Idee

«Il motto dell’Unione Europea è “unità nella diversità”: riconosce il valore di ciò che unisce e di ciò che è legittima differenziazione. Posto, quindi, che c’è un tema di eguaglianza nei diritti fondamentali e in ciò che unisce le comunità politiche, l’altro livello è quello di garantire sussidiarietà e differenziazione anziché uniformità e standardizzazione».

Siamo già alla guerra dell’acqua. Per anni ci siamo detti che una risorsa scontata, almeno nel nostro territorio, sarebbe diventata sempre più preziosa come l’oro. Le notizie da tg che pronosticano da tempo conflitti per il controllo dei pozzi ci sono a lungo apparse come storie esotiche, legate a un mondo lontano, in cui i nostri missionari o le associazioni di volontari operano per realizzare nuove fonti di approvvigionamento per alleviare le difficoltà delle popolazioni. 

Chiuse le iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado per il 2023-24, iniziano a comparire sulle varie testate, nazionali e locali i soliti articoli di cassetta: sappiamo bene che il tema “scuola e dintorni” richiama sempre l’attenzione del lettore. Fin qui, niente di nuovo. Come dirigenti scolastici delle scuole patavine – per l’esattezza dirigenti della Rete dei licei di Padova – approfittiamo di questa fase del nostro lavoro per chiedere ospitalità e un minimo di spazio a quelle stesse testate che anche oggi pubblicheranno dati e commenti.

Siria La popolazione, già stremata dalla guerra scoppiata dodici anni fa, sta dando prova di grande solidarietà, ma presto potrebbe aver bisogno di un forte sostegno da parte della comunità internazionale

“L’approvazione del disegno di legge sull’autonomia differenziata, che dovrebbe diventare legge entro la fine dell’anno, consentirà alle Regioni più ricche di gestire in autonomia buona parte delle proprie risorse. Di conseguenza le Regioni più poveri avranno minore capacità di spesa. E, nei fatti, queste ultime sono quelle del Mezzogiorno. Andranno in affanno per cercare di garantire, con la fiscalità generale, i servizi minimi essenziali. I Lep devono essere garantiti, come dice la legge, in maniera omogenea in tutta Italia, ma non sarà possibile se le risorse non saranno redistribuite dal governo centrale”. 

Si sta parlando del trasferimento di funzioni di portata capitale, in settori come la sanità e la scuola, ma anche l’energia e le infrastrutture.