Idee

Lo scorso anno sono morte 709.035 persone, ma ne sono nate appena 399.431. Scherzando e ridendo abbiamo perso una città come Bari. L’anno prima, in un silenzio ancora più assordante, complice il Covid, il saldo morti/nati era stato di circa -350mila persone. Una città come Firenze. Nei giorni scorsi sono usciti alcuni dati Istat ancora più sconfortanti per quanto riguarda questo 2022. Si prevede, infatti, che avremo appena 385.000 nuovi nati. Un crollo ulteriore

Al di là della sua funzione professionale, il CV di un giovane potrebbe essere paragonato metaforicamente a una sorta di sintetico diario di navigazione. Attraverso le annotazioni e la cronologia riportate in questo documento, infatti, è possibile tracciare un immaginario “portolano” con tutti gli itinerari e gli approdi compiuti dal candidato

Con i migranti e i rifugiati Papa Francesco ci invita non solo a costruire la città, la Chiesa, ma anche a camminare insieme verso la città celeste, l’incontro con il Signore, in una nuova Pentecoste che ci fa scoprire la fraternità come stile e il cammino come missione

Negli articoli precedenti dedicati alle tematiche di The Economy of Francesco si è parlato di politiche istituzionali e argomenti macroeconomici. Non meno importanti sono i temi microeconomici sulle politiche delle aziende, le quali, è bene ricordarlo, sono il tessuto economico che contribuisce a gran parte della crescita e del benessere del Paese

Dai dati dell’Osservatorio giovani dell’Istituto Toniolo “quello che emerge è un largo riconoscimento che la politica, intesa come bene comune, può migliorare la vita dei cittadini. Allo stesso tempo però, il 70% di essi pensa che l’attuale classe politica non abbia davvero a cuore i problemi dei comuni cittadini e dei giovani in particolare. Inoltre due intervistati su tre ritengono che la politica attuale dia limitato spazio ai giovani”, spiega al Sir il demografo

Oggi nelle Marche alluvionate è il tempo del dolore e del lutto. Tuttavia per molti di noi può essere anche un momento prezioso per riflettere sull’amore vero, quello capace di andare oltre la morte e che dimostra che esiste perfino “un tempo per non arrabbiarsi”

Nel giro di una manciata di giorni, una serie di avvenimenti segna una fase importante del conflitto, come il presidente Putin che annuncia alla Nazione di voler mobilitare parzialmente le riserve e i filo-russi che indicono un referendum per l’annessione di quattro regioni ucraine. Per Alessandro Politi, direttore del NATO Defense College Foundation, siamo di fronte a un momento di crisi che non andrebbe accompagnato da manifestazioni di tifo

Mario Draghi si è rivolto ai capi di stato e di governo presenti alla 77ª Assemblea Generale dell’Onu ribadendo, ancora una volta, le drammatiche conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina sul piano internazionale, mentre “l’esito del conflitto rimane imprevedibile” e richiede “responsabilità collettiva il trovare risposte”

In occasione dell’International Day of Peace che ricorre oggi sul tema “End racism. Build peace”, gli spunti di riflessione e le proposte della Strategic Alliance of Catholic Research Universities (Sacru). In ottobre un simposio a Roma sulla guerra in Ucraina e la possibilità di costruire la pace sul modello dì Maria

La Giornata internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari ricorre lunedì 26 settembre in un’Europa che percepisce il rischio di un nuovo disastro a causa della guerra in Ucraina. Lisa Clark (Ican): «Vedere la base di Zaporizhzhya trasformata in una bomba potenziale ci fa riflettere anche sulla necessità di bandire il nucleare civile». Ma l’Italia rimane “distratta”

Astensionismo, fascismo, presidenzialismo, flat tax, Pnrr, scostamento di bilancio, energia. La campagna elettorale si congeda lasciando sospese nel vuoto parole ed espressioni lanciate dai partiti e ritrite dai media, senza che si sia compreso, almeno da una delle componenti che si sfidano alle urne questa domenica, un disegno complessivo di futuro a medio e lungo termine per il nostro Paese. 

Smart working e pensionati che si rimettono a lavorare sono facce di una stessa medaglia, quella dell’impiego attanagliato dal costo della vita e delle bollette. Nell’intreccio tra soluzione e causa, il danneggiato è solo il lavoratore. L’occupazione da casa è la soluzione che stanno adottando le aziende alle prese con i rincari energetici. Ma sulle spalle del dipendente pesano le spese