un’agenda d’emergenza anche per i conti pubblici per scongiurare la temuta imposta patrimoniale. Una tassazione straordinaria su quanto accumulato nel tempo che, pur smentita da tutti, è presa in esame dagli analisti come ipotesi estrema per dare una sterzata. Per evitare quell’aumento dell’Iva (ora al 22%) al 24,2% nel 2020, e anche peggio l’anno successivo, che renderebbe più costosi i principali consumi

Tra un mese esatto voteremo per l’Europa. Che parlamento nascerà è difficile dirlo, ora che persino il numero di deputati è nuovamente cambiato: non più 705 come era previsto ma ancora 751, visto che alla fine la Gran Bretagna voterà regolarmente.

È un salto di qualità quello che serve al Paese per il futuro del lavoro. Una rinnovata cultura del lavoro, dell’impresa e della democrazia che affondi le sue radici in quei valori di fondo della nostra società e in quella sapienza cristiana e civile che è viva in molte anime del mondo imprenditoriale e del terzo settore. Essa rappresenta, anche per il lavoro 4.0, un fondamento solido, generativo e capace di ripristinare quegli anticorpi sociali che sembrano essere sin qui venuti meno nella politica come nell’economia del profitto e dello scarto

Da Zugliano, forse il caso più eclatante con i suoi 7 mila abitanti, a Casale di Scodosia, un tempo “capi - tale” del mobile in stile, a Correzzola che di residenti ne conta più di 5 mila. Anche nella nostra diocesi si molti - plicano i Comuni con un solo candidato sindaco. Centri con una lunga storia, servizi, scuole, spesso punti di riferimento per un territorio più ampio di quello comunale.

Far acquisire ai giovani la capacità di elaborare un proprio pensiero critico. È l'obiettivo del Congresso della Fuci (Urbino, 2-5 maggio). Per la presidente nazionale femminile uscente, in un mondo sempre più interconnesso "solo l'orizzonte internazionale aiuta a comprendere la realtà quotidiana". E occorre rilanciare l'impegno per il bene comune: "Il mondo che abiteremo anche nei prossimi anni lo costruiamo anche noi partendo dall’oggi"

Nel Documento “La libertà religiosa per il bene di tutti. Approccio teologico alle sfide contemporanee” il linguaggio è chiaro, come chiara è l’impostazione. La difficoltà risiede nella complessità dell’argomento e nell’accezione del linguaggio quando venga collocato, secondo il documento stesso, non in una zona di confine in un qualche modo da superare ma sulla soglia della porta da cui osservare quanto accade per poter intervenire con la propria vita

Il superamento della “crisi” strutturale dell’Ue passa anche – ma non solo – attraverso una revisione dei Trattati su cui questa si fonda. Responsabilità che incombe sugli Stati membri e che dovrebbe essere assunta principalmente nella direzione di un rafforzamento del ruolo dell’Europarlamento e nella prospettiva di un governo europeo svincolato dagli Stati membri. Senza trascurare la lezione del Brexit

In attesa che le “schede” siano davvero operative (quindi soltanto dopo il voto del consiglio regionale che può sempre modificarle…), l’identità della sanità padovana appare un po’ più complessa della sintesi divulgativa.

Chiara Tintori e padre Bartolomeo Sorge firmano un libro destinato a far discutere. Il populismo, sostengono, «è privo del senso dello Stato, uccide il bene comune e sacrifica l’apparire all’essere». Un “antidoto” alle derive odierne? Il popolarismo sturziano. L’equivoco di fondo del populismo sta nel ritenere che la maggioranza parlamentare si identifichi con il popolo tutto intero