«Mi piace paragonare l’Europa a una macedonia in cui tutti gli stato-frutta mantengono il proprio gusto e identità ma, combinati insieme, formano qualcosa di sublime»
Idee
Un barcone eritreo senza nome, fuori turchese come i cieli di sole, dentro nero di morte. Squarciato, inabissato e lasciato per un anno intero a 350 metri di profondità, ancora carico della merce che nessuno ha voluto: migranti. Solo nel 2016 c’è stato il non facile recupero. Cosa ne è venuto fuori lo dice un libro atroce di Cristina Cattaneo, medico legale, incaricata del riconoscimento degli annegati
Il segretario generale della Confederazione europea dei sindacati traccia un bilancio degli ultimi anni su scala continentale. La crisi non è ancora alle spalle, manca lavoro per i giovani in diversi Paesi, ma si è compreso - spiega - che occorre garantire gli strumenti della protezione sociale, l'economia reale, le tutele per i lavoratori. Tra i "nemici" da combattere le multinazionali che non pagano le tasse e "i partiti populisti di destra che stanno insidiando l’interesse dei lavoratori". Proficuo, a suo avviso, il dialogo con le istituzioni comunitarie. "Si accusa l’Europa di tutti i mali, ma in realtà i mali principali vengono dai governi"
La misura dei Cinquestelle e la necessità di una razionalizzazione degli interventi al centro del convegno organizzato a Roma da Welforum.it. Tra i temi emersi la necessità di politiche a sostegno della famiglia. Ortigosa: “Occorrono misure strutturali su cui la famiglia possa contare”
Edgar Serrano, manager didattico del master in sviluppo locale dell’Università di Padova e relatore al convegno dell’Ucid del 25 maggio.
Il 26 maggio siamo chiamati a un gesto di responsabilità per non interrompere il cammino democratico iniziato 60 anni fa con la nascita dell’Unione Europea. L'appello di Gianni Cremonese, presidente di Acli Padova.
Sabato 25 maggio si conclude il percorso sui diritti umani. Tra i relatori anche Stefano Allievi che affronta il tema “Diritti Umani e cultura nel mescolamento dei popoli”.
Domenica 26 maggio si vota per il rinnovo del Parlamento europeo ma «il punto è che l’Europa è sempre stata per quasi tutta la sua storia un fenomeno di classi dirigenti e di élite, ma l’atteggiamento è cambiato. Oggi i sovranisti mettono a nudo i limiti della costruzione dell’Ue» dice il professor Paolo Feltrin. «L’Europa è il problema di chi comanda e quali interessi nazionali vanno garantiti più degli altri. Sono pensieri mai detti con la necessaria brutalità e chiarezza. Si sbandierano buoni sentimenti, la retorica del vogliamoci bene: sciocchezze, l’Eu è fatta di durissimi contrasti e interessi nazionali, ma manca un imperatore. I tentativi fatti sono stati interessanti: cominciare dall’economia è stata un’idea geniale, una delle grandi intuizioni positive. Possiamo fare uno spazio comune economico in cui gli interessi nazionali si scontrano duramente ma all’interno di regole. Però poi, poiché non possiamo fare politica vera, stiamo a regolamentare tutto, ci occupiamo di minutaglie».
La dichiarazione dei redditi assomiglia sempre più a un quiz televisivo, dove la scelta del contribuente se accettare o meno la dichiarazione precompilata è quasi come quella di uno show preserale.
Dal Salone del Libro di Torino ai fatti amari e tristi di ieri e di oggi
Quante volte si è discusso di questo tema, naturalmente senza mai arrivare a un punto fermo.
Si è parlato di Europa al termine della prima giornata del Convegno Cei #ComunitàConvergenti. Paterniti, Tognon e Pombeni, hanno illustrato la "posta in gioco" e le sfide più urgenti da raccogliere. Un imperativo su tutti: prendere sul serio la scadenza elettorale del 26 maggio
“Ho visto un angelo nel marmo e l’ho scolpito finché non l’ho liberato”. Seppure non siamo del tutto certi che questa frase appartenga a Michelangelo, essa rimane particolarmente significativa: bene esprime la creatività dell’artista aretino, ma anche il rapporto di ciascuna persona con la propria esistenza.
La Scrittura racconta di una sapienza antica, in grado di fornire elementi preziosi per ripensare le forme e i modi per la città dell’uomo, per una città per l’uomo. Ne parlano al Festival biblico di Padova Alessandro Barban, Ermes Ronchi, Lidia Maggi, Giuseppe Casarin e Gabriella Caramore.
La carenza di lavoro è un problema personale e sociale. Il lavoro è base per l’autonomia personale per realizzare il proprio presente e impostare un auspicabile futuro