Messaggio degli esperti in occasione del quarto rapporto sullo stato del capitale naturale in Italia. “La pandemia da SARS-CoV-2 è una chiara manifestazione del nostro rapporto fortemente malato con la natura ed evidenzia ancora di più la profonda interconnessione tra la salute umana e quella dei sistemi naturali”
Idee
Nato dalla sinergia tra il movimento educativo “E tu da che parte stai?” e la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, il volume raccogliere riflessioni e proposte per una riforma radicale della scuola, a partire da quello che la pandemia ha insegnato. Obiettivo: mettere la salute biopsico-sociale al centro dei processi educativi
Nel 2010 in Italia sono stati adottati ben 4.130 bambini dalle coppie italiane. Nel 2019. il numero è sceso a 1.205. Sulla forte crisi pesano diversi fattori: i tempi lunghi, i costi, la “concorrenza” della fecondazione assistita. Ad aggravare la situazione è arrivato il Covid-19
La disinformazione minaccia le istituzioni democratiche, influisce sul voto popolare, mette in pericolo la convivenza nelle società europee. Gravi rischi emergono sul fronte interno, ma anche da Russia e Cina. Lo spiega la commissaria Ue al Sir. “Sono sicura - afferma - che abbiamo avuto diverse elezioni i cui risultati sono stati segnati da campagne” partite dall'estero. La Commissione "si sta anche impegnando sul fronte della formazione e alfabetizzazione digitale nelle scuole per rendere i giovani più preparati nel riconoscere le notizie false"
Prosegue l’iter e il dibattito relativi al provvedimento che mira ad introdurre nell’ordinamento italiano misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati su sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità. Da non credente, il docente di Storia contemporanea all’Università di Cagliari individua rischi, forzature e pericoli di “un testo che porta ad una divisione che non gioverà al Paese”
Da una recente ed ampia ricerca dell’Istituto Toniolo scaturisce il volume “Niente sarà più come prima. Giovani, pandemia e senso della vita”, curato da Paola Bignardi e don Stefano Didonè. “Esiste una relazione tra la fede e gli interrogativi che il Covid ha contribuito a suscitare. La fede, più che mai, appare sfidata dalle domande dell’esistenza”, afferma la studiosa intervistata dal Sir. La Chiesa “si ponga in ascolto, a partire dalla consapevolezza che non sta comprendendo le nuove generazioni… Sarebbe un guadagno per tutti”
L’Alto commissariato Onu ricorda agli Stati i propri doveri nei confronti delle persone che chiedono protezione: “la possibilità di inviare i richiedenti asilo in Paesi terzi mina i diritti di chi è in cerca di sicurezza”
Rapporto Giovani 202 dell'Istituto Toniolo. In Italia record europeo di neet e con la pandemia si rischia il peggioramento. Il 26% di chi vive ancora con i genitori lo fa perché "sto ancora studiando". Più in difficoltà chi "combina una protratta condizione di disoccupazione con disagiata situazione economica di partenza"
Le scuole sono provviste, oltre che di aule e uffici, anche di laboratori e spazi aperti. Queste aree, poco sfruttate, potrebbero incentivare nello studio se sfruttate in modo più costante e razionale.
Mare d’inverno cantava Enrico Ruggeri, evocando spiagge vuote e ventose e gabbiani infreddoliti. “Scuola d’estate” gli fa eco il ministro della pubblica istruzione Bianchi (già che c’era perché non “Banchi?”).
Riviera del Brenta Nel distretto calzaturiero le piccole imprese rischiano di chiudere, le grandi sperano nel rilancio dei grandi brand. Il Covid pesa anche sulla sanità.
Presidente Gigi De Palo: un’Italia senza figli, che Paese sarà? «Da decenni il nostro Paese è in declino demografico: le nascite sono molto al di sotto dei decessi, con l’innalzamento dell’età media della popolazione, e la vita è sempre più difficile per chi ha più figli a carico. Eppure, sembra che la questione diventi nazionale solo il giorno del lancio dei dati Istat. Ecco perché il Forum delle associazioni familiari ha promosso gli Stati generali della natalità».
Intervista alla ministra Elena Bonetti a margine degli Stati generali sulla natalità organizzati dal Forum delle associazioni familiari a Roma lo scorso 14 maggio. Dal Governo impegni precisi sull’assegno unico e non solo. La causa più profonda della denatalità sta nella mancanza di prospettiva che subiscono oggi i giovani e le famiglie
Nella ridda del dibattito e delle prese di posizione sul ddl Zan, che il Senato sarà chiamato a discutere, un punto sta affiorando con evidenza innegabile: l’oggetto del contendere non è solo né tanto ciò che nel testo è scritto e prescritto, ma anzitutto quello su cui esso tace. E la consolidata prassi giuridica in tutti i Paesi a regime democratico prevede che ciò che non è espressamente proibito o consentito dalle leggi è lasciato alla esegesi ed applicazione di chi ha ruoli esecutivi, amministrativi e giudiziali. Non che il cittadino o i suoi rappresentanti legali non abbiano anch’essi libertà di interpretazione ed azione laddove il legislatore ha taciuto, ma la loro iniziativa li espone al rischio serio di venire repressi o sanzionati dalle autorità preposte, oppure contraddetti in giudizio civile o penale ed eventualmente condannati
"Chi decide di avere un figlio è capace di futuro e va sostenuto perché ogni figlio è un bene comune e una ricchezza per il Paese. Nei giorni scorsi questo è stato riconosciuto dalle più alte cariche dello Stato, e per la prima volta in maniera non ideologica". Padre Marco Vianelli, direttore dell’Ufficio Cei per la pastorale della famiglia, traccia al Sir un bilancio a caldo dell'evento che lo scorso 14 maggio ha acceso i riflettori sull'inverno demografico che da anni assedia il nostro Paese. Oggi, spiega, il desiderio di fare famiglia "si scontra con il principio di realtà": occorre una "revisione culturale a tutto campo" e le donne non devono più essere costrette a scegliere tra maternità e lavoro